Sony World Photography Awards 2016: le foto dei vincitori

Asghar Khamseh - Sony World Photography Awards
© /Sony World Photography Awards
Un uomo sfregiato con l'acido in uno scatto della serie "Fire of hatred", dell'iraniano Asghar Khamseh, premiato con l'Iris d'or come Fotografo dell'anno 2016.
© Kei Nomiyama/Sony World Photography Awards
Premio Fotografo dell'anno nella sezione Open alla foto intitolata "Enchanted Bamboo Forest", opera del giapponese Kei Nomiyama. Lo scatto è ambientato nelle montagne dell’isola Shikoku e ritrae un particolare tipo di lucciola, la Luciola parvula, all’inizio della stagione delle piogge.
© Sam Delaware/Sony World Photography Awards
"Sarah, mia sorella, 28 dicembre 2015", lo scatto di Sam Delaware, 18 anni, che gli è valsa il titolo di Fotografo dell’anno nella sezione Giovani.
© Maroesjka Lavigne/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Paesaggio, a Maroesjka Lavigne (Belgio) con la serie "Land of Nothingness" (Terra del Nulla), realizzata in Namibia.
© Maroesjka Lavigne/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Paesaggio, a Maroesjka Lavigne (Belgio) con la serie "Land of Nothingness" (Terra del Nulla), realizzata in Namibia.
© Marcello Bonfanti/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Ritratto, a Marcello Bonfanti (Italia), per la sua serie sui "Sopravvissuti a Ebola". Monjama Moussa, 25, sposata, madre di 4 figli, aveva un negozio di carbone ed è stata infettata da un fornitore. Dopo il trattamento è diventata immune ma ha perso il lavoro ed è stata rifiutata dalla famiglia, che considera la sua guarigione un segno di possessione demoniaca. Ora lavora come inserviente all'ospedale di emergenza di Goderich.
© Marcello Bonfanti/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Ritratto, a Marcello Bonfanti (Italia), per la sua serie sui "Sopravvissuti a Ebola". Dicembre 2014. Fatmata Kamara, 25 anni, con suo figlio Koday, 1 anno. Entrambi hanno contratto il virus Ebola, ma grazie a un intervento di emergenza, sono sopravvissuti. La donna ha perso il marito e la zia. Vivono a Waterloo, un villaggio sviluppatosi intorno a un campo di accoglienza.
© Julien Mauve/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Concettuale, a Julien Mauve (Francia), per la sua serie intitolata "Saluti da Marte".
© Julien Mauve/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Concettuale, a Julien Mauve (Francia), per la sua serie intitolata "Saluti da Marte".
© Kevin Frayer/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Ambiente a Kevin Frayer (Canada), per la serie dedicata alla minoranza kazaka in Cina. In questa foto del 30 gennaio 2015, a Xinjiang, un momento del Festival della caccia all'aquila.
© Kevin Frayer/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Ambiente a Kevin Frayer (Canada), per la serie dedicata alla minoranza kazaka in Cina. In questa foto del 30 gennaio 2015, a Xinjiang, un momento del Festival della caccia all'aquila.
© Alberto Alicata/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Foto di posa, ad Alberto Alicata, per la sua serie "Iconic B", dedicata a Barbie, "simbolo della cultura occidentale contemporanea", protagonista di scatti di grandi maestri della fotografia perfettamente ricostruiti.
© Alberto Alicata/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Foto di posa, ad Alberto Alicata, per la sua serie "Iconic B", dedicata a Barbie, "simbolo della cultura occidentale contemporanea", protagonista di scatti di grandi maestri della fotografia perfettamente ricostruiti.
© Jetmir Idrizi/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Campagne a Jetmir Idrizi (Kosovo) per una serie dal titolo "TransBrasil", dedicato ai temi dell'identità di genere.
© Jetmir Idrizi/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Campagne a Jetmir Idrizi (Kosovo) per una serie dal titolo "TransBrasil", dedicato ai temi dell'identità di genere.
