L’ossessione di cancellare la libertà dell’arte non è solo dei talebani

Vent'anni fa Vittorio Sgarbi era a Kabul e constatava come una furia iconoclasta avesse devastato il patrimonio pre-islamico afghano che, dopo faticosi restauri, oggi è di nuovo a rischio. Ma anche in Occidente l'estremismo del politicamente corretto si scaglia contro testimonianze e opere del passato.

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