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Spalletti e Totti: tutte le frasi di un rapporto che divide Roma

Luciano Spalletti contro Francesco Totti. O anche Francesco Totti contro Luciano Spalletti. Come in una guerra dei Roses in salsa romana che divide il tifo giallorosso e ciclicamente torna a far discutere, dopo essere stata nascosta come in un fiume carsico. Rinnovo o no del contratto? Ritiro? Ingresso in società e con quale ruolo? E il tecnico va o resta? Pallota con chi sta? Cosa pensa il club dell'idea di legarsi ancora al Capitano di mille battaglia e (poche) vittorie?

Nessuno stupore, dunque, che con l'avvicinarsi della primavera e della fase decisiva della stagione, che coincide anche con il momento della pianificazione del futuro. Totti e Spalletti torino a far parlare di sè. Questa volta è stato l'allenatore a tirare in ballo il numero dieci: "Io non voglio che smetta con me e se lo fanno smettere io vado via anche se vinco. Se faccio il Triplete non rimango lo stesso". Una provocazione che ha lasciato interdetti tutti, a partire dai dirigenti. E che ha riaperto in maniera ufficiale la stagione del pro o contro il Capitano.

Le punture di veleno dopo l'addio di Spalletti alla Roma

Il duello affonda le radici nei mesi della fine del primo rapporto di lavoro tra Roma e Spalletti. Il tecnico lascia nel settembre del 2009 dopo una partenza disastrosa in campionato e Totti lo congeda con una battuta al veleno: "Non riusciva più a farsi capire. Ormai qualche problema con il gruppo c'era e le sue dimissioni erano inevitabili. E visti i risultati ottenuti con Ranieri direi che ne è valsa la pena". 

L'estate prima il flirt tra tecnico e Chelsea non era piaciuto alla squadra. La risposta di Spalletti? Dopo i complimenti ricevuti per aver conquistato il titolo russo sulla panchina dello Zenit: "Lo ringrazio, ma poteva dire qualcosa di meno quando sono andato via".

Caso Totti: i fischi dell'Olimpico a Spalletti

Il ritorno a Trigoria e le critiche pubbliche al Capitano

Quando i due si sono rivisti a Trigoria nel gennaio scorso le cose non sono tornate a posto. Spalletti ha riservato più di una critica pubblica a Totti, non discutendone mai l'impegno in allenamento ma contestandone l'utilità di campo per la Roma. A febbraio, prima della sfida con il Real Madrid in Champions, spiega ad esempio che "non contano solo gol e assiste ma anche la voglia di sacrificarsi, gli allenamenti e la forza fisica". Poi le considerazioni sulle prestazioni atletiche, poco lusinghiere, e le panchine in serie.

Una situazione che Totti soffre e che lo porta alla celebre intervista alla Rai da Trigoria in cui attacca pesantemente il tecnico. E' il 21 febbraio. Totti chiede rispetto per la sua storia, racconta di avere un rapporto "buongiorno e buonasera" con l'allenatore, conferma di stare fisicamente bene e di essere fuori solo per scelta tecnica e di voler ragionare bene sul futuro, non tralasciando l'ipotesi del ritiro o di proseguire altrove. Parole boom che portano Spalletti a escluderlo cacciandolo da Trigoria. Ilary Blasi dirà: "L'hanno mandato via da casa sua".

Totti-gol fino alla Champions League al rinnovo di contratto

Poi il tempo aggiusta parzialmente le cose e nel finale di stagione Totti diventa decisivo. Gioca manciate di minuti, fa assist e gol, trascina la Roma al terzo posto che vale il preliminare Champions. Non senza scontri durissimi. A Bergamo (17 aprile 2016) i due litigano negli spogliatoi - anche se la ricostruzione viene smentita - e volano parole grosse: "Non vi siete stufati di non vincere niente da vent'anni? Di non vincere partite come questa e di fare figure di merda" urla il tecnico con il Capitano che gli risponde a tono. E Spalletti: "Zitto tu che vai in giro per le camere a giocare a carte alle due di notte".

La società tace. Il contratto è in scadenza al 30 giugno e il rinnovo viene rimandato di settimana in settimana. Pallotta si fa vedere a Roma, stringe la mano a Totti ma ogni discorso scivola via perché ufficialmente tocca al giocatore decidere, in realtà la società lo vorrebbe con le scarpette appese al chiodo e un ruolo dirigenziale. Quale' Lui si aspetta qualcosa di operativo, loro pensano alla figura di ambasciatore.

Totti e l'ultima stagione in giallorosso annunciata ufficialmente dal club

La firma sul rinnovo arriva il 7 giugno direttamente con il presidente Pallotta. E il comunicato è da leggere tutto d'un fiato perché mette l'ipoteca sul futuro del numero dieci giallorosso: "E' ufficiale: Francesco Totti indosserà la maglia della Roma per un'ultima stagione". C'è scritto proprio così, anche se Francesco non dice mai apertamente di essere pronto per considerare certo il ritiro dopo il 30 giugno 2017.


Ilary attacca Spalletti e le schermaglie al compleanno

Complice qualche acciacco di troppo, Totti non trova grande spazio nell'ultima stagione. La Roma vola ugualmente e il problema non si pone, ma i rapporto rimangono a livello di guardia e l'intervista di Ilary Blasi (26 settembre 2016) fa riesplodere il caso: "Non critico la scelta tecnica di non farlo giocare, critico il comportamento umano e Spalletti è stato un uomo piccolo. Punto. E' la verità. A parole ha detto delle cose stupende, ma a parole. Invece lo subisce".

Un'uscita che sorprende anche il giocatore e che costringe la società a gettare acqua sul fuoco che cova. Spalletti risponde a tono ("Basta giochini o attenzioni a cose che non portano il bene nella Roma. I tifosi chiedono unione, coesione e rispetto"), poi si registra un video ironico per il compleanno numero 40 di Francesco. Si presenta anche alla festa a Castello di Tor Crescenza. La tregua è firmata. Quanto reggerà?

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