Top 11 italiani: Candreva stende l'Inter e fa bella la Lazio

Vista da qui, l'Italia del pallone che calcia e scalcia con la promessa di ritornare grande sotto la guida di Antonio Conte pare bella e convincente. Merito di alcuni senatori, che in azzurro hanno già scritto pagine importanti. Ma anche e soprattutto di aspiranti campioni che presto o tardi busseranno ai cancelli di Coverciano con la pazza idea di vestire il tricolore. Scegliamo noi, questa volta si gioca con il 3-4-3, sperando che chi sta davanti abbia voglia di dare una mano a chi gioca dietro. La formazione? Eccola, da destra a sinistra: Padelli; Abate, Astori, Regini; Candreva, Marchisio, Lodi, Bonaventura; Bernardeschi, Destro, Maccarone. Restano fuori, ma soltanto per ragioni di abbondanza, Saponara, Brienza, Soriano, Borriello, Pucciarelli, Dionisi, Cassano, Floccari e Toni.

Getty Images

ALBERTO PIZZOLI/AFP
Ignazio Abate (Milan). Insieme con Bonaventura, l'uomo del tanto atteso rilancio rossonero. Sul campo del Frosinone asfalta la fascia destra e mette nei guai la retroguardia avversaria. Poi, il gol, che rimette in equilibrio la gara e dà il via alla vittoria del diavolo.
ANSA/MAURIZIO DEGL'INNOCENTI
DIFENSORE: Davide Astori, nato il 7 gennaio 1987 (29 anni), Fiorentina.
ANSA/ LUCA ZENNARO
Vasco Regini (Sampdoria). Partita da onesto e capace controllore del traffico aereo. Non sbaglia nulla, anche perché il Palermo fa pochissimo per creargli noie vere e profonde.
GIUSEPPE CACACE/AFP
Antonio Candreva (Lazio). Il crollo di Mancini secondo Sant'Antonio da Candreva. Prestazione da incorniciare, per generosità ed efficacia. Porta in vantaggio la squadra biancoceleste con un tiro da antologia, quindi batte Handanovic che aveva avuto il merito di parargli il rigore. Pioli in lacrime per l'emozione.
GIUSEPPE CACACE/AFP
Claudio Marchisio (Juventus). La conferma che, con lui, la Juve vale tre volte di più. Alterna giocate da applausi (vedi il lancio alla Pirlo per Pogba) a cuciture da mediano vecchio stile. In estrema sintesi, pane e salame.
Valerio Pennicino/Getty Images Sport
Francesco Lodi (Udinese). "Il ritorno di Ciccio". L'ex funambolo del Catania torna a ruggire al Comunale di Torino. Con la palla tra i piedi, è un piacere per gli occhi. Si danna l'anima dall'inizio alla fine dell'incontro: piace e convince. Anche quando è chiamato a chiudere gli spazi agli avversari.
Maurizio Lagana/Getty Images Sport
Giacomo Bonaventura (Milan). Una piacevolissima abitudine della Top 11 firmata Panorama. Se lui è in forma, il Milan prende il volo. Fa di tutto un po'. Spinge, propone, ribatte e rilancia. Il Frosinone non riesce a controllarlo e sono guai.
ANDREAS SOLARO/AFP
Federico Bernardeschi (Fiorentina). Eccolo l'erede di Giuseppe Rossi in maglia viola. Incursore dai piedi buonissimi e dalle idee belle e possibili, mette in ginocchio il Chievo con un assist da capogiro e intuizioni da applausi.
Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images Sport
Mattia Destro (Bologna). Mamma mia, Mattia. Contro l'Empoli, produce l'ennesima partita da combattente vero: incassa la punizione del primo pareggio, segna il gol del 2-2 e centra la traversa con un colpo di testa che meriterebbe più fortuna. Sì, con Donadoni, è un altro valzer.
Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images Sport
Massimo Maccarone (Empoli). Quattro gol nelle ultime due partite, con un carico di prodezze da far diventare rosso fragola per l'imbarazzo anche i campioni più celebrati del nostro calcio. Se la squadra toscana è a un passo dalla gloria, be', il merito è anche suo.

YOU MAY ALSO LIKE