Vatican Chapels, alla Biennale Architettura il padiglione della Santa Sede

Terunobu Fujimori
Alessandra Chemollo
La cappella progettata da Terunobu Fujimori
Alessandra Chemollo
La cappella progettata da Andrew Berman
Alessandra Chemollo
La cappella progettata da Francesco Cellini
Alessandra Chemollo
La cappella progettata da Ricardo Flores ed Eva Prats
Alessandra Chemollo
La cappella progettata da Ricardo Flores ed Eva Prats
Alessandra Chemollo
La cappella progettata da Norman Foster
Alessandra Chemollo
La cappella progettata da Norman Foster
Alessandra Chemollo
La cappella progettata da Sean Godsell
Alessandra Chemollo
La cappella progettata da Smiljan Radic
Alessandra Chemollo
La cappella progettata da Eduardo Souto de Moura
Alessandra Chemollo
La cappella progettata da Eduardo Souto de Moura
Alessandra Chemollo
Francesco Magnani, Traudy Pelzel: ASPLUND PAVILLION

Dieci architetti rileggono il tema della cappella come edificio religioso che diventa anche luogo di orientamento, incontro, mediazione e saluto, così come fece il celebre architetto svedese Gunnar Asplund con la Cappella nel bosco costruita nel 1920 nel cimitero di Stoccolma. 

Ecco così che la Biennale Architettura della Biennale di Venezia per la prima volta ospita la Santa Sede, che partecipa con la realizzazione del Padiglione Vatican Chapels, ideato da Francesco Dal Co, visitabile dal 26 maggio al 25 novembre 2018.

Gli architetti invitati a ideare e costruire altrettante cappelle all’interno dell’area alberata all’estremità dell’isola di San Giorgio Maggiore sono Andrew Berman (USA), Francesco Cellini (Italia), Javier Corvalàn (Paraguay), Eva Prats e Ricardo Flores (Spagna), Norman Foster (Regno Unito), Teronobu Fujimori (Giappone), Sean Godsell (Australia), Carla Juaçaba (Brasile), Smiljan Radic (Cile), Eduardo Souto de Moura (Portogallo). 

Francesco Magnani e Traudy Pelzel sono invece gli autori del padiglione che ospita la mostra dei disegni di Gunnar Asplund per la "Skogskapellet".

Il Padiglione è percorribile a tappe in un itinerario che è anche pellegrinaggio spirituale. Le cappelle si dispongono in "un ambiente naturale del tutto astratto, connotato unicamente dal suo emergere sulla laguna e dal suo aprirsi sull’acqua”, come lo definisce Dal Co, in un progetto che ha lasciato gli architetti liberi di ideare "senza alcun riferimento ai canoni comunemente riconosciuti". All’interno delle cappelle, il fulcro comune è la presenza dell'altare e del leggio.

Electa collabora al progetto nell'edizione del catalogo che racconta le dieci cappelle e il padiglione espositivo.

YOU MAY ALSO LIKE