Wikipedia influenza giudici e giustizia

Progetti come quelli di Wikipedia mettono a disposizione di tutti la conoscenza raccolta dagli utenti ma così facendo creano un identico recipiente di memoria e conoscenze al quale gran parte del mondo attinge e al quale si riferisce. Ciò avviene nonostante su Internet siano presenti documenti di istituzioni affidabili dedicati a liste di bufale ed errori pubblicati su Wikipedia.

La cosa che colpisce è che proprio coloro i quali sono chiamati a uno sforzo di imparzialità subiscono l’influenza di Wikipedia: i giudici. Lo ha stabilito uno studio di un gruppo di ricerca del Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory del Mit (Massachusetts Institute of Technology) con un esperimento ingegnoso.

I ricercatori hanno creato più di 150 nuove voci di Wikipedia sulle decisioni della Corte Suprema Irlandese basandosi su articoli scritti da studenti di giurisprudenza. Oppure. Metà dei 150 articoli venivano caricati su Wikipedia (per esempio come allegati alle voci su un certo caso). L’altra metà veniva tenuta off line per capire che cosa succede quando un caso non è presente su Wikipedia.

A questo punto, i ricercatori hanno monitorato sia se i casi della prima metà venivano citati come precedenti nelle decisioni dei giudici da quel momento in poi sia se gli argomenti addotti dai giudici ricalcavano quelli presenti nelle nuove voci di Wikipedia. Quello che veniva fuori era che la presenza dei casi messi on line dai ricercatori favoriva la loro citazione da parte dei giudici per una percentuale statisticamente significativa. Come conseguenza questi ultimi propendevano per una certa decisione.

La cosa interessante è che la crescita delle citazioni era maggiore per le corti che avevano per il loro rango un carico maggiore di lavoro, come se Wikipedia fosse una risorsa per chi ha poco tempo. Dato che i casi che i ricercatori non avevano messo on line non avevano alcun effetto sulle decisioni, è lecito concludere che c’è un legame causale tra quello che c’è su Wikipedia e quello che i giudici citano o come i giudici argomentano le decisioni. L’analisi del linguaggio negli argomenti dei giudici mostrava anch’essa tracce di articoli citati su Wikipedia.

Un caso tipico era quello di A che accusava B per aver violato un contratto e B che confermvaa tutti i fatti citati da A ma sosteneva che non era mai stato firmato alcun contratto. Il giudice al quale veniva affidato il caso, dopo un esame dei documenti, cercava casi simili su Google e veniva influenzato da quello che leggeva su Wikipedia. Oppure si formava autonomamente l’idea che il contratto non era stato firmato e optava per una decisione a favore di B. Ma prima di scrivere la sua decisione e argomentarla cercava su Google un caso simile, parafrasava il testo che trovava su Wikipedia e lo pubblicava. Nel sistema anglosassone per le decisioni di altri casi simili ci si rifaceva a questo caso, che quindi faceva scuola.

Secondo i ricercatori, il case-study irlandese è indicativo di una situazione generale di tutti quei i sistemi giudiziari nei quali le corte di grado inferiore sono vincolate dalle corti di livello superiore. Nel sistema giudiziario italiano la Corte di Cassazione potrebbe, ma solo in linea di principio, fungere in qualche caso da meccanismo di controllo interno.

Nel 2018 lo stesso gruppo si era accorto che Wikipedia ha un simile impatto sul comportamento degli accademici. Aggiungendo articoli di ricerca di un campo della chimica veniva fuori che l’argomento era da quel momento in poi più discusso in letteratura. Non solo, veniva discusso all’interno della cornice tracciata dagli articoli presenti su Wikipedia. Infine, gli articoli presenti su Wikipedia venivano maggiormente citati.

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