Salviamo l'arte (e la pelle) con il laser

Che cosa hanno in comune il restauro della Villa dei misteri di Pompei, il monitoraggio del buco dell’ozono in Antartide e la marcatura dei cristalli Swarovski? Sono realizzati con i laser di Quanta System, tra i protagonisti del settore a livello mondiale. "Dopo una fase legata alla ricerca, negli anni Novanta Quanta è entrata prima nelle applicazioni industriali e poi nell’arte, con il laser per i beni artistici, e ancora oggi ha il 90-95 per cento del mercato dei restauri a livello mondiale" conferma Paolo Salvadeo, amministratore delegato dell’azienda di Solbiate Olona, che ha chiuso il 2014 con un fatturato di 30,2 milioni di euro e una crescita costante del 10 per cento annuo. Grazie a un’altra intuizione, quella di realizzare laser medicali per dermatologia e medicina estetica. A cui nel 2008 si sono affiancati i laser per la chirurgia urologica.

"Oggi abbiamo il 34 per cento del mercato mondiale dei laser per la litotrissia e il 12 per cento di quelli per il trattamento dell’iperplasia prostatica" conferma Salvadeo, che è già al lavoro per la prossima innovazione: il laser che cancella i tatuaggi.

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