Lo strappo della Roma: niente ricorso contro la chiusura della Curva Sud

Dalle parole ai fatti. Il presidente della Roma, Pallotta, aveva scaricato con dure frasi gli ultras causa della chiusura della Curva Sud con gli striscioni contro la madre di Ciro Esposito e i cori anti-napoletani e, ora, ha dettato al club la linea dura. Niente ricorso per cercare di cancellare la squalifica. Domenica 19 aprile in occasione della sfida contro l'Atalanta i cancelli del settore caldo dell'Olimpico resteranno sbarrati. Una decisione coraggiosa e che certamente fa discutere e divide il tifo giallorosso. Mai in passato il club si era spinto a tanto, ma Pallotta voleva dare un segnale e dare corso alla rabbia espressa a parole dopo aver appreso della sanzione del Giudice Sportivo.

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Gli striscioni della vergogna all'Olimpico di Roma

Lo striscione di solidarietà per Daniele De Santis

Gli striscioni della vergogna all'Olimpico di Roma

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Gli striscioni contro la madre di Ciro Esposito

Gli striscioni della vergogna all'Olimpico di Roma

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Gli striscioni contro la madre di Ciro Esposito

Gli striscioni della vergogna all'Olimpico di Roma

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Uno degli striscioni esposti all'Olimpico contro la madre di Ciro Esposito

Gli striscioni della vergogna all'Olimpico di Roma

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La Polizia e gli spalti vuoti: benvenuti in serie A

Gli striscioni della vergogna all'Olimpico di Roma

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L'arrivo in pullman dei tifosi del Napoli in occasione della partita di serie A tra Roma e Napoli allo stadio Olimpico

Gli striscioni della vergogna all'Olimpico di Roma

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Il settore ospite con i tifosi del Napoli

Gli striscioni della vergogna all'Olimpico di Roma

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I controlli all'esterno dello stadio Olimpico prima di Roma-Napoli

Gli striscioni della vergogna all'Olimpico di Roma

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I controlli all'esterno dello stadio Olimpico prima di Roma-Napoli

La scelta è stata dettata probabilmente anche dalla consapevolezza che la posizione del club non era semplice. Il dispositivo del Giudice sportivo, infatti, richiamava non solo agli striscioni ma anche ai cori discriminatori contro i napoletani (con pluri recidiva) e alla mancata collaborazione nei minuti caldi della partita dell'Olimpico. In ogni caso i legali della Roma avevano dato parere favorevole alla presentazione del ricorso e la scelta di Pallotta è stata politica.

Il segnale, insomma, è stato lanciato e la speranza è che ora altre società si accodino nella lotta ai violenti e ai beceri da stadio. Non è solo un problema di Roma e della Roma, ma sono stati pochi i dirigenti che hanno avuto la forza di sfidare apertamente le proprie tifoserie. Ora Pallotta lo ha fatto.

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