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Omicidio Loris: "Non l'ho accompagnato a scuola"

"Quella mattina il bambino io non l'ho accompagnato a scuola. Ho un buco, mi ricordo solo questo. Non ti basta? Ora stammi vicino...". Sono le parole di Veronica Panarello, la mamma di Loris, al marito Davide Stival pronunciate durante l’ultimo colloquio avvenuto in carcere sei giorni fa. La donna ha ammesso che il bambino sarebbe salito a casa da solo, ma ha ribadito di non averlo ucciso: "non l'ho ammazzato io".


ANSA / FRAME DA VIDEO ANSA DI DOMENICO OCCHIPINTI
Veronica Panarello esce dalla sua abitazione con il cappuccio nero di un giubbotto a coprirle il volto. È condotta in procura a Ragusa per l'interrogatorio che si chiuderà con un fermo
Veronica Panarello (II da D), la mamma di Loris Stival, sorretta da marito all'uscita dalla Questura di Ragusa dopo avere firmato il verbale della ricostruzione della mattina in cui Ë scomparso suo figlio, 04 dicembre 2014. Sulla sinistra il loro legale, l'avvocato Francesco Villardita. ANSA/CIRO FUSCO
Il messaggio di Veronica Panarello al figlio Diego
La firla di Veronica sotto il disegno in cui ritrae il piccolo Diego
Un ritratto del piccolo Diego disegnato in carcere da Veronica
L'uovo di Pasqua che Veronica avrebbe voluto inviare al figlio Diego
L'uovo di Pasqua che Veronica avrebbe voluto inviare al figlio Diego
Il messaggio di Veronica Panarello al figlio Diego
Il messaggio di Veronica Panarello al figlio Diego
ANSA/CIRO FUSCO
La madre di Loris Stival, Veronica Panarello, sorretta da marito all'uscita dalla Questura di Ragusa in una foto del 2014
ANSA/CIRO FUSCO
Veronica Panarello sorretta da marito all'uscita dalla Questura di Ragusa dopo avere firmato il verbale della ricostruzione della mattina in cui è scomparso suo figlio, 04 dicembre 2014
ANSA/ORIETTA SCARDINO
Carabinieri passano davanti alla cancelleria del Palazzo di Giustizia in attesa della decisione del Tribunale del Riesame di Catania sulla richiesta di libertà avanzata dall'avv. Francesco Villardita, legale di Veronica Panarello, accusata di aver ucciso il figlio Loris a Santa Croce Camerina lo scorso 29 novembre.
Uno addobbato solo con le luci, davanti la chiesa di San Giovanni Battista nella piazza principale del paese, l'altro accanto al mulino vecchio che si arricchisce ogni giorno di pi˘ di pensierini e pupazzetti. Sono i due alberi di Natale allestiti in memoria di Loris Stival, il bambino di 8 anni che secondo l'accusa sarebbe stato ucciso dalla madre Veronica Panarello, realizzati a Santa Croce Camerina. Il primo Ë quello 'ufficiale', il secondo nasce dall'iniziativa di un amico del bambino. Su quest'ultimo oggi un orsetto di peluche nuovo ma anche due messaggi. In uno c'Ë scritto "Mi chiamo Loris come te, la tua storia non la dimenticheremo mai. Quando qualcuno mi chiamer‡ ti penseremo sempre". Accanto un altro biglietto con la scritta "Questo Natale sar‡ triste per tutti i pap‡": il messaggio non parla mai della madre, 14 dicembre 2014. ANSA/TROVATO
ANSA/ MARCO COSTANTINO
Veronica Panarello esce dalla Questura di Ragusa, per essere condotta nel carcere di Catania in stato di fermo per l'omicidio del figlio, Andrea Loris Stival, il 9 dicembre 2014
Veronica Panarello esce dalla sua abitazione con il cappuccio nero di un giubbotto a coprirle il volto. ANSA / FRAME DA VIDEO ANSA DI DOMENICO OCCHIPINTI
Veronica Panarello esce dalla sua abitazione con il cappuccio nero di un giubbotto a coprirle il volto. ANSA / FRAME DA VIDEO ANSA DI DOMENICO OCCHIPINTI

Nel colloquio col marito, Veronica, accusata di aver ucciso e gettato in un canalone suo figlio Loris, di 8 anni, lo scorso 29 novembre a Santa Croce Camerina, appare ancora molto "confusa".

"Può essere che hai ragione tu, può essere che io mi ricordi di averlo lasciato a scuola, ma che invece lui sia rientrato a casa. Ma quando sono tornata non c'era più". Per fare però subito un passo indietro: "E se mi ricordassi la scena del giorno prima?". Farfuglia. Ammette poi ancora nega e si trincera dietro a “non ricordo”. Ma secondo quanto ricostruisce il quotidiano La Sicilia, la giovane mamma di 27 anni, avrebbe fatto una ulteriore ammissione: "Quella mattina il bambino io non l' ho accompagnato a scuola, Loris è salito a casa da solo, usando il portachiavi con l'orsacchiotto". Lo stesso portachiavi che lei aveva detto di avere lasciato a casa.

Poi spiega i motivi per i quali lei sarebbe tornata a casa quella mattina: "Dovevo prendere un passeggino da regalare a un'amica". Forse è proprio in quel momento che ha ucciso Loris?
Cosa abbia fatto dentro casa dice di "non ricordarlo, di avere un buco" nella memoria. "Sono confusa - ripete - ho tante cose che mi girano per la testa".

Ma il marito continua a ripeterle la stessa domanda “Hai ucciso tu il bimbo?”. E la risposta di Veronica è sempre la stessa. "No, non sono stata io. Non avevo nessun motivo per farlo". Tra tanta confusione su quanto è accaduto quella mattina, questa per lei è l’unica certezza, quella di non averlo ucciso.
Poi il colloquio finisce ancora con un “non ricordo” ma anche una preghiera: "Mi ricordo solo quello che ti ho detto. Ora stammi vicino...".
Per l'uccisione di Loris la Procura di Ragusa ha chiesto il rinvio a giudizio di Veronica Panarello. L'udienza preliminare davanti al Gup è fissata per il prossimo 19 novembre.

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