Lifestyle
March 16 2016
"Syria off frame" è la collezione che Imago Mundi, progetto non profit di arte contemporanea promosso da Luciano Benetton, ha raccolto tra la primavera e l’estate scorsa grazie all’impegno di una tenace e coraggiosa catena umana.
140 opere realizzate da artisti affermati ed emergenti di diverse generazioni e religioni, che vivono in città e villaggi della Siria o costretti di recente a lasciare il Paese. Pittori, illustratori, fumettisti, fotografi, poeti, calligrafi, attori e registi teatrali, street artist e video maker che esplorano, vedono, creano. E che, con la passione vitale dell’arte e la forza della bellezza, ci raccontano una cultura straordinaria ma anche il dolore di un Paese che vuole smettere di essere vittima e diventare protagonista del proprio destino.
Sotto l’egida della Fondazione Benetton Studi Ricerche, Imago Mundi è un progetto non profit, democratico e globale, che guarda ai nuovi orizzonti in nome dell’incontro e della convivenza delle diversità espressive, per realizzare una catalogazione – delle poetiche e dei linguaggi, come delle opere – diversa da quella consueta, museale, di tendenza o di mercato che sia. A oggi i Paesi e le popolazioni native del mondo coinvolti sono quasi 100 e gli artisti più di 18mila. Ogni paese è rappresentato da una collezione che comprende 140/230 artisti selezionati da un curatore locale (un esperto d’arte, un direttore di un museo, un artista).
L’obiettivo principale di Imago Mundi è costruire e portare nel futuro una mappa visiva delle culture umane, promuovendo gli artisti attraverso i cataloghi (ogni collezione è pubblicata in un catalogo dedicato che contiene tutte le opere, tutte le biografie degli artisti insieme a una serie di introduzioni affidate ad esperti.
I cataloghi sono pubblicati in tre lingue: italiano, inglese e lingua locale di riferimento), la piattaforma (www.imagomundiart.com), la partecipazione a rassegne ed esposizioni realizzate in collaborazione con istituti privati e pubblici in tutto il mondo