Samsung, ecco i nuovi telefoni pieghevoli. La sorpresa è il prezzo.

Democratizzare il segmento degli smartphone pieghevoli, almeno nella versione in cui uno schermo tradizionale dimezza il suo ingombro per diventare un elemento di stile. Trasformare l'ibrido tra un telefono e tablet in uno strumento di intrattenimento e produttività tascabile, non facendo nemmeno rimpiangere la serie Note grazie alla compatibilità con un pennino ricco di funzioni avanzate. Arricchire ulteriormente la galassia dei dispositivi indossabili con smartwatch tanto evoluti quanto eleganti e con cuffie intelligenti.

Si può riassumere così l'ultimo evento di lancio di Samsung, l'Unpacked quasi ferragostano che porterà nei negozi per la fine del mese, in tempo per la ripresa di settembre, un'ampia gamma di novità. Due smartphone con lo schermo flessibile, il Galaxy Z Fold3 5G e lo Z Flip3 5G, il primo di taglia grande, il secondo per chi preferisce una versione pocket; gli orologi Watch4 e Watch4 Classic, uno con un'anima più sportiva, l'altra per chi è meno minimal e si è abituato alla ghiera girevole per viaggiare tra i menu; gli auricolari senza fili Galaxy Buds2, che alle sperimentazioni morfologiche degli anni precedenti sostituiscono un pragmatismo che le rende più efficaci.

Prima di approfondire prezzi e punti di forza di ciascun prodotto, una riflessione generale: Samsung fa fare un salto di qualità evidente alle sue proposte più coraggiose. Persino per le più sperimentali, si può parlare di una prova di maturità. Ecco, in breve, perché.

Lo schermo si allarga, il prezzo si restringe

Bisogna partire dal cartellino: da 1.099 euro, meno di uno smartphone top di gamma. Per un telefono che li batte tutti, anche solo per l'incredulità che riesce a scatenare. Chi vuole stupire gli amici, utilizzando allo stesso tempo un oggetto bello da vedere, leggero in mano, comodo in tasca, dalle linee pulite e aggraziate, può prendere senz'altro in considerazione il Galaxy Z Flip3 5G. Consapevole, è quasi un paradosso rispetto agli anni scorsi, che spenderà di meno rispetto alle proposte attuali e future della concorrenza con lo schermo rigido.

In attesa di una prova approfondita, la prima impressione è ottima: il dispositivo pesa solo 183 grammi e ha uno schermo principale da 6,7 pollici con frequenza di aggiornamento fino a 120Hz. Senza seppellirsi di numeri, i colori sono vivi, nitidi, davvero piacevoli nell'uso. La novità è lo schermo esterno, quello posto accanto alle due fotocamere: è da 1,9 pollici, permette di leggere quattro righe di notifiche e scorrere le altre, consultare il meteo, l'ora, pagare nei negozi, scattarsi un selfie. Rispetto alla generazione precedente, si ha un'esperienza accettabile anche senza dover aprire il telefono.

Ci sono due fotocamere da 12 megapixel (quella interna per i selfie è da 10): siamo senz'altro un gradino sotto i classici cameraphone, ma per l'uso quotidiano sui social e le videochiamate non manca nulla. Samsung, inoltre ha rafforzato molto la scocca, usando un nuovo materiale, l'Armor Aluminium, che fa guadagnare in leggerezza e ha anche aggiunto la resistenza all'acqua, tutt'altro che scontata per questa categoria di dispositivi.

Insomma, se prima sceglierlo equivaleva ad aderire a un compromesso, stavolta si ha di fronte un oggetto all'altezza di un utente avanzato. E che dà grande attenzione ai dettagli: i colori crema, verde, lavanda, il classico nero, il grigio, il bianco e il rosa permettono tantissime personalizzazioni, la possibilità di scegliere un telefono che si sposa con il proprio gusto estetico. Per 1.149 euro si ha la versione con 8 giga di ram e 256 giga di spazio di archiviazione, quella di base è da 128 giga, entrambe non espandibili. Peraltro, chi preordina il Flip fino al 26 agosto, oltre a un massimo di 450 euro di valutazione dell'usato, ottiene un anno del servizio «Samsung Care+» (copre danni accidentali e rottura del display), più un buono da 100 euro. È come se la versione base costasse 999 euro. Per un pieghevole, è un riposizionamento di prezzo molto interessante e coraggioso.

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La forza della versatilità

Non si può certo dire che 1.849 euro siano un prezzo per tutti, ma bisogna considerare che ormai alcuni top di gamma tradizionali sfiorano i 1.600 euro. E non offrono due schermi come il Galaxy Z Fold3 5G che, accanto ai 6,2 pollici dell'esterno, racchiude al suo interno un display principale da 7,6 pollici. Di nuovo senza perdersi dietro a numeri e risoluzioni – tutte le specifiche sono sul sito ufficiale – gli schermi performano molto bene. E quello interno, peraltro, ha la fotocamera posta sotto i pixel, così per contenuti come filmati e videogiochi fa sparire quel fastidioso buco nero, così lo spettacolo diventa ininterrotto.

