vaccino covid lombardia
(Ansa)
Salute

«Il portale delle vaccinazioni di Lombardia funziona. Mancano i vaccini»

«È vero, abbiamo avuto un po' di problemi nelle prime ore, poi però risolto il problema il sistema ha retto ed ora non ci dà preoccupazioni». Gestire una piattaforma su cui gli oltre 10 milioni di abitanti della Lombardia dovranno passare per la loro vaccinazione contro il Covid non è una cosa da poco. I numeri, e bastano quelli, raccontano cosa sia successo lunedì 15 alle ore 13, momento in cui è stata messa online.

«Avevamo in attesa sul cloud da una decina di minuti ben 50 mila utenti – ci spiega Lorenzo Gubian, Direttore Generale di Aria spa – due secondi dopo l'apertura della piattaforma avevamo ben 10mila persone entrate per la registrazione. Numeri impressionanti: a quel punto c'è stata una congestione nella fase di invio del codice via sms dal nostro provider telefonico. Sono state ore concitate, anche con una buona dose di tensione ma alla fine, in tre ore con il lavoro e la collaborazione di tutti il sistema è stato potenziato ed il problema risolto».

Qual è quindi la situazione attuale?

«Alle ore 12 di oggi abbiamo 440 mila persone registrate – prosegue Gubian – 300mila direttamente dal portale, 126 mila dalle farmacie e le restanti dall'aiuto dei medici di base. Non ci sono più attese e rallentamenti di sistema. Possiamo anzi dire che la piattaforma è in grado di gestire 250mila registrazioni al giorno senza problemi. Un numero che rapportato a 30 giorni porta a 7 milioni e mezzo di persone registrate in un mese (gli abitanti della Lombardia sono 10 milioni). Di sicuro un numero molto ma molto superiore a quello dei vaccini a disposizione».

Se la piattaforma quindi ormai dà molta sicurezza qual è la situazione di vaccini, personale e spazi per la campagna vaccinale lombarda?

«Diciamo che gli spazi sono in fase di individuazione, ma non mancano. Il problema sono i vaccini ed il personale. Per quanto riguarda i vaccini è ovvio che si tratti di una partita sulla quale al momento come Regione Lombardia non abbiamo spazi di manovra. Diverso invece se parliamo del personale. Quello al momento è il punto carente».

Può darci delle cifre?

«Quando si vaccina una persona serve, prima della iniezione, l'anamnesi di un medico, poi un inoculatore (cioè la persona che effettua l'iniezione) ma non solo. L'utilizzo del vaccino Pfizer ad esempio prevede una sua diluizione da parte di farmacisti. Tre categorie differenti, quindi, con compiti differenti. Ad oggi mettendo insieme queste tre tipologie di soggetti abbiamo impegnate 16.401 persone. Ma non bastano. Per questo stiamo procedendo con i corsi di formazione per altre 12 mila persone. Si tratta di corsi che si possono effettuare in giornata. In totale avremo così 28 mila uomini dedicati solo in Lombardia a questa campagna di vaccinazione senza precedenti. Uno sforzo immane...»

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