Punctis, diamo un senso (e un valore) ai vostri Like

Cosa resta dei nostri Like, share, follow, pin, e di tutte le varie azioni sociali che fanno parte della nella nostra vita digitale? Poco, se non qualche traccia che i vari colossi del Web, da Google a Facebook, da Twitter a Pinterest, sfrutteranno per i propri interessi pubblicitari.

Eppure c’è chi crede sia arrivato il momento di fare dell’interazione con i vari pulsanti per la condivisione sul Web qualcosa di più che un semplice esercizio di piacere. Done!, una digital company specializzata in incubazione di start-up digitali, è convinta ad esempio di poter trasformare tutto questo Universo di attività sociali nel più grande sistema di sconti della Rete. Da qui l’idea di Punctis , una vera e propria piattaforma di fidelizzazione 2.0 che offre voucher in cambio di Mi Piace.

Il funzionamento è piuttosto semplice. Ad ogni clic sui vari pulsanti sociali disseminati sul Web l’utente raccoglie punti da utilizzare per riscuotere buoni sconto di valore variabile (da poche decine di euro ad oltre 100 euro). Basta accumulare 1000 punti, spiegano a titolo di esempio i responsabili dell’azienda, per avere oltre il 30% di sconto su un orologio Calvin Klein. Il tutto senza modificare i propri comportamenti online: “Un like rimane un like”, ci tiene a sottolineare Guido Arata CTO di Done!, "l’unico requisito è la registrazione al servizio".

Punctis si basa su una serie di accordi commerciali stipulati da Done! con società di e-commerce, editori, siti e servizi web. Sono loro a determinare l’ammontare di punti da assegnare agli utenti per singola attività. E sono loro in molti casi a offrire direttamente gli articoli scontati: allo stato attuale sono circa 10 mila i prodotti e servizi acquistabili attraverso i voucher Punctis (elettronica di consumo, abbigliamento, accessori, prodotti di bellezza, viaggi, libri, corsi) ma l’obiettivo è di aggiungere almeno 40 nuove referenze a catalogo ogni mese.

Un’iniziativa in cui ci guadagnano tutti – compresa ovviamente Done! che riceve una commissione da ogni transazione sull’acquisto di prodotti scontati – e che a ben guardare ha solo un punto debole: la possibilità di essere replicata in n servizi alternativi, con tutto ciò che ne deriverebbe in termini di saturazione del mercato e dei margini (vedi siti di deals). Un’eventualità che non sembra però preoccupare i responsabili dell’azienda: “Ci sentiamo forti di una piattaforma tecnologica che al momento non ha pari”, ci spiega Tommaso Chiorino, fondatore e CEO di Done!, aggiungendo: "pur in un contesto competitivo come quello delle piattaforme digitali crediamo valga ancora la regola per cui chi prima arriva meglio alloggia".

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