Sony World Photography Awards 2016: le foto dei finalisti italiani

© Maurizio Casula/Sony World Photography Awards
Maurizio Casula, Open, Panorami. Notte a Stokksnes, Islanda.
© Giorgio Granata/Sony World Photography Awards
Giorgio Granata, Giovani, Ambiente.
© Christian Massari/Sony World Photography Awards
Christian Massari, Open, Natura e animali, con la foto "L'ultima febbre dell'Olocene". Pulcini di pinguini di Magellano che stanno morendo in conseguenza dei cambiamenti climatici, nella grande colonia sulla penisola di Punta Tombo, nella provincia di Chubut, in Argentina.
© Cristina Vatielli/Sony World Photography Awards
Cristina Vatielli, Professionisti, Fotografia di posa, con la serie "Le donne di Picasso": 7 "ritratti" delle donne che influenzarono la vita sentimentale e artistica di Picasso: Eva Gouel, Gaby Depeyre, Olga KhaKhlova, Marie-Therese Walter, Dora Maar, Jacqueline Rocque e Francoise Gilot. Quest'ultima (nella foto) fu una pittrice francese e autrice di best seller. Incontrò Picasso nel 1944 e ne fu la musa e amante fino al 1953. Non si sposarono, ma ebbero due figli: Claude e Paloma. Lei lo lasciò perché stanca delle sue relazioni con altre donne.
© Cristina Vatielli/Sony World Photography Awards
Cristina Vatielli, Professionisti, Fotografia di posa, con la serie "Le donne di Picasso", un progetto nato dal bisogno di raccontare una storia e dare un volto alle donne che hanno vissuto sotto le ali di uno dei più grandi pittori del XX secolo. In questa foto, il "ritratto" di Dora Maar (Henriette Theodora Markovic), donna indipendente e anticonformista. Nel 1936 incontrò Picasso, che la distolse dalla fotografia incoraggiandola alla pittura. Visse all'ombra dell'artista, con cui ebbe una relazione di 9 anni.
© Simona Tedesco/Sony World Photography Awards
Simona Tedesco, Open, Natura e animali, con la foto "Blue Moon". I quattro centimetri di possenza di uno scarabeo rinoceronte si muovono lentamente e indefessi su di un albero, sullo sfondo della luna che sorge.
Luca Laghetti/Sony World Photography Awards
Luca Laghetti, Open, Fotoritocco, con la foto dal titolo "Sometimes you need to be brave". In una doppia esposizione, la "ricerca di una realtà alternativa dove nulla è prevedibile e ogni cosa ouò essere riscritta. Una fuga dalla abitudini e dalla noia."
© Valerio Bispuri/Sony World Photography Awards
Valerio Bispuri, Professionisti, Fotografia spontanea (Candid), finalista con la serie "Rom, gli ospite inattesi" . La minoranza Rom - 14 milioni di persone nel mondo - una popolazione originaria dell'India nordoccidentale, è presente in tutta l'Europa e l'America.
© Valerio Bispuri/Sony World Photography Awards
Valerio Bispuri, Professionisti, Fotografia Spontanea (Candid), finalista con la serie "Rom, gli ospite inattesi" . Con alle spalle una lunga storia di discriminazione, persecuzioni e uccisioni, culminata nello sterminio nazista, generalmente i Rom si integrano con difficoltà nelle società in cui vivono, spesso ai suoi margini. Si tratta di una delle minoranze più vulnerabili e in difficoltà del continente, affrontano, tra l'altro, razzismo, violazioni dei diritti fondamentali, povertà, disoccupazione.
© Salvo Bombara /Sony World Photography Awards
Salvo Bombara, Open, Fotoritocco (Enhanced), con la foto "The light keeper".
© Stefano Guerrini/Sony World Photography Awards
Stefano Guerrini, Open, Panorami, con la foto "Selfie Lago Nero". "La prospettiva e la presenza umana sono le cose più importanti in un'immagine. Non sempre è possibile averle entrambe. Ho lasciato sul treppiede la mia macchina fotografica, impostata per scattare ogni 30 secondi dopo un'attesa di 10 minuti, tempo in cui ho raggiunto l'altra riva del lago, alla ricerca della giusta roccia per ospitare la presenza umana. Sembro molto grande accanto ai monti del Brenta e alla Luna. Picco del Brenta, presso Madonna di Campiglio, in Trentino.
