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The New York Times e lo spot anti-Trump nella notte degli Oscar

Lo spot è minimalista, in bianco e nero. Per la prima volta in molti anni The New York Times manda un messaggio pubblicitario in tv e lo fa in una delle notti di massimo ascolto, domenica prossima, per la serata degli Oscar.

Il venerabile quotidiano, che il presidente Donald Trump non perde occasione di definire "un fiasco" e un "nemico dell'America", difenderà la sua visione di giornalismo indipendente dagli attacchi della Casa Bianca contro i media accusati di diffondere fake news. Senza foto ma solo scritte in nero su fondo bianco.

La verità, innanzitutto
Lo spot ripete la frase "la verita'' è..." con seguiti diversi. "La verità è che la nostra nazione non è mai stata così divisa", "la verità è che i fatti alternativi sono bugie".

Le affermazioni si susseguono in una cacofonia di voci sempre più ravvicinate finché diventano impossibili da distinguere per poi concludersi con un: "La verità è difficile. La verità oggi è più importante che mai".

Lo scopo, ha spiegato il direttore del brand New York Times David Rubin, è di "far sentire la voce del giornale nel dibattito nazionale su fatti e verita'".

Donald Trump vs media
Un dibattito che ha preso il via all'indomani dell'insediamento di Trump alla Casa Bianca. L'iniziativa fa seguito alla modifica da parte del Washington Post della sua testata online con la scritta emblematica "La democrazia muore al buio".

Ma è soprattutto una reazione all'attacco di Trump che la scorsa settimana ha definito New York Times, NBC, ABC, CBS e CNN "nemici del popolo americano".

L'editore del Times, Arthur Sulzberger, ha spiegato la scelta in una lettera agli abbonati. "E' il momento giusto per asserire il valore del giornalismo di qualita'", ha proclamato l'erede della dinastia che 166 anni fa ha fondato il quotidiano: "La verità conta, oggi più che mai. Non ci faremo intimidire nei nostri sforzi di rivelare e raccontare i fatti con integrita' e coraggio".

Gli spot della notte degli Oscar sono, dopo eventi sportivi come il SuperBowl, tra i più costosi della televisione americana con tariffe che oscillano intorno ai due milioni di dollari per 30 secondi.

La nuova campagna apparirà anche su altri programmi tv e a stampa sul New York Times e su tabelloni pubblicitari a New York, Los Angeles, Washington e San Francisco.

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