Panorama D'Italia
April 30 2015
Un fondatore trentenne, un team dall’età media ancora più bassa, gli inizi in un garage, lo stagista che sviluppa un’applicazione in grado di finire subito sull’Apple Store e viene assunto tra gli applausi: non è la Silicon Valley ma l’hinterland pisano, dove nel 2013 è nata BeeApp.
"Abbiamo iniziato creando app per conto terzi" racconta Giacomo Bosio, cofondatore e responsabile operativo "ma dall’inizio l’obiettivo era sostenere il business della creazione di prodotti nostr". I risultati sono arrivati in fretta: WeNote, un sistema per inviare e ricevere contenuti sul proprio telefonino quando si è in un posto specifico (la lista della spesa al supermercato, le mail urgenti mentre si è davanti al computer dell’ufficio e così via) ha vinto il primo premio allo Smau 2014, sta ottenendo grande successo sui mercati esteri, ed è valso ai ragazzi di BeeApp la convocazione al festival AppsWorld di Berlino, con Groupon e Uber.
"Cerchiamo di inventare cose che migliorano la vita degli utenti". Come la seconda nata, ClapUp, sviluppata da un tirocinante dell’università di Pisa, poi assunto: permette di disattivare la sveglia del telefono con un battito di mani.