© Valter Bernardeschi/Sony World Photography Awards
Valter Bernardeschi, Open, Natura e animali.
© Francesco Fratto/Sony World Photography Awards
Francesco Fratto, Professioisti, Persone, con la serie "One Light", che propone un'indagine personale della questione immigrazione, attraverso i ritratti. Qui, uno dei 50 rifugiati accolti nella palestra di una scuola del nord Italia, la notte prima di essere diviso dal suo gruppo, mandati ognuno verso diverse destinazioni. Vi erano rimasti per due mesi, con un felice esperimento di integrazione, terminato con la ripresa delle lezioni scolastiche.
© Francesco Fratto/Sony World Photography Awards
Francesco Fratto, Professioisti, Persone, con la serie "One Light". Qui, un rifugiato accolto in un centro di accoglienza temporaneo per migranti nel nord Italia, la notte prima di essere diviso dal suo gruppo, verso diverse destinazioni.
© Filippo Venturi/Sony World Photography Awards
Filippo Venturi, Professionisti, Persone, con la serie "Made in Korea". Bodybuilder in mostra presso la spiaggia Haeundae a Busan. I coreani vanno pazzi per il fitness e l'aspetto fisico, la cosa che qui conta di più, sia in termini di bellezza, sia di conformità alle norme. Fino agli anni '60 la Corea del Sud è stato un Paese quasi medievale, povero e sottosviluppato. Dopo soli 50 anni, è oggi uno dei più moderni del mondo.
© Filippo Venturi/Sony World Photography Awards
Filippo Venturi, Professionisti, Persone, con la serie "Made in Korea". La corsa verso la modernità in Corea del Sud è stata favorita imponendo un enorme senso di competizione e una pressione a sforzi scrupolosi per raggiungere la perfezione scolastica, estetica e professionale. Il Paese spinge le giovani generazioni verso una standardizzazione alienante, con conseguenti isolamento sociali e stress, che a volte portano ad alcolismo e suicidio.
Alessandro Penso/Sony World Photography Awards
Alessandro Penso, Professionisti, Attualità, con la serie "Lesbo". Lesbo, Grecia, 18 ottobre 2015. Una madre e il suo bambino scaldati da una coperta termica dopo essere sbarcati sulla spiaggia di Kayia, nel nord dell'isola. Secondo l'UNHCR nel 2015 circa 850.000 rifugiati e migranti hanno raggiunto via mare la Grecia.
© Alessandro Penso/Sony World Photography Awards
Alessandro Penso, Professionisti, Attualità, con la serie "Lesbo". [Lesbo, Grecia, 2015. Un'imbarcazione affollata di profughi siriani e di altre nazionalità raggiunge la riva, con l'aiuto di due contadini locali. A Lesbo giungono soprattutto siriani, afghani e iracheni, rifugiati, richiedenti asilo e migranti.
© Simona Ghizoni/Sony World Photography Awards
Simona Ghizzoni, Professionisti, Temi contemporanei, con la serie "Uncut. Pokot/Kenya", dedicato all'alleanza delle donne contro la mutilazione genitale femminile nelle comunità del West Pokot, in Kenya". [3 ottobre 2015. Mary Naikan Reuben, membro del Kongelai Women's Network, nella chiesa di Kongelai mostra agli uomini presenti l'immagine di una donna adulta che tuttora subisce le conseguenze dell'infibulazione.
© Simona Ghizoni/Sony World Photography Awards
Simona Ghizzoni, Professionisti, Temi contemporanei, con la serie "Uncut. Pokot/Kenya", dedicato all'alleanza delle donne contro la mutilazione genitale femminile nelle comunità del West Pokot, in Kenya". Kongelai, 2 ottobre 2015. Daana, 16 anni, è stata accolta nel centro di aiuto locale. Quando aveva 6 anni, con l'aiuto della madre è scappata di casa per evitare l'infibulazione. Non può fare ritorno alla sua comunità perché è considerara impura.
