Il pianto dei piccoli samurai

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Il Festival di Nakizumo è una festa che si celebra in Giappone da più di 400 anni. La sua origine è legata al proverbio nipponico "Nakuko wo sodatsu'', che significa, letteralmente, "il bambino che piange ad alta voce crescerà sano e forte".


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Durante il Festival di Nakizumo i genitori del Sol Lvante si danno appuntamento al santuario Sensoji di Tokyo, dove vengono accolti da un gruppo di lottatori di sumo giovanissimi pronti ad accuparsi dei loro figli appena nati.


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Afferrati i bambini, questi lottatori alle prime armi li tengono in aria e li punzecchiano fino a farli piagere di paura e disperazione.


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Al grido di "Naki! Naki! Naki!" (in italiano, piangi! piangi! piangi!) tanti bambini già piangono, ecco perché raramente il vincitore del festival è il neonato che scoppia in lacrime prima degli altri, mentre viene premiato il piccolo che urla più forte.


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Secondo la tradizione buddista, il pianto è fondamentale per far crescere i bambini sani, forti, e allontanare gli spiriti malevoli dalla loro quotidianità e dal loro spirito.


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Nel paese del Sol Levante è iniziato il Festival di Nakizumo. Mamme e papà provenienti da ogni angolo del paese si recano al Tempio Sensoji di Tokyo per lasciare che i figli siano presi in braccio da lottatori di sumo alle prime armi e stuzzicati fino a farli piangere. Convinti che la sofferenza che proveranno tra le loro braccia li aiuterà a vivere una vita lunga e serena.

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