Social Network: le previsioni per il 2014

Il 2013 è stato uno degli anni più “attivi” per chi osserva il panorama dei social network. In soli 12 mesi abbiamo visto l’ingresso in borsa di Twitter, la vendita miliardaria di Tumblr e la conferma di community nate attorno a passioni “istantanee” e stili di vita come Snapchat e CircleMe (peraltro nata da menti italiane). Nonostante il gergo e l’utilizzo siano diventati oramai di uso comune, il social media in quanto tale è ancora molto giovane. La piattaforma più conosciuta, Facebook, ha meno di dieci anni e anche Twitter e LinkedIn possono considerarsi non ancora adolescenti. Proprio questo è uno dei motivi per cui il 2014 potrebbe essere un anno di profondo cambiamento nel panorama dei social network, almeno per come li conosciamo.

Così vecchio, così nuovo

Tutto il contesto dei social network, lo sappiamo, si basa su un concetto comune: l’utente è al centro. In una sorta di illuminismo 2.0, le piattaforme social si offrono come vera e propria estensione dell’io verso il digitale, portatore dei propri interessi, hobby e passioni. Facciamo un esempio: cosa hanno in comune Instagram, Tumblr, Snapchat e Pinterest? Tutti si basano su una forte condivisione di foto. Il punto è che la gente non vuole condividere più volte la stessa foto su diversi social network. È inevitabile che nel 2014 ci sarà il boom delle piattaforme integrate, in grado cioè di rendere “utile” un contenuto su diversi siti; non a casa il lancio degli hashtag su Facebook ne ha incentivato l’utilizzo su Twitter per rendere contestuale uno stesso post su due social diversi. Pronostico: il grande assente è MySpace che ha tutte le potenzialità per diventare il network multimediale per eccellenza. Serve solo un compratore: Mr. Zuckerberg?

Utile e dilettevole

Alzi la mano chi pensa che i social network siano una perdita di tempo. Vietati sul posto di lavoro, iper-utilizzati su bus e treni. Un motivo ci sarà: i social sanno essere utili. Non è un caso che il CEO di Facebook, durante un’intervista lo scorso settembre, aveva detto come la sua creatura esisterà sempre perché era diventata qualcosa di utile, una fonte di informazioni di cui le persone non potevano fare a meno. Il pronostico: i prossimi 12 mesi qualificheranno ancora di più i contenuti social. Meno spam e gattini e più informazione, con una dose massiccia di annunci pubblicitari, of course.

The next big thing

Nonostante il calo di investimenti nel settore della tecnologia, nel 2013 sono fiorite tante startup con progetti social da riempire tutti gli stadi di Serie A contemporaneamente. Ogni tanto capita che qualcuna si innalzi sopra la media e tracci una nuova via. È successo così per Snapchat, capace di fornire contenuti fotografici, solo a contatti selezionati, per un certo periodo di tempo. Il 2014 vedrà la progressiva scomparsa di lunghi testi e filippiche sociali in favore di contenuti più coinvolgenti come foto e video. Il pronostico? Un nome su tutti è Vine: lanciato e osannato per qualche settimana nel 2013 si è andato pian piano spegnendo. Molto dipenderà da quanto il suo padrone, Twitter, ne incentiverà l’utilizzo, magari integrandolo all’interno delle sue app (ad oggi non si può girare un video e postarlo direttamente sul microblog).

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