© Kevin Frayer/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Persone, a Kevin Frayer (Canada), per la serie dedicata ai nomadi tibetani.
© Kevin Frayer/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Persone, a Kevin Frayer (Canada), per la serie dedicata ai nomadi tibetani.
© Kirstin Schmitt/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Candid (foto spontanee) a Kirstin Schmitt (Germania), per la serie "Waiting for the Candyman", uno studio dedicato al tema dell'attesa, realizzato a Cuba.
© Espen Rasmussen/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Vita quotidiana, a Espen Rasmussen (Norvegia), per la serie "La maledizione del carbone", realizzato in Virginia.
© /Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Vita quotidiana, a Espen Rasmussen (Norvegia), per la serie "La maledizione del carbone", realizzato in Virginia.
© Kirstin Schmitt/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Candid (foto spontanee) a Kirstin Schmitt (Germania), per la serie "Waiting for the Candyman", uno studio dedicato al tema dell'attesa, realizzato a Cuba.
© Nikolai Linares/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Sport, a Nikolai Linares (Danimarca) per la serie di ritratti "Second Best".
© Nikolai Linares/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Sport, a Nikolai Linares (Danimarca) per la serie di ritratti "Second Best".
© Amelie Labourdette/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Architettura, ad Amelie Labourdette (Francia), per la serie "Impero di polvere", realizzata nel Meridione d'Italia (Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia)
© Amelie Labourdette/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Architettura, ad Amelie Labourdette (Francia), per la serie "Impero di polvere", realizzata nel Meridione d'Italia (Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia).
© Angelos Tzortzinis/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Attualità, ad Angelos Tzortzinis (Grecia), con una serie dal titolo "Il sogno europeo". Dottori e paramedici cercano di rianimare un bambino caduto in acqua per l'affondamento di un'imbarcazione carica di migranti diretta a Lesbo dalla Turchia, il 28 ottobre 2015.
© Angelos Tzortzinis/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Attualità ad Angelos Tzortzinis (Grecia). Un rifugiato afghano porta in braccio il suo bambino al suo arrivo sull'isola greca di Kos, dopo aver attraversato il Mar Egeo proveniendo dalla Turchia, il 27 maggio 2015.
© Francesco Amorosino/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Natura morta, a Francesco Amorosino (Italia) con la serie "Pomodori migranti".
© Francesco Amorosino/Sony World Photography Awards
1° Premio nella sezione Professionisti, categoria Natura morta, a Francesco Amorosino (Italia) con la serie "Pomodori migranti".
© Christian Massari/Sony World Photography Awards
La foto "L'ultima febbre dell'Olocene" di Christian Massari (in gara nella sezione Open, categoria Natura e animali), premiato con il National Award Italia. Pulcini di pinguini di Magellano che stanno morendo in conseguenza dei cambiamenti climatici, nella grande colonia sulla penisola di Punta Tombo, nella provincia di Chubut, in Argentina.
© Sofia Jern/Sony World Photography Awards
Uno scatto della finlandese Sofia Jern, 23 anni, che si è aggiudicata il titolo di Fotografo dell’anno per la categoria Studenti, con un lavoro sulle vite dei "ragazzi della colla", giovani tossicodipendenti che cercano una via di fuga dalla realtà nelle strade di Kitale, in Kenya.
© Sofia Jern/Sony World Photography Awards
Uno scatto della finlandese Sofia Jern, 23 anni, che si è aggiudicata il titolo di Fotografo dell’anno per la categoria Studenti, con un lavoro sulle vite dei "ragazzi della colla", giovani tossicodipendenti che cercano una via di fuga dalla realtà nelle strade di Kitale, in Kenya.

