Pierre Lemaitre, "Ci rivediamo lassù"

Il nuovo romanzo di Pierre Lemaitre che ha vinto il premio Goncourt si appoggia sulle macerie della Grande Guerra. Una devastazione che non riguarda solo le morti e le distruzioni sul campo di battaglia, ma anche quella dei rapporti umani sul fronte di un conflitto mondiale combattuto in trincea ma che ha coinvolto e sconvolto tutta la Francia. A cominciare dalla sua capitale, Parigi.

Drammi familiari, amicizie profonde, rapporti di potere politico, affari che si consumano tra tradimenti e corruzione costituiscono trama e ordito di un grande romanzo storico che, sulla base di una documentazione accurata, ricostruisce una delle vicende più scabrose del dopoguerra francese: la scandalo delle esumazioni militari che scoppiò nel 1922.

Ed è così che un ultimo attacco alla baionetta sotto le granate tedesche e un caritatevole scambio d’identità prima del rientro a Parigi, oltre a cementare un’amicizia tra due commilitoni è anche all’origine di un sodalizio che, tra sensi di colpa e riconoscenza, si inventerà una truffa.

Ed è sempre in trincea che un ufficiale manifesta quell’ambizione sfrenata che troverà massima realizzazione negli intrighi di palazzo e nelle stanze del potere parigino.

Le vicende dei protagonisti, legati tra loro da sangue e matrimoni, si intrecciano in una Parigi che sta cercando di ricostruire gli equilibri della pace e la normalità delle relazioni umane. Dove un padre cerca di recuperare attraverso la memoria il rapporto con il figlio forse perduto per sempre, mentre questo, ritornato dal fronte sfigurato e sotto falsa identità, nasconde se stesso e la propria faccia devastata con maschere stravaganti.

Ma le loro vite sono destinate a incrociarsi di nuovo fuori dall’Hotel Lutetia: il 14 luglio. Mentre una Parigi imbandierata si prepara a festeggiare la vittoria della Francia.

Pierre Lemaitre
Ci rivediamo lassù
Mondadori, 453 pagine, euro 17,50

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