© Gabriele Micalizzi/Sony World Photography Awards
Gabriele Micalizzi, Professionisti, Attualità, con la serie "Kobane, il nemico alle porte". [Kobane, Siria, 17 giugno 2015. Celebrazioni della vittoria dell'Unità di Protezione Popolare (YPG) e del suo braccio femminile (YPJ) contro i miliziani dell'ISIS a Tel Abyad. Dall'inizio della guerra, 4 anni fa, Kobane è una città isolata, abbandonata a se stessa, a pochi passi dal confine con la Turchia.
© Gabriele Micalizzi/Sony World Photography Awards
Gabriele Micalizzi, Professionisti, Attualità, con la serie "Kobane, il nemico alle porte". [Kobane, Siria, 15 giugno 2015. Funerali delle vittime di un attacco con autobomba nei pressi di Tal Abyad. Miliziani dell'ISIS hanno attaccato due ambulanze che soccorrevano i feriti, uccidendo due medici, due soldati e un paziente.
Andrea Rossato/Sony World Photography Awards
Andrea Rossato, Professionisti, Fotografia spontanea (Candid), con la serie "Joy for all ages ...". "Le vacanze estive al mare sono un tempo di gioia e divertimento per le persone di tutte le età."
© Andrea Rossato/Sony World Photography Awards
Andrea Rossato, Professionisti, Fotografia spontanea (Candid), con la serie "Joy for all ages ...". "Durante le vacanze estive al mare fermarsi a guardare i diversi comportamenti delle persone è divertente e spesso permette di fermare quei momenti nella memoria."
© Michele Liberti/Sony World Photography Awards
Michele Liberti, Open, Persone. Napoli.
© Marcello Bonfanti/Sony World Photography Awards
Marcello Bonfanti, Professionisti, Ritratto, con la serie "Sopravvissuti all'Ebola". Monjama Moussa, 25, sposata, madre di 4 figli, aveva un negozio di carbone ed è stata infettata da un fornitore. Dopo il trattamento è diventata immune ma ha perso il lavoro ed è stata rifiutata dalla famiglia, che considera la sua guarigione un segno di possessione demoniaca. Ora lavora come inserviente all'ospedale di emergenza di Goderich.
© Marcello Bonfanti/Sony World Photography Awards
Marcello Bonfanti, Professionisti, Ritratto, con la serie "Sopravvissuti all'Ebola". Dicembre 2014. Fatmata Kamara, 25 anni, con suo figlio Koday, 1 anno. Entrambi hanno contratto il virus Ebola, ma grazie a un intervento di emergenza, sono sopravvissuti. La donna ha perso il marito e la zia. Vivono a Waterloo, un villaggio sviluppatosi intorno a un campo di accoglienza.
Jean Marc Caimi/Sony World Photography Awards
Jean-Marc Caimi, Professionisti, Vita quotidiana, con la serie "Vulnerabilità", un racconto personale di Tokyo, attraverso la vita notturna di Shinjuku.
© Jean Marc Caimi/Redux/Sony World Photography Awards
Jean-Marc Caimi, Professionisti, Vita quotidiana, con la serie "Vulnerabilità", dedicata al Giappone, una nazione che soffre una fase si stagnazione sociale ed economica, spaventata dal futuro. Una città sorprendentemente fragile e vulnerabile.
© Laura Aggio Caldon/Phovea/Sony World Photography Awards
Laura Aggio Caldon, Professionisti, Temi contemporanei, con la serie "Hawsh el Harimi - Place of women" (Posto di donne), dedicata ai matrimoni precoci imposti alle richiedenti asilo siriane in Libano. Bekaa Valley, Libano, novembre 2015. Un momento di gioco tra delle adolescenti sposate, che raccontano di non sentirsi pronte a essere madri.
© Laura Aggio Caldon/Phovea/Sony World Photography Awards
Laura Aggio Caldon, Professionisti, Temi contemporanei, con la serie "Hawsh el Harimi - Place of women", che prende il nome dal piccolo villaggio nel cuore della Valle di Bekaa in Libano. Qui come altrove alcune giovani rifugiate siriane perdono il loro status di bambine e vengono forzate al matrimonio. Un fenomeno preesistente alla guerra in Siria. Novembre 2015.