Approcciarsi a questo oggetto scatena una certa deferenza frammista a diffidenza, quasi un timore. Ma poi, alla prova della tasca, con i pantaloni giusti ci sta dentro senza traumi (certo lo spessore massimo è 16 millimetri e il peso di 271 grammi, non proprio un fuscello), ma nulla di infattibile di fronte al beneficio di poter avere un ufficio in tasca. A maggior ragione adesso che c'è la compatibilità con la S Pen, disponibile in due diverse versioni a seconda delle esigenze dell'utente. Una ad hoc per questo modello, l'altra, la Pro, equipaggiata di Bluetooth e della forza della trasversalità: va con tablet, computer, altri smartphone della casa coreana compatibili con questa tecnologia.

Rispetto al fratello minore qui è tutto pompato, a cominciare dalla fotocamera che diventa tripla, sempre con sensore da 12 megapixel ciascuno. La batteria è da 4.400 mAh, la capacità di archiviazione arriva a mezzo giga, c'è quello che serve per unire utile e dilettevole, lavoro e svago. Il taglio di spazio di archiviazione di base è 256 giga (con 12 di ram), per averne 512 bisogna spendere 1.949 euro. Ancora promozioni per chi preordina: oltre ai 100 euro di bonus, i 450 euro massimi di sconto sull'usato, un anno del servizio Samsung Care+ incluso, si ottiene il «Note Pack». L'omaggio nel nome è alla famiglia Note ormai pensionata, il bundle include una cover, la S Pen e un adattatore.

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Sonno e fitness al centro

Nella galassia degli smartwatch, i prodotti Samsung sono probabilmente i più interessanti, utili, fluidi nell'utilizzo quotidiano, soprattutto se abbinati a un telefono della casa coreana (vanno pure bene con gli altri Android, ma non è la stessa cosa). La novità è che l'azienda ha stretto una collaborazione con Google per uscire un po' dall'autarchia e integrare sui suoi dispositivi i servizi più utilizzati di Big G. Per esempio, le mappe, per farsi guidare da un posto all'altro senza estrarre il telefono dalla tasca; un'esperienza più soddisfacente con Spotify, pure offline, così si può andare a correre senza portarsi dietro il telefono. L'obiettivo dichiarato è rendere l'esperienza al polso il più possibile sovrapponibile a quella con il telefono, fare di uno la prosecuzione dell'altra. Ecco che quando installeremo un'applicazione sul cellulare, se è disponibile pure per lo smartwatch verrà scaricata in automatico, così sarà pronta all'uso su entrambi gli schermi, quello grande rettangolare e il piccolo circolare da polso.

A guardarli, a soppesarli, a rigirarseli tra le mani, il Watch4 e il Watch4 Classic sono un ottimo ibrido di stile e qualità costruttiva, leggerezza e frutto di una buona dieta rispetto alle generazioni precedenti. Il quadrante in alluminio o in acciaio inossidabile trasmette pregio, nessun effetto plasticoso da cinesata assemblata alla meno peggio. La versione più classica, come anticipato, incorpora la ghiera, quella normale invece permette di spostarsi tra i menu in maniera intuitiva tramite comandi touch.

Va bene le notifiche e l'integrazione con Google, ma il focus è sulla salute e il fitness, tramite una serie di sensori e chipset votati allo scopo per monitorare l'attività del cuore, la pressione sanguigna e altri parametri. Così come per tenere d'occhio l'attività fisica, tramite il riconoscimento di oltre 100 sport e attività. Sono due però i passi in avanti da sottolineare: nel monitoraggio del sonno, lo smartwatch ci dice se abbiamo russato e quanto a lungo. Inoltre, aiuta a capire lo stato di forma del corpo indicando la quantità di muscoli, massa grassa, ritenzione idrica e dintorni. Tutta una serie di dati che prima erano catturati da oggetti esterni – per esempio bilance e sensori assortiti – ora sono captati dallo stesso oggetto che fa da bussola e dottore, personal trainer e organizer. Di nuovo, senza richiedere cifre esorbitanti. Si parte da 269 euro per il Watch4 e da 369 euro per il Watch4 Classic. Il modello più caro, da 46 mm e con la connessione LTE integrata, arriva a 449 euro. Chi li compra fino al 5 settembre, ottiene un buono da 70 euro.

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Addio rumori molesti

Va bene che le cuffie servono innanzitutto ad ascoltare bene la musica, ma le Galaxy Buds2 propongono funzioni molto interessanti anche per le chiamate. Per esempio, tramite i loro microfoni, catturano i rumori molesti durante una conversazione come il suono di un clacson, il frastuono di un cantiere, il soffio del vento e lo fanno sparire, affinché il nostro interlocutore possa capire senza interferenze cosa gli stiamo dicendo.

Liberarsi dei disturbi è d'altronde la loro specialità anche mentre riproducono una canzone: tramite la cancellazione attiva del rumore, promettono di sbarazzarsi fino al 98 per cento del caos di sottofondo della vita quotidiana. O, se serve, per esempio per parlare con qualcuno che ci sta davanti, farla rientrare subito in scena.

Tante le accortezze di serie: un meccanismo per configurarle tramite app, capendo con un rapido test quali sono i gommini più adatti a ogni utente. La possibilità di aggiustare le loro impostazioni pure da un pc, la capacità di giostrarsi velocemente tra smartphone e tablet, per rispondere a una chiamata mentre si sta guardando una serie televisiva su un display più grande. Il tutto con prestazioni migliorate, a cominciare dai bassi. Costano 149 euro, comprandole fino al 5 settembre si ottiene un buono da 50 euro.

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