Terremoto a L'Aquila: 6 anni dopo

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Partecipanti alla fiaccolata nel sesto anniversario del tragico sisma dell'Aquila, 05 aprile 2015
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Un uomo indossa una maglietta con la scritta "06-04-2009 Il fatto non sussiste!" (in riferimento alla sentenza della Corte d'Appello che ha assolto sei dei sette componenti della Commissione Grandi rischi) mentre partecipa alla fiaccolata nel sesto anniversario del tragico sisma dell'Aquila, 05 aprile 2015.

Un lungo corteo animato da circa 10mila persone che hanno sfilato in silenzio e con le fiaccole in mano hanno raggiunto piazza Duomo, il cuore del centro storico dell'Aquila, ancora ferito dal sisma. Qui, il momento piu' toccante e doloroso, con la lettura dei nomi delle 309 vittime del terremoto del 6 aprile 2009. In loro memoria le campane della chiesa di Santa Maria del Suffragio, nota come "delle Anime Sante" ha risuonato 309 volte. Rintocchi ripetuti alle 3 e 32, orario del sisma.

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Una veduta di un cantiere a L'Aquila, 3 aprile 2015.

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Una veduta di San Demetrio ne' Vestini, comune dell'Aquilano, 3 aprile 2015

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Portoni ancora chiusi dalle catene, in attesa di ricostruzione, L'Aquila, 3 aprile 2015

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Operai al lavoro su un tetto a L'Aquila, 3 aprile 2015.

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Una veduta di Tempera, frazione dell'Aquila, 3 aprile 2015

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Gru a Piazza Duomo, L'Aquila, 3 aprile 2015

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Una scritta evocativa del post-terremoto, L'Aquila, 3 aprile 2015

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Onna (L'Aquila) sei anni dopo il terremoto del 6 aprile 2009, in una foto diffusa il 3 aprile 2015

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L'Aquila, la scuola De Amicis e la chiesa di San Bernardino in una foto diffusa il 3 aprile 2015

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Onna (L'Aquila) sei anni dopo il terremoto del 6 aprile 2009, in una foto diffusa il 3 aprile 2015

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Onna (L'Aquila) sei anni dopo il terremoto del 6 aprile 2009, in una foto diffusa il 3 aprile 2015

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L'Aquila, cantieri a piazza San Marco in una foto diffusa il 3 aprile 2015

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L'Aquila fantasma

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L'Aquila, il cinema Massimo in una foto diffusa il 3 aprile 2015. A sei anni dal terremoto del 6 aprile 2009 e' rimasto esattamente come dopo il sisma

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L'Aquila, Piazza Duomo in una foto diffusa il 3 aprile 2015

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L'Aquila, la scuola De Amicis interamente puntellata, in una foto diffusa il 3 aprile 2015.

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L'Aquila, la scuola De Amicis e la chiesa di San Bernardino in una foto diffusa il 3 aprile 2015.

Nonostante il freddo pungente e la concomitanza con la ricorrenza della Pasqua, il sesto anniversario del terremoto del 6 aprile 2009 ha visto una notevole partecipazione. Tra le migliaia di persone, molti giovani: anche se la piazza si è svuotata decisamente prima delle 3 e 32. Molto partecipata anche da parte delle autorità la Santa Messa seguita al corteo, celebrata nella chiesa di San Giuseppe Artigiano dall'arcivescovo Giuseppe Petrocchi: "Gli aquilani siano comunità unita e siano protagonisti della ricostruzione non delegando alle istituzioni", ha spiegato nel corso dell'omelia. "La posta in palio è molto importante, nel decennio 2009-2019 si decideranno i prossimi 50 anni della citta', quindi la vita della nuove generazioni" ha detto ancora Petrocchi. Il vescovo ha invitato "a non usare piu' i termini di morti, scomparsi o defunti in relazione alle vittime del sisma. I nostri fratelli sono nella casa del Padre.

Alla veglia seguita alla messa hanno partecipato in molti, tra cui numerosi familiari delle vittime. Significativa la testimonianza del presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio: "È un momento struggente, doloroso, straziante, ma bisogna pensare al futuro con positività, con grande forza e fiducia. Lo Stato sta facendo la sua parte, siamo in una fase di svolta, tutti insieme, in particolare istituzioni e cittadini, si deve reagire. La Regione ci vuole essere". Per Marco Alessandrini, sindaco di Pescara: "È il primo anno da sindaco, mi sembrava doveroso essere qui, ci riguarda tutti. È doloroso passare nei luoghi simbolo del tragico sisma, nessuno puo' rimanere indifferente. La mia presenza vuole testimoniare la vicinanza mia personale, ma anche quella della collettività pescarese nei confronti dei fratelli aquilani". Per la senatrice aquilana del Pd Stefania Pezzopane "la via crucis degli aquilani, che cade con la ricorrenza di Pasqua, ci aiuta per una resurrezione che ancora tarda, tra cose positive e ancora tanto dolore e tante difficolta'". (ANSA)

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