La pasta diventa performing art

Ufficio Stampa

Mafalda Galessi, Giulia Manelli, Miriam Gili con la performance "Senza Fili"


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Mauro Valsecchi, Riccardo Sossella, Francesco Papetti con la performance "Circle"


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Gianmaria Cerutti, Yogin Kim, Marco Imperiale con la performance "Dove c'è Barilla c'è … natura"


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Francesca Pia Ciuffreda, Claudia Ponzi, Guendalina Cerruti con la performance "Feedback"


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Edoardo Manzoni, Mati Jhurry, Virginia Garra con la performance "Segno al dente"


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Chiara Principe, Veronica Gisondi, Matteo Montagna con la performance "B&iera"


"Dove c'è pasta c'è…" è il progetto lanciato da Barilla, NABA e Young&Rubicam per stimolare la creatività dei giovani artisti sul mondo della pasta. Giovedì 6 giugno il campus NABA, Nuova Accademia di Belle Arti Milano, ospiterà le performance dei sei gruppi di studenti finalisti e la premiazione. In questa gallery le foto delle sei performing arts.

Barilla vuole creare intorno alla pasta un fascino contemporaneo, un'energia nuova, che ne contamini il portato tradizionale e ne reinterpreti creativamente esperienze e vissuti. Ed è con questo spirito che i giovani studenti di NABA hanno messo al centro delle loro creazioni la pasta come icona del tempo presente e futuro. Oltre 80 i ragazzi coinvolti nel progetto (suddivisi in 26 gruppi multidisciplinari) del Dipartimento di Arti Visive, Performative e Multimediali NABA, diretto da Marco Scotini.

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