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Roberto Catania
Economia

Open banking: la rivoluzione dei pagamenti digitali spiegata bene

Codici usa e getta, open banking, transazioni tramite soggetti terzi, app finanziarie, conti digitalizzati.

Il nuovo lessico bancario che si sta diffondendo a poche ore dalla scadenza dei termini per adeguarsi alle direttive europee contenute all'interno della cosiddetta PSD2 (Payment services directive 2) fa tremare il risparmiatore medio che ancora non ha capito cosa ne sarà del suo conto corrente on-line a partire dalla mattina del 15 settembre.

Cos'è la PSD2

In realtà la rivoluzione dei pagamenti digitali è iniziata già anni fa come ci spiega Claudio Bedino COO and Co-Founder di Oval Money Ltd, una delle innovative app finanziarie che nella partita dell'open banking punta a giocare un ruolo di primo piano.

"Questa normativa - ricorda Bedino - è entrata in vigore nel 2018, ma è stata elaborata già a partire dal 2007 e vede la sua ultima data per essere applicata e recepita dagli stati membri il 14 settembre. 

La PSD2 nasce da un principio europeo e cioè dalla necessità di regolamentare quello che è un mercato unico, più moderno, flessibile e che raccolga le nuove sfide in termini di sicurezza e concorrenza nel mercato dei pagamenti online. La PSD2, infatti, favorisce anche l'emergere di nuovi operatori oltre a quelli bancari tradizionali".

Open banking e SCA non sono la stessa cosa

La direttiva europea, e qui nasce la confusione di questo periodo, si divide in due tronconi ovvero l'Open banking e il cosiddetto SCA, ovvero la Strong customer authentication.

La sensazione è che il correntista medio faccia confusione tra le due cose e che confonda la rivoluzione dell'Open banking con l'incremento della sicurezza imposto dalla SCA che si è tradotto nel bombardamento di mail e messaggi dalla propria banca che ricorda al correntista di munirsi di app e attivare il servizio di mobile code. I due piani - Open banking e Sca - sono differenti pur essendo interconnessi. Intanto iniziamo a spiegare bene cosa s'intende per Open banking

"PSD2 - spiega Bedino - inaugura uno scenario di apertura degli operatori: in pratica il terreno di gioco in termini di transazioni economiche e finanziarie si amplia e non sono più solo le banche i soggetti deputati a operare spostamenti di denaro. Dall'altra parte la direttiva punta a incrementare e standardizzare a livello europeo la sicurezza della transazioni online. Quindi PSD2 dice: 'Va bene che adesso i bambini a giocare in questo terreno sono di più, però attenzione perché devono essere soggetti che devono stare all'interno di un certo perimentro regolamentare, cioè autorizzativo, ma anche di sicurezza. Quindi la differenza tra SCA e Open banking è che in realtà la SCA garantisce la sicrezza richiesta dall'ampliamento del terreno permesso dall'Open banking".

I vantaggi dell'Open banking

"Premesso questo - prosegue il COO di Oval - l'Open banking è quello scenario di apertura in cui gli operatori che forniranno servizi e prodotti finanziari non saranno  più necessariamenrte solo le banche. Quindi vuol dire che grazie a PSD2 sono nate e nasceranno realtà anche come Oval, ovvero la nostra, che permetteranno di riportare all'interno di applicazioni, siti e quant'altro dei servizi o dei prodotti bancari in maniera differente.

L'Open banking, pertanto, pone una grande scommessa. Il legislatore è come se avesse detto: 'secondo noi - come successo per la telefonia o per la distribuzione i servizi di streaming - c'è spazio per altre infrastruttre di distribuzione di servizi finanziari al di fuori delle banche, vedete voi cosa dovete fare'.

La banca, a questo punto, potrebbe diventare quel soggetto in cui tu sì ha un conto, ma decidi di gestirlo o di chiedere servizi diversificati attraverso soggetti terzi.

Questo è il principio dell'Open banking: la libertà da parte del consumatore finale di poter usufruire di servizi finanziari fuori dal contesto tradizionale. 

Come avvenuto per tutte le liberalizzazioni poterà almeno sulla carta un grande vantaggio al cliente finale perchè avrà più offerta di mercato.

Se fino a oggi, ad esempio, si poteva chiedere il prestito solo alla banca o si poteva pagare solo con carta di credito emessa dalla banca a certe condizioni, adesso grazie a PSD2 si aprono scenari diversi perché le carte potranno essere emesse da soggetti che nn sono la propria banca e appoggiarsi come addebito alla propria banca. Agli attori in gioco tradizionali, quindi, subentrano soggetti innovativi che porteranno sul piatto nuove possibilità per il consumatore.

La grande sfida sarà capire chi sarà in grado di giocare la partita dell'aggregazione di questi dati molto sensibili e da consumatori dovremo capire a chi affidare i nostri dati e di chi fidarsi di più. Il punto cardine è che con l'Open banking si va a dis-intermediare la relazione binaria tra utente e banca e si inserisce un soggetto terzo". 

Come selezionare l'offerta

Un consumatore, a questo punto, come si può muovere  nella giungla dell'Open banking senza perdersi?

