Sanremo 2022: nella seconda serata tante ombre e poche luci

La seconda serata del Festival di Sanremo, tranne che per qualche rara e lodevole eccezione, conferma la generale mediocrità delle canzoni selezionate dal direttore artistico Amadeus, un conduttore che ha fatto dell'aurea mediocritas la sua cifra stilistica precipua. Se questi sono davvero i migliori 25 brani arrivati alle selezioni di Sanremo 2022, non osiamo immaginare come possano essere le altre duecento canzoni che sono state scartate. La serata ha preso il via con il giovanissimo ex Amici Sangiovanni, vestito come un uovo di Pasqua per bambine, che ha cantato Farfalle, un furbo e orecchiabile brano urban pop con accenni dance: una canzone effimera e del tutto trascurabile, con buone probabilità di diventare un tormentone radiofonico. La quota cantautorale di Sanremo 2022 è coperta da Giovanni Truppi, che, probabilmente per la fretta, si è presentato sul palco del Teatro Ariston con una canottiera da scaricatore di porto. Tuo padre, mia madre, Lucia è una canzone raffinata, tra parlato e melodico, scritta insieme a Pacifico, Niccolò Contessa e Marco Buccelli: peccato che qui siamo al Festival di Sanremo e non al Premio Tenco, così il brano, nonostante l'indubbia qualità delle liriche, appare del tutto fuori contesto e poco incisivo.

Le Vibrazioni avrebbero dovuto tenere alto il nome del rock, dopo il clamoroso successo dei Maneskin nel 2021, ma la loro Tantissimo, un confuso mix tra I was made for lovin' you dei Kiss e Maniac della colonna sonora di Flashdance, non ha convinto, anche per l'interpretazione poco precisa del frontman Francesco Sarcina. Bella la dedica al compianto Stefano D'Orazio dei Pooh, ritratto sulla grancassa della batteria. Diretta da Francesca Michielin, Emma ha cantato con la consueta grinta Ogni volta è così, una power ballad ad alto tasso di pathos, in cui si sente il tocco di Dardust e di Davide Petrella. Matteo Romano, un giovane cantante lanciato da TikTok e proveniente da Sanremo Giovani, si è rivolto ad un pubblico rigorosamente under 18 con la sua Virale, con la quale gioca a fare il Mahmood senza avere, però, le sue doti vocali: per fortuna, qui "virale" non ha alcuna implicazione con la pandemia. Dopo il successo di Orietta Berti dello scorso anno, anche Iva Zanicchi (che mancava a Sanremo dal 2009) fa un figurone con la melodrammatica Voglio amarti, un brano in stile anni Sessanta, ravvivato però da un beat contemporaneo e da un pregevole assolo di chitarra.

La canzone sembra Skyfall di Adele con un testo hot di Cristiano Malgioglio, ma, alla fine, la standing ovation del pubblico in sala è meritatissima. Donatella Rettore torna a Sanremo dopo 27 anni insieme alla giovane e promettente Ditonellapiaga con un brano electropop uptempo e giocoso tutto da ballare, che ricorda non poco I feel love di Donna Summer, con un finale vagamente lounge. A 21 anni dal trionfo sanremese diLuce (tramonti a nord est), Elisa convince pienamente con la disneyana O forse sei tu, una ballad pop di grande qualità, impreziosita dagli archi, con un testo ricco di poesia. Fabrizio Moro in Sei tu mette da parte il cantato rabbioso in favore di una classica e intensa ballad romantica, sorretta dal pianoforte, ricca di gratitudine nei confronti della persona amata: la sensazione del deja vu (vedi Che sia benedetta di Fiorella Mannoia) accompagna, però tutto il brano. Proveniente da Sanremo Giovani, Tananai gioca la carta dell'ironia e della sfrontatezza in Sesso Occasionale,una canzone nella quale si difende da un'accusa di tradimento: l'interpretazione vocale lascia molto a desiderare, mentre la melodia del brano è molto catchy. Irama, che ha indossato il centrotavola fatto all'uncinetto dalla nonna, ha mostrato una notevole crescita vocale in Ovunque sarai, una power ballad tipicamente sanremese, tutta archi e pianoforte, dedicata a una persona che non c'è più: peccato che la canzone non riesca a lasciare il segno.

L'ex finalista della ventesima di Amici Aka 7even porta in gara Perfetta così, un brano d'amore ritmato, romantico e leggerino, scritto dal punto di vista di una donna fragile e insicura, che potrebbe conquistare il pubblico under 18: per noi è un no. La gara è stata chiusa da Highsnob e Hu, che ricordavano nel look Lurch della famiglia Addams con i tatuaggi in faccia e Sinéad O'Connor: Abbi cura di te, un brano uguale a troppi altri in cui la parola amore fa spesso rima con dolore, è l'ennesima canzone trascurabile della serata. La superospite Laura Pausini ha interpretato in modo impeccabile la recenteScatola, scritta insieme a Madame, una sorta di dialogo tra la donna di oggi e la Laura del 1993, che si affacciava al mondo della musica. La cantante italiana più amata nel mondo ha eseguito anche I have a dream degli Abba insieme a Mika e ad Alessandra Cattelan, insieme ai quali presenterà la prossima edizione dell'Eurovision Song Contest, che si terrà a Torino dal 10 al 14 maggio. La classifica generale, dopo due puntate, vede al primo posto Elisa con O forse sei tu, seguita da Mahmood e Blanco con Brividi e da La rappresentante di lista con Ciao Ciao.

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