Women's March 2018, le foto più belle

Rita Fenini
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Lisa Lucas Gardner (sceriffo della contea di Montgomery) partecipa al "Women's March" a Washington, 20 gennaio 2018
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Asia Argento e la figlia Anna Lou Castoldi alla "Women’s March" di Roma, 20 gennaio 2018
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"Women's March" a Londra, 21 gennaio 2018
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"Women's March" a Berlino, 21 gennaio 2018
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"Women's March" a NYC, 20 gennaio 2018
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"Women's March" a Londra, 21 gennaio 2018
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Donne in manifestazione per lo "Women's March" ad Hyde Park, Sydney, Australia, 21 gennaio 2018
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Donne riunite al Sam Boyd Stadium di Las Vegas per celebrare "Women's March",,21 gennaio 2018
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"Women's March" a Londra, 21 gennaio 2018
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'Women's March on Washington' a Berlino, 21 gennaio 2018
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EPA/Alba Vigaray
"Women's March" a NYC, 20 gennaio 2018
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"Women's March" a Los Angeles, California, 20 gennaio 2018
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"Women's March" a Camrbidge, Massachusetts, 20 gennaio 2018
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"Women's March" a Seattle, Washington, 20 gennaio 2018
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Adam Berry/Getty Images
Attivista delle Pussy Riot al "Women's March" di Berlino, 21 gennaio 2018
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Sam Morris/Getty Images
"Women's March" a Las Vegas, Nevada, 21 gennaio 2018
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Donne comuni e celebrity al Sam Boyd Stadium di Las Vegas per celebrare "Women's March", 21 gennaio 2018
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Ethan Miller/Getty Images
Gran folla al Sam Boyd Stadium di Las Vegas per celebrare "Women's March",21 gennaio 2018
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"Women's March" a Los Angeles, California, 20 gennaio 2018
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Ethan Miller/Getty Images
Cher sul palco del Sam Boyd Stadium di Las Vegas per celebrare "Women's March", 21 gennaio 2018
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Da Washington a New York, passando per Los Angeles. E poi Sidney, Berlino, Londra e Roma: migliaia le donne (ma anche gli uomini) che nei giorni scorsi hanno sfilato in molte città del mondo durante la "Women’s March", manifestazioni organizzate per la prima volta nel 2017 nel primo giorno da presidente di Donald Trump, da sempre contestato per la sua politica, i suoi atteggiamenti e le sue idee antifemministe

In Europa come negli Stati Uniti, i cortei hanno registrato un altissimo numero di partecipanti (anche se inferiori al 2017) e oltre a cartelli e slogan anti-Trump, molti i riferimenti al movimento #metoo, nato dopo lo scandalo iniziato con le denunce al produttore Harvey Weinstein e poi abbattutosi con effetto domino su molti uomini di potere

Anche a Roma si è svolta una "Women’s March": tra le partecipanti famose, l’attrice Asia Argento (con la figlia Anna Lou), una delle tante donne ad aver subito gli abusi di Weinstein

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