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Crac Parma: i club tornati al vertice dopo il fallimento

Dalla Fiorentina al Bologna, passando per Napoli, Torino, Palermo, Hellas Verona, Cagliari e dalle nuove dame vestite a festa Carpi e Frosinone. La Serie A che comincerà a sgambettare tra qualche settimana è un lungo elenco di fallimenti che col tempo si sono trasformati in opportunità. Lo dice la cronaca del pallone tricolore degli ultimi anni. L'avvento di Aurelio De Laurentiis al San Paolo ha rivoluzionato le logiche e le promesse di una città sospesa per anni sul ricordo ormai sbiadito del Maradona che fu. E cosa dire della famiglia Della Valle a Firenze? Il club gigliato stava naufragando sulla zattera di Mario Cecchi Gori e l'arrivo del denaro fresco garantito dai titolari della Tod's ha stravolto in positivo le dinamiche della città in viola. A Torino, sponda granata, il percorso è stato simile. Urbano Cairo ha messo il turbo a una squadra che non riusciva a uscire dall'ascensore B-A: Ventura vede e provvede. Aveva ragione Fabrizio De André: dai diamanti non nasce niente, mentre dal letame nascono i fiori. Che Parma ci creda fino in fondo, spinta dal desiderio insopprimibile e necessario di tornare presto a fare festa sui campi del massimo campionato. 

