Siria, gli Usa ad Assad: "Un nuovo attacco chimico? Lo pagherà caro"

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21 giugno 2017. Un soldato curdo ferito delle Unità di Protezione Popolare (YPG), alleate degli Stati Uniti, si dirige verso un ospedale per essere medicato nel villaggio di Raqqa Samra, a est di Raqqa.
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21 giugno 2017. Un soldato curdo ferito delle Unità di Protezione Popolare (YPG), alleate degli Stati Uniti, viene aiutato da alcuni commilitoni a raggiungere un ospedale per essere medicato nel villaggio di Raqqa Samra, a est di Raqqa, in Siria.
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21 giugno 2017. Un soldato curdo delle Unità di Protezione Popolare (YPG), alleate degli Stati Uniti, comunica con un walkie talkie dal distretto al-Sinaa di Raqqa, in Siria, strappato alle milizie del Califfato.
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21 giugno 2017. Un soldato curdo delle Unità di Protezione Popolare (YPG), alleate degli Stati Uniti, impugna un'arma in una postazione militare nel distretto al-Sinaa di Raqqa, in Siria, strappato alle milizie del Califfato.
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21 giugno 2017. Un soldato curdo delle Unità di Protezione Popolare (YPG), alleate degli Stati Uniti, comunica con un walkie talkie da una postazione militare nel distretto al-Sinaa di Raqqa, in Siria, strappato alle milizie del Califfato.
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21 giugno 2017. Colonne di fumo si levano in cielo dal distretto al-Sinaa di Raqqa, in Siria, durante i combattimenti contro le milizie del Califfato.
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25 giugno 2017. Un soldato curdo delle Unità di Protezione Popolare (YPG), alleate degli Stati Uniti, spara verso una postazione delle milizie ISIS nel distretto al-Sinaa di Raqqa, in Siria.
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11 giugno 2017. Un soldato curdo delle Forze democratiche siriane cammina con un fucile in spalla in un'area occidentale di Raqqa, dopo l'ingresso in città dal fronte occidentale, nel corso dell'offensiva finale per strappare la città ai miliziani dell'Isis.
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11 giugno 2017. Un soldato mostra una bandiera nera dell'Isis abbandonata dai jihadisti in fuga dopo l'ingresso delle truppe filo-governative siriane nel villaggio di Dibsiafnan, alla periferia occidentale di Raqqa, in Siria.
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11 giugno 2017. Soldati filo-governativi siriani in preghiera nel villaggio di Dibsi Faraj, alle porte della provincia di Raqqa, dopo il loro ingresso nell'area dal fronte occidentale.
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14 giugno 2017. Un soldato delle Forze democratiche siriane osserva dal balcone di una casa in un quartiere della zona orientale di Raqqa, durante l'offensiva finale per strappare la città ai miliziani dell'Isis.
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14 giugno 2017. Un soldato delle Forze democratiche siriane controlla i danni subiti da un'abitazione in un quartiere di Raqqa, sul fronte orientale, durante l'offensiva finale per strappare la città ai miliziani dell'Isis.
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7 giugno 2017. Soldati delle Forze siriane democratiche (FSD) fermi a due chilometri dal quartiere Al-Meshleb di Raqqa, durante l'avanzata da nord verso la roccaforte dell'Isis in Siria.
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7 giugno 2017. Colonne di fumo salgono verso il cielo dal quartiere al-Meshleb di Raqqa, durante l'avanzata delle Forze siriane democratiche (FSD) verso la roccaforte dell'Isis in Siria.
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6 giugno 2017. Soldati delle Forze democratiche siriane (SDF) pronti alla battaglia per la liberazione di Raqqa, nel villaggio di Hazima, alla periferia settentrionale della roccaforte Isis in Siria.
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7 giugno 2017. Un soldato ferito delle Forze siriane democratiche (FSD) medicato da due commilitoni, a due chilometri dal quartiere Al-Meshleb di Raqqa, durante l'avanzata da nord verso la roccaforte dell'Isis in Siria.
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Un gruppo di donne all'interno del campo per rifugiati di Zaatari, in Giordania, che ospita circa 85.000 siriani, per metà donne. Originariamente il campo era stato pensato per accogliere 25.000 persone. ma l'incremento drammatico del numero di profughi avutosi tra il 2013 e l'inizio del 2014 ha reso necessaria una sua rapida espansione.
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6 giugno 2017. Un soldato delle Forze democratiche siriane (SDF) pronto alla battaglia per la liberazione di Raqqa, nel villaggio di Hazima, alla periferia settentrionale della roccaforte Isis in Siria.
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6 giugno 2017. Soldati delle Forze democratiche siriane (SDF) pronti alla battaglia per la liberazione di Raqqa, nel villaggio di Hazima, alla periferia settentrionale della roccaforte Isis in Siria.
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6 giugno 2017. Soldati delle Forze democratiche siriane (SDF) pronti alla battaglia per la liberazione di Raqqa, nel villaggio di Hazima, alla periferia settentrionale della roccaforte Isis in Siria.

"Gli Stati Uniti hanno identificato potenziali preparativi per un nuovo attacco con armi chimiche" da parte del regime del presidente siriano Bashar al-Assad, che comporterebbe una strage di civili, compresi innocenti bambini, come è avvenuto lo scorso 4 aprile.

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Lo rende noto la Casa Bianca avvertendo Assad che se condurrà un altro attacco con armi chimiche "pagherà un caro prezzo". Le attività "sono simili ai preparativi del regime prima dell'attacco" dello scorso aprile, si sottolinea la Casa Bianca in un comunicato. "Come abbiamo dichiarato in precedenza - prosegue la nota - gli Stati Uniti sono in Siria per eliminare lo Stato Islamico".

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Dopo la strage di civili siriani dello scorso aprile, il presidente americano Donald Trump ordinò un raid missilistico contro la base da dove erano partiti gli aerei con le bombe chimiche.

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"Se vi saranno altri attacchi contro il popolo siriano sarà accusato Assad ma anche la Russia e l'Iran che lo sostengono nell'uccidere la propria gente", ha dichiarato l'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley, dopo il comunicato diffuso dalla Casa Bianca.

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