Il risorgimento ora è digitale

Prima dell'emergenza, il traguardo era raggiungere un milione di persone in 107 province, specie in piccoli comuni. Aiutarle a familiarizzare con internet, insegnare loro le basi della tecnologia con 400 formatori e 20 mila ore di lezione.

Con l'arrivo del coronavirus, il programma «Operazione Risorgimento Digitale» voluto da Tim si è adeguato ai tempi, mantenendo la stessa ambizione: favorire l'innovazione ovunque. Anche dove è diventata urgenza: nelle strutture sanitarie, potenziandone la rete mobile e portando negli ospedali tablet che consentono ai malati di restare in contatto con i parenti; nelle carceri, donando telefonini e sim per i colloqui a distanza. Supportando le scuole nella didattica online con piattaforme gratuite e partner di spessore come Cisco, Google, IBM e WeSchool.

«Nel momento difficile che affrontiamo, cresce a dismisura l'importanza del digitale e delle competenze necessarie a usarlo. Operazione Risorgimento Digitale non poteva fermarsi, doveva accelerare» spiega il presidente di Tim, Salvatore Rossi. Così è nata «Maestri d'Italia», una scuola online che fa entrare nelle case la cultura digitale attraverso le testimonianze di personaggi pubblici. «Dopo aver potenziato la capacità dei cittadini di connettersi fra loro e con la rete, abbiamo deciso di fare un ulteriore passo» conferma Rossi: «"Maestri d'Italia" ci permette di rafforzare il dialogo avviato con i cittadini di ogni età e in ogni angolo del Paese, dando loro approfondimenti offerti da figure di eccellenza».

Ai primi appuntamenti hanno partecipato architetti (Italo Rota e Carlo Ratti), economisti (Carlo Cottarelli), scienziati. Come Ilaria Capua, che durante il suo intervento ha ricordato: «Nel momento in cui terremo il contagio sotto controllo, possiamo pensare a come riaprire, identificando prima chi non deve uscire, come le persone fragili che vanno protette. Dobbiamo lavorare per dare loro una vita dignitosa». O Roberto Burioni, che ha sottolineato: «Questa è la prima pandemia che possiamo contrastare anche con la tecnologia. Isolare i contatti di chi è positivo è fondamentale. Lo smartphone è uno strumento che ci aiuta a capire dove siamo stati, chi abbiamo incontrato».

Salvatore Rossi, presidente di Tim

Oltre al ciclo di 35 lezioni via web tenute dai «Maestri», il programma prevede cinque corsi di competenze digitali e cinque programmi educativi per bambini. Di più: «Contiamo che il nostro progetto originario possa tornare presto tra le strade d'Italia» dice Rossi. Non si tratta di ripartire. Non ci si è mai fermati.

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