Sanremo 2019: Vanoni cult e l'Amoroso in lacrime, tutto sulla terza serata

Dalle lacrime di Alessandra Amoroso al super show di Ornella Vanoni. Alla terza serata, Sanremo 2019 finalmente decolla e i ruoli dei conduttori si fanno più netti: Baglioni si concentra sui duetti e gioca di sottrazione sul fronte conduzione, lasciando campo libero a Virginia Raffaele che blocco dopo blocco finisce per mettere in ombra il pur bravo Claudio Bisio (avvitato da giorni sulla questione social). Ecco il meglio e il peggio della terza puntata.

Sanremo 2019, le lacrime di Alessandra Amoroso

Tocca ad Antonello Venditti aprire la carrellata dei super ospiti della serata, festeggiando i quarant’anni di Nata sotto il segno dei pesci. Il duetto con Baglioni è perfettamente intrecciato, il pubblico gradisce e si va in scioltezza, così come la Raffaele che ribadisce quanto è talentuosa con il “gioco della puntina che salta”, una pazzia che solo a una grande artista come lei può fare, divertendosi live con l’orchestra e strappando applausi a scena aperta.

Per festeggiare i dieci anni di carriera, torna poi all’Ariston Alessandra Amoroso, che in passato aveva duettato con Emma e Valerio Scanu. "Sei stato la prima persona che mi ha dato un’opportunità”, dice la star lanciata da Amici a Baglioni dopo aver cantanto Io che non vivo. Il risultato è sorprendente per intensità: poi scoppia in lacrime per la standing ovation che l’Ariston le tributa, mentre sui social monta la polemica, alimentata da chi sostiene che avrebbe dovuto gareggiare invece di partecipare come super ospite.

Sanremo 2019 - Il meglio e il peggio della terza serata

ANSA/ETTORE FERRARI
L'incursione di Fausto Leali che ha citato "Cavallo Pazzo"

Sanremo 2019 - Il meglio e il peggio della terza serata

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Raf e Umberto Tozzi con Baglioni e la Raffaele

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Ornella Vanoni e Patty Pravo

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Claudio Bisio con Paolo Cevoli

Vanoni Show sbanca l’Ariston

Ma il vero momento stracult della serata (e forse dell’intera edizione) lo regala Ornella Vanoni. Non è l’ospite comica ma fa più ridere di un comico paludato. Surreale, senza freni, ironica e autoironica, stravolge ogni copione e duetta in maniera sublime con Virginia Raffaele che la accoglie e subito la stuzzica: "Sei vestita come lo scorso anno". E lei risponde: “2018, 2019 non è cambiato nulla, navighiamo sempre a vista". La Vanoni, se non ci fosse bisognerrebbe inventarla.

Poi scatta un'ironica "resa dei conti" tra le due. "Tu mi hai rovinato la vita facendomi passare per una rimbambita”, azzarda Ornellona, ferocissima super diva over, ormai nel pieno di una nuova giovinezza grazie a Ora o mai più. Poi regala la perla della serata: “Volevo dire alla Rai che sono qui gratis: mi raccomando, che non diventi un’abitudine”. E sul palco scatta un pericoloso incrocio iconico con Patty Pravo (il saluto tra le due, con tanto di bacio saffico è definitivo) ed è difficile distinguere il vero dal verosimile, l'originale e l'imitazione. Un momento di comicità involontaria da annali di Sanremo

Il karaoke collettivo con Raf-Tozzi e Rovazzi

Mentre la gara prosegue coi 12 artisti del secondo blocco, l'Ariston letteralmente esplode con due momenti di karaoke collettivo. A scaldare l'atmosfera ci pensano Umberto Tozzi e Raf, con un medley clamoroso e picchi culto come Gloria e Gente di mare: ogni anno s'invocano ospiti internazionali, ma poi l'effetto I migliori anni alla Carlo Conti prende il sopravvento e ci si diverte assai con i big di casa nostra.


A ribaltare ogni cliché ci pensa poi Fabio Rovazzi, che entra da troll proponendo un mash-up dei suoi tormentoni e ne esce da inaspettata rivelazione: dopo il successo di Sanremo Giovani, si conferma padrone del palco, ironico, smart, capace di colpi di scena inaspettati (come l'ingresso "citazionista" di Fausto Leali, che richiama l'incursione del mitologico Cavallo pazzo), fa ballare l'Ariston e persino commuovere.

Come sul finale, quando ricorda il padre scomparso: "Caro Papà. Non so come contattarti ma Sanremo ha uno share così alto che molto probabilmente arriva fino a lassù. Beh volevo dirti che, in parte, tutto questo è anche colpa tua. E volevo salutarti, visto che l’ultima volta non ho fatto in tempo". Chapeau.

L'omaggio di Serena Rossi a Mia Martini 

Il finale di serata si accende con una strepitosa Serena Rossi, che omaggia Mia Martini con una versione "emozionale" di Almeno tu nell'universo. Trattenere le lacrime è difficile, sia per lei che canta per chi l'ascolta: talentuosa, umile e perbene l'attrice si merita tutto il successo che sta avendo (e molto di più).


"Pensando a Mia Martini prima di girare il film Io sono Mia, (in onda su Rai 1 il 12 febbraio), pensavo a un'ingiustizia e una violenza invece ho scoperto una grande artista.  Penso sia arrivato il momento di chiederle scusa per tutto quello che le hanno fatto", dice in lacrime. Sanremo è finalmente decollato.

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