Ansa
CAGLIARI - Un fallimento vecchio di 80 anni e un altro, molto più recente (storia della fine degli anni Ottanta), che fortunatamente viene scongiurato al fotofinish. Il Club Sportivo Cagliari, che allora militava in Serie B, cessa l'attività nel 1935 per dissesto finanziario. Viene rifondato con la denominazione Unione Sportiva Cagliari e riparte dalla Seconda divisione, il quinto livello del calcio italiano. Trent'anni più tardi, il Cagliari disputerà il suo primo campionato di Serie A. Nel 1969-70 arriverà lo scudetto. Nella foto, Gigi Riva, protagonista del tricolore sardo.
Clive Brunskill/Getty Images Sport
FIORENTINA - Dalla conquista della Coppa Italia al tracollo finanziario. Alla termine della stagione 2002, il club viola, allora presieduto da Vittorio Cecchi Gori, non riesce a sostenere l'impegno economico per iscriversi alla Serie B e viene dichiarato fallito. Il 1° agosto nasce la Fiorentina 1926 Florentia, che diventerà poco dopo Florentia Viola sotto il controllo del nuovo presidente Diego Della Valle. Si riparte dalla C2, ma due anni più tardi, nel 2004, sarà già Serie A. Nella foto, Pasqual e Kroldrup festeggiano la vittoria sul campo del Liverpool nella fase a gironi della Champions 2009-10.
Giuseppe Bellini/Getty Images Sport
NAPOLI - Il fallimento porta la data del 2004. Al termine di un biennio tutt'altro che esaltante nella Serie B, la VII sezione del Tribunale di Napoli dichiara il fallimento della Società Sportiva Calcio Napoli, allora guidata dall'imprenditore Salvatore Naldi. Alcune settimane dopo, interviene il produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis, che rileva il titolo sportivo dalla curatela fallimentare e battezza la nuova società Soccer Napoli. Si riparte dalla C1, ma sarà una scalata velocissima. Nel 2006 arriverà la promozione in Serie B e due anni più tardi quella nel massimo campionato. Nella foto, la festa per il trionfo della Coppa Italia nel 2012.
AFP/DDP
PALERMO - La Società Sportiva Calcio Palermo fallisce nel 1986. Dalle sue ceneri nascerà l'Unione Sportiva Palermo, che viene ammessa alla Serie C2 nel campionato successivo (1987-88). Tempo un anno e sarà già C1. Nel 1990 arriva la B, nel 2004 la A, nel 2005 la Coppa Uefa. Nella foto, la gioia di Zaccardo, Dellafiore e Diana per la vittoria sul campo dell'Eintracht Francoforte nella fase a gironi dell'edizione successiva.
ANSA/VENEZIA
HELLAS VERONA - Un colpo di coda per non cadere nel baratro. Sei anni dopo la conquista dello storico scudetto, il Verona fallisce a campionato in corso. E' il 1991 e la squadra scaligera milita in Serie B al comando di Eugenio Fascetti. Potrebbe andare malissimo, va invece benissimo. Perché una cordata di imprenditori che fanno capo alle famiglie Mazzi e Ferretto rilevano il club e lo accompagnano verso un'insperata promozione pochi mesi dopo. E poco importa se il Verona Football Club non riuscirà a rimanere in Serie A. L'impresa, fuori e dentro il campo, era già riuscita. Nella foto, la festa nel maggio 2013 per il ritorno in A.
Getty Images
TORINO - Una promozione conquistata sul campo e poi abbandonata per questioni di bilancio. Il 26 giugno del 2005, i tifosi del Torino festeggiano il ritorno nella Serie A, ma poco più di un mese dopo assistono attoniti al fallimento del club. Il 16 agosto la Federcalcio dà il via libera a una nuova società che al termine di colpi di scena da romanzo noir passa nelle mani dell'imprenditore alessandrino Urbano Cairo. Il club aderisce al Loto Petrucci ed è ammesso al campionato di B. L'anno successivo sarà promozione vera. Nella foto, la gioia di Quagliarella dopo il gol su rigore che apre le marcature al San Mames di Bilbao.
ANSA/GIUSEPPE MELONE
FROSINONE - Due di due. La società ciociara timbra il fallimento due volte. La prima nel 1959, quando fu radiata dalla Figc per non aver perfezionato il pagamento della tassa di iscrizione al campionato Interregionale. La seconda nel 1990, per la stessa ragione, pure se con uno strascico di polemiche che ha investito l'allora presidente della Federcalcio, Antonio Matarrese. Era C2, si riparte dall'Interregionale. Che diventa Serie B nel 2006-07 e serie A la prossima stagione. Nella foto, la festa al Matusa.
ANSA/ELISABETTA BARACCHI
CARPI - Dall'Eccellenza alla Serie A in quindici anni. Dopo una decina di campionati a cavallo tra la Serie C1 e la C2, il club emiliano fallisce per ragioni di bilancio nel 2000. Nasce una nuova società, la Carpi Calcio, e inizia la risalita. Un percorso netto a dir poco straordinario: nel 2000-01 gioca in Eccellenza; nel 2002-03 in Serie D; nel 2010-11 in Lega Pro Seconda divisione; nel 2011-12 in Lega Pro Prima Divisione; nel 2013-14 in Serie B. Il resto è storia recente. Qualche settimana fa, è diventata ufficiale la promozione storica nel massimo campionato. Nella foto, il tecnico Fabrizio Castori.
ANSA/GIORGIO BENVENUTI
BOLOGNA - Due miliardi di lire di passivo, con un'esposizione bancaria pari a 34 miliardi. Ecco i numeri che portarono al fallimento della società rossoblù nel giugno del 1993. Il club fu rifondato pochi giorni dopo con la denominazione Bologna Football Club 1909. Presidente: Giuseppe Gazzoni Frascara. Nel 2010 è di nuovo allarme rosso, ma questa volta il rischio è scongiurato sui titoli di coda. Come nel 2014, quando a risolvere i guai ci pensa la cordata americana guidata da Joe Tacopina e Joey Saputo. Per loro, buona la prima. Oggi è già Serie A. Nella foto, Tacopina alla festa promozione.
ANSA / CARLO FERRARO
SIENA - Era Serie A soltanto nel 2012-13, oggi è in Lega Pro. Il 18 luglio del 2014 è una data che rimarrà impressa nella memoria dei tifosi del club toscano, al primo anno di B dopo la retrocessione della stagione precedente. In quel giorno, la Figc revoca l'affiliazione alla società, dando il via, di fatto, alla sua liquidazione. Una settimana dopo, interviene l'imprenditore Antonio Ponte e fonda la Robur Siena Società Sportiva Dilettantistica. Si riparte dalla D e dodici mesi dopo è già promozione nella Lega Pro. Nella foto, i giocatori del Siena salutano il pubblico alla fine della partita Siena-Fiorentina dell'otto maggio 2013.

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