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Safe Passage: violenze contro i profughi sulla rotta balcanica

Photo Pablo Tosco
S., 32 anni, viene da Negrarh, Afghanistan
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Un profugo afghano , al confine tra Bulgaria e Serbia
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Bus di profughi al confine tra Bulgaria e Serbia
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I profughi in fuga attraversano Iran, Turchia e Bulgaria. Il loro viaggio può durare anche due mesi
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Ogni giorno il governo serbo mette a disposizione un autobus diretto verso la capitale della Serbia, Belgrado
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Profughi nel centro di accoglienza Dimitrovgrad
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Nel centro di accoglienza di Dimitrovgrad i profughi ricevono cibo, kit igienico-sanitari e cure mediche
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Un momento di "relax"
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Nel centro di accoglienza di Dimitrovgrad i profughi ricevono cibo, kit igienico-sanitari e cure mediche
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S., 32 anni, viene da Negrarh, Afghanistan
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Gli zaini di alcuni profughi
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J. (a destra), ha 16 anni e viene da Logar, Afghanistan: qui è con suo fratello S. di 18 anni
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Un' operatrice di OXFAM con un gruppo di profughi
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Un prim piano di S., 32 anni, afghano

Un numero consistente di testimonianze di profughi in arrivo in Europa rivela gravi violenze commesse da rappresentanti delle forze dell’ordine in Bulgaria. Safe Passage, un’indagine condotta su oltre 100 persone dal Centro di Belgrado per i diritti umani, dimostra che abusi e minacce sarebbero avvenuti al confine bulgaro con Serbia e Turchia e nei centri raccolta profughi in Bulgaria.

La ricerca, finanziata da Oxfam, raccoglie le testimonianze di afgani, siriani e iracheni che denunciano di aver subito estorsioni, rapine, violenze, minacce di espulsione e perfino aggressioni di cani poliziotto. Le testimonianze di questi soprusi sono state raccolte a Dimitrovgrad, al confine tra Serbia e Bulgaria, dove passano fino a 200 persone al giorno.

I profughi che arrivano in Europa vivono una condizione di totale incertezza e mancanza di protezione: non sanno dove si trovano le zone di aiuto umanitario e continuamente rischiano di finire nelle mani dei trafficanti.

Il programma di Oxfam in Serbia prevede, per questo, di dare il maggior numero possibile di informazioni utili e, in accordo con le autorità locali, fornisce sostegno ai profughi che attraversano il territorio serbo mediante distribuzione di cibo, acqua, servizi igienici e di tutto ciò che serve ad affrontare l’inverno. Inoltre, Oxfam, le varie associazioni umanitarie e il Centro per i diritti umani di Belgrado, chiedono alle autorità bulgare di aprire un’indagine sugli abusi denunciati, assicurandosi che i funzionari di polizia rispettino i diritti umani dei rifugiati nelle operazioni di frontiera

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