All’indomani della quotazione, la capitalizzazione di Twitter sfiora i 25 miliardi di dollari. Entro fine anno, secondo gli analisti, la società potrebbe guadagnare oltre 580 milioni di dollari. Il merito, come fa notare Time, è degli utenti, perché senza tweet il business di Twitter non esisterebbe. Dunque, i 230 milioni di utenti attivi che Twitter ha vantato in occasione della quotazione sono gli autori di oltre 500 milioni di tweet spediti ogni giorno. Consegnati a una media di 400 persone, portano il totale di tweet visti a 200 miliardi. Dividendo il valore di 24,9 miliardi di dollari della quotazione, per 200 miliardi di tweet visti, fa sì che ognuno di essi valga 12,45 centesimi.

Le statistiche, però, dicono che in media, tre quarti dei tweet sono ignorati. Quindi, l’audience potenziale stimata da Twitter deve essere ridotta del 75%. A questo punto, l’audience media moltiplicata per 12,45 centesimi dà un’idea del proprio valore su Twitter. Se Jack Dorsey compensasse gli utenti per i loro tweet, dunque, Barack Obama vanterebbe un credito di oltre cinque milioni di dollari e Justin Bieber, in vetta alla classifica, sfiorerebbe 21 milioni di dollari.

Per calcolare il proprio “valore”, basta cliccare qui  e accedere all’algoritmo messo a punto da Time.