Tecnologia
September 25 2018
Dopo mesi e mesi di beta e anticipazioni, Microsoft ha annunciato, durante la conferenza Ignite, il rilascio finale di Office 2019 per Windows 10 e macOS. Si comincia con i pacchetti per le aziende ma nel giro di pochissimo arriveranno pure quelli per gli utenti singoli. Successore di Office 2016, l’aggiornamento include Word, Excel, PowerPoint, Outlook, Project, Visio, Access e Publisher, con gli ultimi quattro gratuiti solo per i computer con sistema operativo di Redmond.
In attesa di conoscere i prezzi finali di Office 2019, alla disponibilità per il mondo consumer, sappiamo già che Microsoft ha preferito portare avanti la modalità di utilizzo classica: si paga una volta e si usa il software per sempre, senza limitazioni. Evidentemente l’opzione Office 365, che dona qualche funzione in più e prevede un canone mensile, non è la preferita dal cliente medio, quello che vuole poco sbattimento e più immediatezza.
Non è un caso se proprio 365 contenga molte delle funzionalità introdotte oggi da Office 2019 con una differenza. Il primo è basato sul cloud di Microsoft e riceve aggiornamenti costanti (il canone è giustificato anche per questo) mentre la versione più recente beneficerà solo di correzioni e patch di sicurezza ma di nessuna nuova aggiunta concreta nel corso del tempo. Inoltre, come anticipato, Office 2019 supporta esclusivamente Windows 10 (oltre al Mac), quindi chi a questi preferisce Windows 8 o 8.1 rimane escluso; Office 365 funge con un più ampio spettro di sistemi operativi.
Ma non si tratta solo di orpelli e modifiche grafica. La volontà del team di Microsoft è stata quella di migliorare la protezione delle informazioni, aumentando i livelli di sicurezza della suite pur senza appesantirla. Un esempio è Windows Information Protection, che consente di proteggere le app e i dati aziendali da perdite accidentali su dispositivi professionali e personali, che i dipendenti portano con sé a lavoro. Il rischio che su questi vadano a finire file critici per il business è alto, ed è il motivo per cui gli sviluppatori hanno inserito la possibilità di preservare ciò che passa per Office senza registrare smartphone e tablet, creando una difesa superiore automatica.
Al momento non è dato sapere se Microsoft lancerà una nuova versione di Office per iOS e Android. C’è da dire che la compagnia aggiorna costantemente le applicazioni mobili (l’ultimo update è di meta settembre) per assicurare che siano in linea con le declinazioni desktop. Plausibile dunque che nelle prossime settimane Word, Excel, PowerPoint e Outlook ricevano un leggero restyling più che altro per supportare le funzionalità aggiuntive della piattaforma 2019.