"I servizi offerti - prosegue Bedino - da PSD2 sono tanti e quello che si vedrà all'inizio sarà una grandissima frammentazione e su questo si giocherà la fiducia dei consumatori finali.

Sicuramente il tema della reputazione e della serietà dei soggetti passa da due principi. Il primo luogo il soggetto deve essere regolato tramite licenze che l'utente può chiedere e dall'altra succederà che la qualità dell'offerta comanda sia in termini di prezzo, sia in termini di qualità del servizio, del supporto all'utente e della credibilità. E' avvenuto in tutti i mercati digitali e avverrà anche in questo. Il regolatore europeo, forzando un po' la mano nell'apertura di questo mercato, sta portando le aziende a essere molto pù costumer center. Si aprono scenari europei molto interessanti di competizione tra le offerte".

Open banking e sicurezza (lo SCA)

A questo punto, però, bisogna collegare il discorso dello SCA. Tutti gli italiani in questi giorni hanno ricevuto la mail della propria banca che obbliga a scaricare l'app dell'istituto e munirsi dei mobile code pena l'impossibilità di effettualre operazioni bancarie dal proprio conto. Cosa significa?

"Lo SCA introduce il concetto di autenticazione forte - spiega ancora Claudio Bedino - e cioè quella di identificare il cliente in un modo più sicuro rispetto al passato e lo fa dicendoti: 'tu per poter accedere a un pagamento attraverso app o banca devi avere almeno due di tre principi' e cioè o qualcosa che tu hai - il tuo device - o qualcosa che tu conosci - una password- e qualcosa che tu sei - e cioè un dato biometrico che sia la faccia o l'impronta digitale.

Lo SCA impone che almeno due di questiparametri li devi inserire nel momento in cui si fa un pagamento: o telefono più pin o pin più impronta o telefono più impronta. Questo innalzamento del livello di sicurezza rende più difficile il furto dei dati o le frodi. Chiaro bisogna imparare qualcosa di nuovo, ma è per il bene del cliente e perché le transazioni siano più sicure."

Il principio è semplice e sicuro, ma il messaggio che sta passando veicolato delle banche è che le nuove regole ci stanno andando a complicare la vita e il perché di questo messaggio neanche troppo occulto è presto detto.

Perché tanta confusione?

"Le banche, in generale, - è ancora Bedino a spiegare - stanno giocando la partita PSD2 in maniera piuttosto conservativa e cioè non ti dicono 'guarda che da domani puoi collegare il tuo conto a piattaforme terze che ti possono offrire servizi migliori dei nostri'; e per questo puntano solo a uniformare i correntisti sul tema sicurezza che è l'altro aspetto della PSD2.

PSD2, invece, norma anche il fatto che la banca è obbligata a fornire questi i tuo dati (sotto tua autorizzazione) ad applicazioni terze, ma le banche tenderanno a ostacolare questo processo di apertura per non perdere potere.

Ora loro stanno giocando la partita tutta sul piano della sicurezza senza spiegare il discorso Open banking funzione che sarà più o meno visibile in qualche finestra della propria home banking.

Chiaro che il cliente finale al momento è spiazzato perchè le cose ancora non funzionano, bisogna telefonare, mettersi in contatto, capire e quindi anche in questo caso la partita di PSD2 invece di giocarla positivamente viene riversata sul cliente che ne subisce i problemi.

Il messaggio che sta passando è che per colpa di questa normativa si devono fare mille cambiamenti di abitudini e costumi nella gestione del proprio conto e quindi questo crea stress e confusione.

E' un passaggio che richiederà del tempo non solo dal punto di vista dell'educazione e dell'evoluzione di queste nuove modalità, ma anche proprio di accettazione da parte delle persone, ma credo che nel giro di poco tempo diventerà naturale perché sarà quello lo standard per tutti".

Nel futuro prossimo come si evoluzionerà la situazione?

"Alla fine dei conti - pensa Bedino - le aziende più smart e più tecnologiche, quelle che capiscono che per il cliente la tecnologia non deve essere un elemento di complicazione, ma un qualcosa che semplifica la vita, saranno quelle che emergeranno in questo quadro frammentato di liberalizzazioni e sapranno fidelizzare il cliente.

Il mondo bancario come lo conosciamo noi non ci sarà più nel giro di pochi anni e per il consumatore è un bene. Attenzione: questo non significa che non ci saranno problemi. C'è, in primo luogo, la questione privacy e problemi come Cambridge Analytica ricapiteranno e quindi bisognerà fare attenzione a calibrare innovazione con quella è la reale vita di ognuno di noi che deve usare questi servizi che non devono essere né troppo complicati né troppo pericolosi perché se non capiamo e i nostri dati finanziari finiscono in giro e non sappiamo dove sono finiti è un bel roblema.

Il livello standard di sicurezza è comunque alto. Le possibilità di errore sono più nel processo manuale che nella tecnologia stessa. Per l’Open banking, infatti, il mercato è sempre più regolamentato. La Sicurezza è alta e la vigilanza serrata. Con le dovurte accortenze nel scegliere i servizi di pagamento da consumatore mi sentirei assolutamente sicuro nel fidarmi del rivoluzionario sistema dell'Open banking".



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