Andrea Schiavone: "Splendori del Rinascimento a Venezia"

Venezia, Gallerie dell'Accademia Archivio fotografico del Polo Museale del Veneto su concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Jacopo Tintoretto, Caino e Abele Olio su tela, cm 149 x 196
Vienna, Kunsthistorisches Museum Gemäldegalerie © Kunshistorisches Museum Vienna
Andrea Schiavone, Sposalizio mistico di Santa Caterina, 1542 – 1544 olio su tela, cm cm 95 x 118
Vienna, Kunsthistorisches Museum Gemäldegalerie © Kunshistorisches Museum Vienna
Andrea Schiavone, Diana e Atteone, 1559 - ca. olio su tela, cm 111 x 115
Venezia, Gallerie dell'Accademia Archivio fotografico del Polo Museale del Veneto su concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Andrea Schiavone, Caino e Abele Olio su tela, cm 254 x 147
Londra, The National Gallery
Andrea Schiavone, Incontro tra un uomo e una donna, 1550 - ca. Olio su tela, cm 27 x 27,3
Amiens, Collection du Musée de Picardie © photo Marc Jeanneteau
Andrea Schiavone, Diana e Callisto, 1548 - -49 c.a olio su tela, cm 33 x 63,7
Earl of Wemyss & March
Andrea Schiavone, L'infanzia di Giove, 1530 - -35 c.a olio su tela, cm 211x292
Londra, The National Gallery
Tiziano Vecellio, Madonna col Bambino e i santi Caterina d'Alessandria e Giovannino (The Aldobrandini Madonna), 1532 - ca. Olio su tela, cm 131,4x174
Firenze, Galleria degli Uffizi © Gabinetto Fotografico del Polo Museale Regionale della Toscana
Girolamo Francesco Maria Mazzola, detto il Parmigianino, Madonna con Bambino, San Giovanni evangelista e la Maddalena e Zaccaria Olio su tavola, cm 73 x 60

Nello straordinario scenario della pittura rinascimentale veneziana, che vedeva eccezionali personalità primeggiare in laguna - e da qui in Europa - la figura di Andrea Meldola detto Schiavone (Zara, 1510 c. – Venezia, 1563) s’impose fin da subito come novità dirompente, scardinante e in un certo qual modo enigmatica. Un linguaggio pittorico, il suo, assolutamente nuovo e spregiudicato, tanto che Schiavone, già pochi anni dopo l’arrivo a Venezia (avvenuto forse intorno al 1535), spaccò l’opinione pubblica e divise la critica.

Un artista  “fuori dal coro”, affascinante e moderno, sul quale si fa finalmente il punto dopo decenni di studi e ricerche, con la mostra in programma al Museo Correr a Venezia, dal 28 novembre 2015 al 10 aprile 2016, promossa dalla Fondazione Musei Civici di Venezia in collaborazione con 24 ORE Cultura e curata da Enrico Maria Dal Pozzolo e Lionello Puppi. Per la prima volta sono riuniti oltre 80 lavori dello Schiavone – dipinti, disegni, incisioni – la maggior parte dei quali mai esposti in una mostra e prestati, tra l’altro, dalla Royal Collection di Elisabetta II, dal Kunsthistoriches Museum e dall’Albertina di Vienna, dal Metropolitan Museum of Art di New York, dall’Accademia Croata di Scienze e Arti di Zagabria, dalla Gemälde Galerie di Dresda, dal Musée du Louvre di Parigi e dal British Museum di Londra. Inoltre, per la prima volta, oltre ad alcuni inediti, si potranno vedere riuniti insieme i capisaldi dell’opera pittorica del Meldola, a confronto con le tele dei maggiori artisti del tempo (Parmigianino, Tintoretto, Tiziano), punto di riferimento per il dalmata e con cui egli ebbe contatti o rapporti di “dare” e “avere”.

Un'esposizione che è la prima grande monografica dedicata a questo straordinario e discusso artista e la prima reale occasione per il pubblico di scoprire il ruolo centrale che Schiavone ebbe nella pittura del secolo d’oro della Serenissima


Splendori del Rinascimento a Venezia
Schiavone tra Parmigianino, Tintoretto e Tiziano
Museo Correr, Venezia - Piazza San Marco
28 novembre 2015 - 10 aprile 2016

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