Serie A, meno una settimana al via. Ecco cosa manca alle big

Manca una sola settimana al via del campionato e mai come quest'anno le grandi della Serie A arrivano incomplete al grande giorno. Tutte, partendo dalla Juventus che ha problemi d'abbondanza e che sta vivendo una difficile e forse prevedibile transizione dal vecchio al nuovo. Lo scenario è fluido come mai in passato, un po' per colpa del mercato lunghissimo che chiuderà il 2 settembre e molto perché per tanti ormai la costruzione della squadra è questione di bilancio tra entrate e uscite.

Una situazione che rende gli ultimi giorni di trattative prima del debutto della Serie A interessanti quasi come le partite stesse. E accadrà la medesima cosa anche dopo, in attesa della volata fino al 2 settembre quando la classifica sarà definita dai primi 180 minuti di gioco e molti dovranno ancora lavorare duramente sul proprio organico.

Ecco una rapida guida ragionata alle urgenze delle grandi squadre, quelle che partono dietro alla Juventus nella lotta scudetto o che corrono per prendersi un posto in Europa.

Krzysztof Piatek ANSA / MATTEO BAZZI

Gli esuberi di Juventus e Inter

E' stata l'estate di Icardi e degli esuberi della Juventus. Come ampiamente prevedibile, nessuna delle due squadre è riuscita a risolvere per tempo il rompicapo perché spostare giocatori del calibro dell'ex capitano nerazzurro (in rottura ormai prolungata e definitiva) o del parco attaccanti bianconero che comprende Mandzukic, Higuain e Dybala è tutt'altro che semplice.

La situazione dell'uno si lega a quella dell'altro. La Juventus vuole Icardi, gli ha riservato la maglia numero 9, ma deve cedere almeno due dei tre che sono in abbondanza. E lo stesso deve fare a centrocampo (Emre Can a sorpresa potrebbe essere il sacrificato anche se Matuidi è quello più in difficoltà con il gioco di Sarri) e in difesa, dove il destino alla partenza ha il nome di Rugani che ha da poco avuto il rinnovo fino al 2023.

Senza sfoltire la rosa è impossibile muoversi, per ragioni di spazio nelle liste e di equilibri di un bilancio già in tensione. L'Inter, invece, si sta muovendo come se Icardi non esistesse più ma avrebbe bisogno di monetizzarlo in una logica normale di entrate-uscite. Marotta cerca un esterno sinistro (Biraghi) e vuole liberarsi di Joao Mario perché poi potrebbe tentare un centrocampista magari sfruttando proprio i soldi provenienti da Icardi.

Cosa serve a Napoli, Milan e alle romane

Il Napoli di Ancelotti ha fin qui promesso tanto e fatto poco sul mercato che, però, potrebbe consegnare una squadra davverp da scudetto se arrivasse una prima punta di livello internazionale. Milik non è considerato tale e la corsa a Icardi o Llorente (svincolato di lusso) lo certifica.

La Roma ha vissuto un Ferragosto di fuoco rinnovando in meno di due giorni Zaniolo e Dzeko e dando così a Fonseca quello che chiedeva. I giallorossi hanno vissuto settimane operose e ora paiono avere un progetto tattico interessante da cui ripartire dopo i disastri dell'ultima stagione. In teoria non hanno molto da chiedere al mercato, ma qualche brivido difensivo non manca visto come si è scelto di giocare con la linea altissima.

Resta il Milan che è un cantiere aperto. Gli arrivi sono bloccati dalle mancate cessioni e il lavoro di Giampaolo è ancora lungo. Il problema è il fattore tempo, che comincia a scarseggiare. Il tecnico ha puntato su Suso trequartista ma il club sta cercando anche altro. Manca qualcosa a centrocampo e a livello di esperienza perché comporre un gruppo di under 25 è affascinante ma non necessariamente la strada giusta per tornare in Champions League.

In corsa ci saranno anche Lazio e Atalanta. Entrambe sono a posto anche se Inzaghi dovrà trattenere il fiato fino al 2 settembre per Milinkovic Savic. Una dolce condanna che potrebbe consegnargli, in caso di permanenza, una squadra da quarto posto.

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