© Alessandro D'Angelo/Sony World Photography Awards
Alessandro D'Angelo, Professionisti, Persone, con la serie "Elefantentreffen". Loretta, 49 anni, operaia in una serra dove si coltivano fragole. L'Elefantentreffen è una gara motociclistica che si tiene annualmente nel profondo della foresta bavarese, con neve garantita e temperature spesso sotto lo o.
© Alessandro D'Angelo/Sony World Photography Awards
Alessandro D'Angelo, Professionisti, Persone, con la serie "Elefantentreffen". Jaro, 60 anni, pensionato. Per i motociclisti che partecipano all'Elefantentreffen, per tre giorni non ci sono stanze o servizi ma solo tende e paglia. Oltre a falò, bevute, convivalità e aiuto reciproco. Ogni anno vi partecipano circa 5.000 bikers da tutta Europa. Nel 2015 celebra il 60° anniversario.
© Giancarlo Ceraudo/Sony World Photography Awards
Giancarlo Ceraudo, Professionisti, Fotografia Spontanea (Candid), con la serie "Way-Out Miami". [Una showgirl durante una performance lungo Ocean Drive, in una Miami "incredibile e poliedrica, una moderna Babilonia".
Giancarlo Ceraudo/Sony World Photography Awards
Giancarlo Ceraudo, Professionisti, Fotografia Spontanea (Candid), con la serie "Way-Out Miami", un racconto per immagini della caleidoscopica città della Florida.
Anais Stupka/Sony World Photography Awards
Anais Stupka, Giovani, Culture. Il Monte Kazbek in cornice, in Georgia.
© Andrea e Magda Micelli/Sony World Photography Awards
Andrea e Magda Micelli, Professionisti, Attualità, con la serie "Sinai Park". [Quest'anno il turismo in Sinai ha sofferto ancora una volta gli effetti della turbolenza nella regione. Un aereo russo è stato abbattuto nella regione il 31 ottobre 2015, uccidendo 224 persone]
© Andrea e Magda Micelli/Sony World Photography Awards
Andrea e Magda Micelli, Professionisti, Attualità, con la serie "Sinai Park". [Il turismo sopravvive a fatica nell'area del SInai, la cui economia si basa esclusivamente su questo settore.
© Alberto Alicata/Sony World Photography Awards
Alberto Alicata, Professionisti, Fotografia di posa, per la serie "Iconic B", un progetto che dialoga con la storia della fotografia e con scatti iconici di grandi maestri, (Tra cui Irving Penn, Richard Avedon, Guy Bourdin, David Lachapelle, Mario Testino) usando la Barbie, "simbolo della cultura occidentale contemporanea", protagonista di scatti perfettamente ricostruiti.
© Alberto Alicata/Sony World Photography Awards
Alberto Alicata, Professionisti, Fotografia di posa, per la serie "Iconic B": Barbie, "simbolo della cultura occidentale contemporanea", protagonista di scatti di grandi maestri della fotografia perfettamente ricostruiti.
© Daniele Robotti/Sony World Photography Awards
Daniele Robotti, Professionisti, Natura morta, con la serie "Strumenti chirurgici".
© Daniele Robotti/Sony World Photography Awards
Daniele Robotti, Professionisti, Natura morta, con la serie "Strumenti chirurgici".
© Francesco Amorosino/Sony World Photography Awards
Francesco Amorosino, Professionisti, Natura morta, con la serie "Pomodori migranti". "Sui pomodori acquistati dalla mia famiglia, ancora sporchi di terra, osservando le impronte di chi li ha raccolti, ho immaginato le loro storie, le ore trascorse sotto il sole, la speranza, il desiderio di lavorare. Da allora ho iniziato a guardare con altri occhi alla salsa di pomodoro."
© Francesco Amorosino/Sony World Photography Awards
Francesco Amorosino, Professionisti, Natura morta, con la serie "Pomodori migranti". "Una volta all'anno le famiglie italiane preparano la salsa di pomodoro fatta in casa. Tonnellate di pomodori sono coltivati nei campi del sud da 19.000 operai pagati 1 o 2 euro per cassetta."

