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Bossi: "Papa Francesco fa il suo mestiere"

Se Roberto Calderoli si limita a commentare il discorso di Papa Francesco a Lampedusa con un secco: «In Vaticano i clandestini li respingono». E Erminio Boso, detto Obelix, fa una infelice sparata delle sue alla «Zanzara»(«Se un barcone affonda sono contento»), Umberto Bossi fa un ragionamento da leader.

Nessuna parola contro il Pontefice, per Bossi l’argomento non deve essere l’operato del Papa, che «fa il suo mestiere», commenta pragmatico. Ma il presidente fondatore della Lega Nord, conversando con Panorama.it, ribadisce la linea anticlandestini e la validità della legge che porta il suo nome assieme a quello di Gianfranco Fini. E dà anche qualche suggerimento su come «aiutarli a casa loro».

Presidente Bossi, le è piaciuto il discorso di Bergoglio a Lampedusa?

«Il Papa fa il mestiere del Papa, ma il punto è un altro…».

Quale?

«Questi paesi vanno aiutati a casa loro, non mi stancherò mai di dirlo, perché solo così riusciremo a impedire gli sbarchi e tante tragedie».

Aiutarli a casa loro è stata sempre la linea leghista, ma con i sommovimenti che ci sono, In Egitto e nel Nord Africa, sta diventando tutto più difficile…

«Io penso, ad esempio, che questi paesi potrebbero essere impegnati, attraverso accordi precisi, per la lavorazione prima di determinate materie…».

Intanto, gli sbarchi sono ripresi incessantemente.

«Meno male che c’è la “Bossi-Fini”, almeno è servita e sta servendo come barriera a una situazione che sarebbe stata e potrebbe essere molto più esplosiva»

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