Storie di nomadi dell'Asia in mostra al Mao di Torino

Carla Parato Milone e Giorgio Milone /Ufficio Stampa MAO
Carla Parato Milone e Giorgio Milone, Rabari con pipa, India
Carla Parato Milone e Giorgio Milone /Ufficio Stampa MAO
Carla Parato Milone e Giorgio Milone, Migrazione, Iran
Carla Parato Milone e Giorgio Milone /Ufficio Stampa MAO
Carla Parato Milone e Giorgio Milone, Nomadi in festa. Mongolia, festa dei cacciatori con l'aquila
Carla Parato Milone e Giorgio Milone /Ufficio Stampa MAO
Carla Parato Milone e Giorgio Milone, Casa di nomadi Nenet, Siberia
Carla Parato Milone e Giorgio Milone /Ufficio Stampa MAO
Carla Parato Milone e Giorgio Milone, Dettagli di abiti di nomadi dell'Asia, Mongolia
Carla Parato Milone e Giorgio Milone /Ufficio Stampa MAO
Carla Parato Milone e Giorgio Milone, Donna che cucina, Gujarat, India
Carla Parato Milone e Giorgio Milone /Ufficio Stampa MAO
Carla Parato Milone e Giorgio Milone, Pastore rabari, India
Carla Parato Milone e Giorgio Milone /Ufficio Stampa MAO
Carla Parato Milone e Giorgio Milone, Interno Changtang, Himalaya
Carla Parato Milone e Giorgio Milone /Ufficio Stampa MAO
Carla Parato Milone e Giorgio Milone, Bambino Nenet con legnetti, Siberia

Una mostra interessante e suggestiva quella allestita al Museo d'Arte Orientale di Torino.

Un viaggio fotografico (e non solo) lungo migliaia di chilometri nei Paesi dell’Asia Centrale e Settentrionale, fra steppe ad altopiani, alla scoperta delle popolazioni che ancora praticano il nomadismo, una forma di vita che sta lentamente scomparendo in quasi tutte le regioni del pianeta per ragioni culturali, politiche e climatiche, a favore della sedentarizzazione e dell’inurbamento.

Quando

La mostra "Nomadi dell'Asia" apre al pubblico dall'8 settembre al 14 ottobre 2018 nei seguenti giorni e orari:

Dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00; sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.00; chiuso lunedì

Dove

Ad ospitare l'esposizione il MAO Museo d'Arte Orientale di Torino in via San Domenico, 11 

Perchè è interessante

In un'alternanza di quasi 100 immagini, tanto descrittive quanto evocative, il percorso espositivo presenta - nella prima parte - gli scatti dedicati ai nomadi delle regioni dei Monti Zagros in Iran e si sviluppa seguendo le rotte dell’Asia centrale, in Kirghizistan, in India, nelle regioni himalayane, lungo le praterie mongole, sino ad arrivare alla Cina e alla Siberia.

Oltre ai grandi spostamenti che coinvolgono intere comunità decise a dominare spazi ostili, le immagini raccontano storie di famiglie e di tribù, grandi e piccole storie di sforzi collettivi e singole esperienze, feste, momenti di lavoro e di riposo, donne che tessono e cucinano, pascolano le mandrie e cullano i bambini, uomini che cacciano con l’aquila, che si scambiano segni di amicizia o si occupano con tutta la famiglia degli animali e dei lavori più pesanti.

Aiutano a contestualizzare le vivide immagini - ponendole in un contesto più ricco e preciso - gli antichi tessuti da collezione risalenti alla seconda metà del XIX secolo prestati dalla Galleria Battilossi di Torino.

Tra i manufatti esposti un qasqay iraniano, un kilim tagiko, una sacca shasavan curda, una guida da meditazione e un coprisella tibetani

Carla Parato Milone e Giorgio Milone, chi sono gli autori degli scatti

Carla Parato Milone e Giorgio Milone sono una coppia di viaggiatori e fotografi di Torino che hanno da sempre affiancato alle rispettive professioni la passione per la conoscenza e la scoperta del mondo.

Innumerevoli viaggi hanno caraterizzato la loro vita, fornendo una sorgente continua di rigenerazione e crescita.

Insieme hanno scoperto non solo luoghi insoliti, oltre le tracce più battute dal turismo, ma anche vissuto momenti eccezionali di condivisione con la gente incontrata, partecipando in ogni parte del mondo a eventi, feste, celebrazioni, momenti di spiritualità, assistendo allo svolgersi della vita quotidiana, al lavoro nei campi o nei più diversi laboratori artigianali, allo studio, al gioco…


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