Sono stati annunciati oggi i nomi di tutti i fotografi giunti alla fase finale dei Sony World Photography Awards, edizione 2016. L'ormai celebre concorso fotografico organizzato dalla World Photography Organisation ha superato nuovamente il record di iscrizioni, con 230.103 foto sottoposte alla giuria da autori di 186 Paesi del mondo. 

Con un aumento del 129% dei fotografi italiani in concorso (con 16.829 foto) rispetto al 2015, sono 28 gli autori del Bel Paese in lizza per la proclamazione dei vincitori nella rispettiva sezione e categoria - nonché per il titolo di Fotografo dell'anno (L'Iris d’Or) - che avverrà il prossimo 21 aprile a Londra, nel corso di una cerimonia di gala, con premi fino a 30.000 dollari americani. Nessun altro Paese ha contato più finalisti nelle diverse categorie. 

"I fotografi italiani, che rappresentano la Penisola nella sua totalità, da Aosta a Palermo, sono stati selezionati per l’eccezionale varietà delle tecniche impiegate e per la potenza narrativa dei loro scatti", iscritti in 13 categorie tra Professionisti, Open e Giovani. 

Ecco l’elenco dei finalisti selezionati dalla giuria di esperti:

Professionisti
Laura Aggio Caldon, Temi contemporanei
Alberto Alicata, Fotografia di posa
Francesco Amorosino, Natura morta
Ilva Beretta, Natura morta
Valerio Bispuri, Fotografia Spontanea (Candid)
Marcello Bonfanti, Ritratto
Jean-Marc Caimi, Vita quotidiana
Giancarlo Ceraudo, Fotografia spontanea (Candid)
Alessandro D’Angelo, Persone
Francesco Fratto, Persone
Simona Ghizzoni, Temi contemporanei
Gabriele Micalizzi, Attualità
Andrea e Magda Micelli, Attualità
Alessandro Penso, Attualità
Daniele Robotti, Natura morta
Andrea Rossato, Fotografia spontanea (Candid)
Cristina Vatielli, Fotografia di posa
Filippo Venturi, Persone

Open
Salvo Bombara, Fotoritocco (Enhanced)
Valter Bernardeschi, Natura e animali
Maurizio Casula, Panorami
Stefano Guerrini, Panorami
Luca Laghetti, Fotoritocco (Enhanced)
Michele Liberti, Persone
Christian Massari, Natura e animali
Simona Tedesco, Natura e animali 

Giovani
Giorgio Granata, Ambiente
Anais Stupka, Ambiente

Nelle categorie dedicate al documentario, le tematiche sociali e geopolitiche sono risultate prevalenti, con lavori sull'emarginazione delle comunità Rom (Valerio Bispuri), sulla crisi dei rifugiati attualmente in corso nel Mediterraneo (Gabriele Micalizzi, Alessandro Penso e Francesco Fratto) e sulle problematiche ambientali che interessano l’Asia. Sono stati inoltre selezionati alcuni drammatici scatti che denunciano la violazione dei diritti delle donne in Kenya (Simona Ghizzoni), i matrimoni precoci imposti alle richiedenti asilo siriane in Libano (Laura Aggio Caldon) e un toccante ritratto dei sopravvissuti a Ebola in Africa (Marcello Bonfanti).

La fotografia artistica vede in campo la reinvenzione delle opere iconiche di Irving Penn e Mario Testino con protagoniste delle Barbie (Alberto Alicata), le muse di Picasso omaggiate da sette intensi ritratti femminili (Cristina Vatielli), e un approccio innovativo alla food photography, che vuole trasformare in forma d'arte la tradizione gastronomica italiana (Francesco Amorosino e Ilva Beretta).

Le fotografie panoramiche e aeree proposte dai fotografi italiani dei concorsi Open e Giovani hanno immortalato la bellezza della natura e delle specie selvatiche, dai cieli stellati dell’estremo nord ai pinguini della Patagonia (Christian Massari), rendendo onore alle fragili vette alpine italiane patrimonio Unesco (Stefano Guerrini) e ai fondali marini del Mediterraneo (Salvo Bombara).

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