La World Photography Organisation ha annunciato ieri sera i nomi dei vincitori della prestigiosa competizione fotografica Sony World Photography Awards, edizione 2016. La Giuria onoraria ha assegnato l'Iris d’Or, il premio più prestigioso (e 25.000 dollari) all'iraniano Asghar Khamseh, che si è guadagnato il titolo di Fotografo dell'Anno. Nato a Teheran nel 1963, è fotoreporter per l’agenzia Mehr News, che si occupa di tematiche sociali.

Selezionato fra i quattordici vincitori delle categorie Professionisti, il suo lavoro dal titolo Fire of Hatred affronta le problematiche sociali legate alle aggressioni con l'acido attraverso una serie di ritratti delle vittime. Le immagini, splendide e provocatorie al tempo stesso, guardano oltre i danni fisici e psicologici conseguenti a questo violento crimine, mettendo in luce il senso di colpa e la stigmatizzazione sociale subita dalle vittime, in gran parte donne e bambini.

VINCITORI E FINALISTI, CONCORSO PROFESSIONISTI
Nella sezione Professionisi, i vincitori - valutati sulla base di un corpus di opere - nelle sette categorie documentaristiche e nelle sette categorie artistiche provengono da 10 diverse nazioni. Tredi loro sono italiani. Per la prima volta, un fotografo - il bravissimo Kevin Frayer - è stato in grado di vincere due categorie professionali nel corso della stessa edizione. 

Architettura: Amélie Labourdette, Francia
Ambiente: Kevin Frayer, Canada
Attualità: Angelos Tzortzinis, Grecia
Campagne: Jetmir Idrizi, Kosovo
Fotografia Concettuale: Julien Mauve, Francia
Fotografia in posa: Alberto Alicata, Italia
Fotografia spontanea: Kirstin Schmitt, Germania
Natura morta: Francesco Amorosino, Italia
Paesaggio: Maroesjka Lavigne, Belgio
Persone: Kevin Frayer, Canada
Ritratto: Marcello Bonfanti, Italia
Sport: Nikolai Linares, Danimarca
Temi Contemporanei: Asghar Khamseh, Iran
Vita quotidiana: Espen Rasmussen, Norvegia

FOTOGRAFO DELL’ANNO, CONCORSO OPEN
La giuria ha decretato la vittoria della foto intitolata Enchanted Bamboo Forest, opera del giapponese Kei Nomiyama come miglior scatto singolo a livello mondiale. Lo scatto, ambientato nelle montagne dell’isola Shikoku, ritrae un particolare tipo di lucciola, la Luciola parvula, all’inizio della stagione delle piogge. Scelto fra i 10 vincitori, annunciati il 29 marzo scorso, della sezione Open (aperta a tutti), il fotografo ha ricevuto un premio di 5.000 dollari. 

FOTOGRAFO DELL’ANNO, CONCORSO GIOVANI 
Sam Delaware, 18 anni, si è aggiudicato il titolo di Fotografo dell’anno nella sezione Giovani (aperta a tutti i fotografi fra i 12 e i 19 anni), con un ritratto della sorella. Nato nel Maine e attualmente studente in California, è un autodidatta che ha mosso i primi passi nel mondo della fotografia all’età di 12 anni.

FOTOGRAFO DELL’ANNO, CONCORSO STUDENTI
Sofia Jern, 23 anni, iscritta alla Novia University of Applied Sciences (Finlandia), si è aggiudicata il titolo di Fotografo dell’anno per la categoria Studenti, ricevendo in premio attrezzature fotografiche Sony per un valore di 30.000 €, da destinare alla propria università. Il suo lavoro si concentra sulle vite dei "ragazzi della colla", giovani tossicodipendenti che cercano una via di fuga dalla realtà nelle strade di Kitale, in Kenya.

Vedi anche: Sony World Photography Awards 2016: le foto dei finalisti italiani

GLI ITALIANI
Tra i vincitori e i secondi e terzi classificati nel concorso Professionisti ci sono ben 9 nostri connazionali: l'Italia domina il palmarès del concorso, portando sul podio più fotografi di tutti gli altri Paesi. Oltre ai tre già citati vincitori delle categorie Professionisti, altri tre artisti italiani hanno conquistato il 2° posto: Andrea e Magda (Attualità), Filippo Venuri (Persone) e Cristina Vatielli (Fotografia in posa). Tre infine anche le "medaglie di bronzo" tricolori: a Simona Ghizzoni (Temi contemporanei), Alessandro D'Angelo (Persone) e ad Andrea Rossato (Fotografia spontanea). 
La foto "L'ultima febbre dell'Olocene" di Christian Massari, in gara nella sezione Open, categoria Natura e animali, è stato inoltre premiato con il National Award Italia

I NUMERI DEL CONCORSO 
La nona edizione dei Sony World Photography Awards ha registrato l'ennesimo record di candidature: alla giuria sono state sottoposte 230.103 immagini da 186 Paesi: 127.098 per il concorso Professionisti e 103.005 per i concorsi Open e Giovani. Dal 2007, anno di inaugurazione, i giudici del concorso hanno ricevuto e vagliato oltre 1 milione di fotografie.

LA MOSTRA 
Le opere finaliste e vincitrici saranno esposte presso la Somerset House di Londra dal 22 aprile all’8 maggio, insieme a uno speciale tributo riservato a RongRong & inri, vincitori del premio Outstanding Contribution to Photography

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