Vittorio Sgarbi e la lezione al Museo Capodimonte

"Ci piacciono le cose belle, Panorama d’Italia punta ad esaltare il bello dell’Italia, non potevamo non fare tappa al Museo di Capodimonte". Così Giorgio Mulè, direttore di Panorama, ha introdotto il suo illustre cicerone: il critico d’arte Vittorio Sgarbi, presenza fissa agli incontri culturali del tour Panorama d'Italia. "Voi in questo momento non siete a Napoli, ma più genericamente in Italia o anche a New York" ha chiarito Sgarbi in apertura "perché Capodimonte, insieme agli Uffizi e a Brera è un museo nazionale con una delle più grandi raccolte di pittori italiani".

Tra i corridoi del museo con Vittorio Sgarbi

Silvia Morara
Il Museo di Capodimonte dove Vittorio Sgarbi ha tenuto la sua lezione: "Viaggio tra le collezioni Farnese e borbonica"

Tra i corridoi del museo con Vittorio Sgarbi

Museo di Capodimonte – "Viaggio tra le collezioni Farnese e borbonica" - Lezione di Vittorio Sgarbi

Tra i corridoi del museo con Vittorio Sgarbi

Silvia Morara
Vittorio Sgarbi durante la sua lezione al museo di Capodimonte

Tra i corridoi del museo con Vittorio Sgarbi

Silvia Morara
Vittorio Sgarbi durante la sua lezione al museo di Capodimonte di Napoli

Tra i corridoi del museo con Vittorio Sgarbi

Silvia Morara
Vittorio Sgarbi durante la sua lezione al museo di Capodimonte

Tra i corridoi del museo con Vittorio Sgarbi

Silvia Morara
Vittorio Sgarbi firma autografi per il pubblico che ha assistito alla sua lezione al Museo di Capodimonte

Tra i corridoi del museo con Vittorio Sgarbi

Silvia Morara
Il pubblico del Museo di Capodimonte accorso per la lezione dello storico dell'arte Vittorio Sgarbi

Tra i corridoi del museo con Vittorio Sgarbi

Silvia Morara
Il pubblico del Museo di Capodimonte accorso per la lezione dello storico dell'arte Vittorio Sgarbi

Tra i corridoi del museo con Vittorio Sgarbi

Silvia Morara
Il pubblico del Museo di Capodimonte accorso per la lezione dello storico dell'arte Vittorio Sgarbi

Tra i corridoi del museo con Vittorio Sgarbi

Silvia Morara
Vittorio Sgarbi durante la sua lezione al museo di Capodimonte

Tra i corridoi del museo con Vittorio Sgarbi

Silvia Morara
Nei corridoi del Museo di Capodimonte con Vittorio Sgarbi. Accanto a lui, il direttore di Panorama Giorgio Mulè

Tra i corridoi del museo con Vittorio Sgarbi

Silvia Morara
Nei corridoi del Museo di Capodimonte con Vittorio Sgarbi. Accanto a lui, il direttore di Panorama Giorgio Mulè

Tra i corridoi del museo con Vittorio Sgarbi

Museo di Capodimonte – "Viaggio tra le collezioni Farnese e borbonica" - Lezione di Vittorio Sgarbi

Tutti contenuti nella collezione Farnese, accolta quando il re di Spagna Carlo III di Borbone decise di trovare una collocazione per i quadri della madre Elisabetta Farnese. "È una summa preziosa di dipinti italiani, eterogenea e non locale" ha proseguito Sbarbi spiegando che Carlo III cominciò la costruzione del museo-reggia nel 1738. "L’economia di Napoli non è certo paragonabile a quella di Milano, ma il nesso tra struttura e sovrastruttura è rovesciato: la  pinacoteca di Brera rimane un museo piccolo al confronto di Capodimonte: qui c’è un grande museo con un grande restauro e tre allestimenti straordinari. È un museo assoluto. Il museo della scienza per il cui incendio tanti hanno pianto, non conteneva granché... per fortuna non è andato bruciato Capodimonte" ha detto Sgarbi strappando applausi.

Lui che sta preparando una grande mostra per l’Expo, ha raccontato di aver preso in prestito anche qualche opera di Capodimonte. "Perché è un museo carico di suggestioni" ha sottolineato "con  dipinti eccezionali come la Danae di Tiziano ("un grande esempio di erotismo, tutta coperta d’oro"). E poi i ritratti di Carlo III, la meravigliosa Crocefissione del Masaccio, le opere leonardesche, di Mantenga e di Correggio. Al secondo piano, ha spiegato, c’è invece un museo più classico che ha spogliato gli istituti religiosi, o per ristrutturazione o per timori di furti di stampo camorristico. Lì ci sono tutti i maestri napoletani tra cui Colantonio, con il San Girolamo nello studio e Andrea da Salerno. Capodimonte è insomma un museo sempre meglio razionalizzato e ricco. "Un museo formidabile", come ha sottolineato il critico prima di dare il via al tour tra le opere con il pubblico: "È l’orgoglio della città. Non so però se Napoli ne sia consapevole, mi sembra che il suo parco sia considerato più attraente". Ha chiuso, ovviamente, in polemica.

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