Rischio terrorismo a Natale, negli Stati Uniti ed in Europa

Un nuovo rapporto congiunto dei Dipartimenti di Sicurezza Interna e Giustizia alle forze dell'ordine locali, statali e federali, avverte del rischio terrorismo che gruppi come al-Qaeda e Isis «probabilmente utilizzeranno la guerra Israele-Hamas per aumentare le richieste di violenza negli Stati Uniti durante le festività natalizie rispetto a agli anni precedenti». Nel report si legge che « obiettivi primari più probabili potrebbero includere chiese, sinagoghe e membri della comunità ebraica».

Con l’esercito israeliano che attacca il sud di Gaza e la festa ebraica di Hanukkah (la festa delle luci) che è in corso dal 7 al 15 dicembre, il nuovo rapporto di intelligence esaminato da CBS News mette in guardia sull’aumento delle minacce da parte di gruppi terroristici stranieri. Ciò rispecchia la testimonianza del direttore dell'FBI Christopher Wray martedì scorso a Capitol Hill, durante la quale ha detto alla commissione Giustizia del Senato: « Vedo luci lampeggianti ovunque mi giri», in risposta a una domanda del senatore Lindsey Graham sui possibili segnali di allarme.

Wray ha detto che il numero di minacce è a «un livello completamente diverso dall'attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre», aggiungendo: « Non ho mai visto un momento in cui tutte le minacce, o così tante minacce, fossero tutte elevate esattamente nello stesso momento». Wray ha avvertito che i terroristi potrebbero tentare di sfruttare il confine meridionale degli Stati Uniti e ha detto che l'FBI sta lavorando per « identificare e sventare potenziali attacchi» .

Nella sua testimonianza preparata al Congresso, Wray ha affermato: «La nostra principale preoccupazione deriva da singoli delinquenti ispirati - o che reagiscono al conflitto in corso tra Israele e Hamas, poiché rappresentano la minaccia più probabile per gli americani, in particolare ebrei, musulmani e arabo-americani. Abbiamo assistito a un aumento delle minacce segnalate a persone, istituzioni e luoghi di culto ebrei e musulmani qui negli Stati Uniti e ci stiamo muovendo rapidamente per mitigarle».

Il rapporto interno del governo arriva mentre emergono nuovi dettagli sull’attentato sventato Las Vegas una settimana fa. Le autorità hanno arrestato un sospettato di 16 anni che ha scritto sui social media di voler compiere un attacco a sostegno dell'Isis. Gli investigatori affermano di aver recuperato, tra gli altri oggetti, una bandiera dell'Isis fatta in casa e parti di una bomba, ha detto la polizia martedì scorso.Con l’impennata delle minacce dall’inizio della guerra, il rapporto dell’intelligence avverte che le vittime civili a Gaza, «sia reali, percepite o falsificate e la crescente presenza di forze militari statunitensi a sostegno diretto di Israele, sarà probabilmente sfruttata da gruppi terroristici». Wray ha testimoniato che non c'è nulla che indichi che Hamas abbia l'intenzione o la capacità di condurre operazioni all'interno degli Stati Uniti, tuttavia, ha aggiunto che l'FBI « non ha escluso questa possibilità». Non è un segreto per nessuno il fatto che sia al-Qaeda che lo Stato islamico tentano da anni di realizzare un attacco simile a quello dell’11 settembre 2001 ma fin qui non sono riusciti a compiere attacchi su larga scala anche se non sono mancati gli attcchi. Uno su tutti è quello del 6 dicembre 2019 quando Mohammed Saeed Alshamrani, ufficiale dell'aviazione saudita, ha ucciso tre giovani ufficiali della Marina americana e ferito altri 8 nella base aeronavale di Pensacola per poi essere ucciso dalla polizia, nel centro di addestramento. Poco prima di sparare aveva pubblicato un breve manifesto su Twitter, in cui dichiarava « Non sono contro di te solo perché sei americano, non ti odio per le tue libertà, ti odio perché ogni giorno sostieni, finanzi e commettono crimini non solo contro i musulmani ma anche per l'umanità». Due mesi dopo Aqap, la filiale yemenita di al Qaeda, ha rivendicato l’attentato. Lo scorso 27 marzo Nicholas Rasmussen, coordinatore antiterrorismo del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, ha definito « quasi inconcepibile» la possibilità di un attacco che ricordi l’11 settembre 2001, quando i terroristi di Al-Qaeda dirottarono quattro aerei e uccisero quasi 3.000 persone. Per ora, i funzionari militari e di intelligence statunitensi concordano con Rasmussen sul fatto che la probabilità di un attacco sul suolo americano è bassa, e che è più credibile che l’Isis-Khorasan o altri gruppi abbiano maggiori probabilità di prendere di mira gli interessi statunitensi o occidentali nell’Asia meridionale o in Europa. Ma lo stesso Rasmussen teme pero’ che la minaccia da parte di gruppi come IS-Khorasan potrebbe aumentare se gli Stati Uniti e i loro alleati e partner non saranno in grado di mantenere la pressione sulle organizzazioni terroristiche straniere. «Temo che l’effetto repressivo che abbiamo ottenuto a caro prezzo non sia permanente. Non c'è certamente nulla in quella condizione che suggerisca che sarà permanente» ha aggiunto il coordinatore antiterrorismo del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti.

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