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Papa Francesco frenerà Medjugorje?

È giunto al termine il lavoro della commissione internazionale d’inchiesta su Medjugorje presieduta dal cardinale Camillo Ruini e composta da 17 membri provenienti da tutto il mondo (cardinali, vescovi, teologi e psicologi, scelti tra i massimi esperti di mariologia e apparizioni), come anticipava già Panorama (n. 34 del 14 agosto 2013). Si attende il verdetto finale del Papa sulla base delle ricerche condotte dagli esperti. Voluta da Papa Benedetto XVI quando era ancora in carica e dal segretario di stato, Tarcisio Bertone, la commissione ha indagato su uno dei fenomeni più insoliti e controversi della Chiesa cattolica: le apparizioni della Madonna di Medjugorje che attirano nel santuario della Bosnia Erzegovina milioni di pellegrini. Al punto che Medjugorje ha scalzato Lourdes dal podio del turismo religioso e solo nel luglio scorso ha celebrato 143.400 comunioni.

L’elemento più insolito è che le apparizioni della Madonna si susseguono ormai da 30 anni, addirittura a orari stabiliti. Mai era accaduto nella storia della Chiesa di registrare tante apparizioni nello stesso luogo e alle stesse persone (i 6 veggenti). C’è inoltre il problema dei segreti che la Madonna ha svelato ai presunti veggenti e che questi possono rivelare soltanto al Pontefice; a questi si aggiungono poi i messaggi pubblici della Vergine. La Commissione ha ascoltato veggenti, testimoni, esponenti delle autorità ecclesiastiche e ora ha stilato la relazione finale.

L’obiettivo è aiutare il Papa a decidere se le apparizioni si possono considerare soprannaturali e quale valore attribuire ai messaggi di Maria. Ci sono poi gli scontri e le tensioni che in questi anni hanno diviso la Chiesa della Bosnia Erzegovina, i custodi del santuario e gli stessi veggenti. Dopo le riserve su Medjugorje, espresse nel corso del pontificato di Benedetto XVI, specialmente dal segretario di stato Bertone, ora molti sperano che la devozione mariana di Bergoglio lo induca a riconoscere ufficialmente le apparizioni. Dalle prime indiscrezioni raccolte da Panorama sembra al contrario che la soluzione che la commissione avrebbe proposto al Papa sarebbe quella di riconoscere il santuario come semplice luogo di culto e di pellegrinaggio, ma di sottoporlo al controllo della Santa Sede. Senza quindi pronunciarsi in via definitiva sulle apparizioni.

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