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Terremoti, così il suolo dei Campi Flegrei si sta alzando

“Fino a quando ci sarà questo continuo sollevamento del terreno, la zona dei Campi Flegrei sarà interessata da scosse di terremoto o da sciami sismici”. È ancora forte la paura tra gli abitanti di Pozzuoli e della zona di Agnano che 48 ore fa hanno sentito tremare la terra con una intensità mai registrata negli ultimi dieci anni.

La magnitudo massima registrata dall’Osservatorio vesuviano è stata di 2.5, su un totale di 33 scosse che si sono generate ad una profondità di circa 2 chilometri.

“L’evento che si è verificato due giorni fa, ha avuto un’intensità superiore rispetto a quella che ha interessato i Campi Flegrei nel 2012 - spiega a Panorama.it Giuseppe De Natale, Direttore dell’Osservatorio Vesuviano-Ingv – ed è sicuramente la più importante in termini di magnitudo che si è verificata negli ultimi anni. Tre anni fa, la zona fu colpita da sciame sismico di 220 eventi ma tutti con una magnitudo inferiore a 2”.

Monitoraggio continuo

Nonostante non siano state registrate scosse nelle ultime ore, la situazione viene tenuta sotto continuo monitoraggio dall’Osservatorio che negli ultimi dieci anni ha assistito ad un “risvegliarsi” del sottosuolo. Mercoledì, infatti, gli abitanti dei Campi Flegrei si sono svegliati con cinque forti scosse di terremoto avvertite nella zona alta di Pozzuoli, tra il vulcano Solfatara e via Campana, e nell'area di Agnano, alla periferia di Napoli.  

I terremoti, che si sono susseguiti fino a superare i 30 eventi, hanno creato il panico tra la popolazione: alcune scuole del comune di Pozzuoli e del quartiere partenopeo di Bagnoli sono state evacuate mentre la gente ha cercato anche di abbandonare la zona fuggendo in auto. Non ci sono stati danni alle persone ma nella zona di Agnano, in via Pisciarelli, sono state evidenziate dai residenti crepe nella strada e in alcune abitazioni.

“Questa zona è interessata dal sollevamento del suolo a partire già dagli Anni 70. Per oltre un decennio, precisamente fino al 1984 ha subito un susseguirsi di terremoti o sciami sismici che hanno generato un importante sollevamento del terreno, talvolta anche superiore ad un metro di altezza - continua De Natale - poi abbiamo assistito ad una “sosta” dei movimenti del sottosuolo fino al 2005”.

“Negli ultimi dieci anni è ripresa l’attività nel sottosuolo - precisa il direttore – intensa e costante che ha portato ad oggi all’innalzamento di “solo” 30 centimetri”.

Da oltre due anni, il monitoraggio dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, secondo quanto ha dichiarato il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, è stato potenziato a seguito della dichiarazione della fase di attenzione per i Campi Flegrei da parte della Protezione civile.

“I terremoti e gli sciami sismici sono una realtà di questa zona - conclude Giuseppe De Natale – quindi si verificheranno ancora questi eventi che saranno avvertiti dalla popolazione in quanto avranno origine ad una bassa profondità, ovvero a 2 o 3 chilometri sotto il livello del mare. In relazione a quanto è avvenuto nelle scorse ore, infine, possiamo dire che finché durerà l'attuale episodio di sollevamento, quasi certamente avremo occasionalmente altri piccoli terremoti, isolati o in forma di sciame”.

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