Le notizie pazze dell'estate

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Alla faccia degli abusi edilizi. Un cinese ha scelto il tetto di un grattacielo di 26 piani per costruire illegalmente la sua villa con decine di stanze e con tanto di alberi e rocce scenografiche. Le autorità cinesi, ormai a villa conclusa (e abitata) hanno comunicato che abbatteranno la struttura salvo che il proprietario non provveda ad un maxi condono presentando tutti i permessi. Ma di quest’ultima soluzione non sono particolarmente entusiasti i condomini che si sono più volte lamentati considerando che la “villetta” abusiva copre un’area di 800 metri quadrati e che la sua realizzazione ha danneggiato le tubazioni del palazzo e l’integrità stessa del grattacielo. Non solo. Il cinese, un facoltoso medico, non si è limitato solo all’”abuso”. Pare  infatti che ogni sera organizzi feste molto rumorose fino a notte tarda..alla faccia di chi gli vive sotto..


Mida

Privacy? E’ una parola da cancellare dal vocabolario. Adesso non c’è più pace neanche quando si butta l’immondizia. A Londra, infatti, anche i cassonetti si faranno gli “affari vostri” spiando all’interno del vostro smartphone. L'azienda Renew London è riuscita a tracciare ben 530 mila diversi smartphone attraverso un software istallato su 12 cassonetti dell’immondizia. Ma a che cosa servirà mai questa diabolica invenzione? A proiettare sul cassonetto una pubblicità mirata agli interessi del passante. In sostanza spia il vostro cellulare e analizza immagini e siti sui quali avete navigato; entra nella vostra posta elettronica e scannerizza  le vostre preferenze. "Il sistema – ha chiarito l'azienda Renew - garantisce un incomparabile sguardo sullo storico dei comportamenti di singoli dispositivi ovvero i punti di entrata e uscita, momenti di sosta, luoghi di lavoro, luoghi di interesse, vicinanza rispetto ad altri dispositivi e dovrebbe poter fornire un database di grande portata per fare previsioni relative ai luoghi dove consumare pasti e bere, alle abitudini personali”. Mah…


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A Ferragosto non si guarda in faccia a nessuno. Ma neppure il giorno successivo, il 16 agosto. Sulla porta del municipio di Campo San Martino, in provincia di Padova è stato affisso un cartellone:  “Chiuso per il ponte di Ferragosto: chiamateci solo in caso di morte”. E di seguito un numero di cellulare. «Il personale è a ranghi ridotti in questo periodo, perché molti impiegati sono in vacanza e si stanno turnando le ferie – si è giustificato il sindaco di Campo San Martino, Paolo Tonin con i giornalisti locali- in municipio ci sono uffici con una persona solo rimasta a presidiare e da parte dei pochi dipendenti rimasti in servizio in quei giorni a cavallo di due feste, c'è stata una richiesta unitaria e congiunta di poter rimanere a casa nella giornata di venerdì dopo ferragosto». Dunque buon ponte di Ferragosto a tutti i dipendenti e speriamo che nessuno decida a Campo San Martino, di passare a miglior vita…almeno fino a lunedì 19 agosto.  


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Quindici lunghi anni di lavoro e studi per mettere a punto un automa in grado di attraversare un terreno accidentato proprio come un canguro australiano. E alla fine, due ricercatori statunitensi dell'Università della Pennsylvania, ci sono riusciti. Il loro canguro-robot capace di saltare e anche di arrampicarsi come uno scoiattolo si chiama RHex. Il prototipo, al contrario dei robot con le ruote, è in grado di scavalcare le buche, superare gli ostacoli che trova sul suo percorso e di saltare fino a quattro volte la sua altezza. RHex è stato costruito in fibra di carbonio perché il suo peso non portasse a un eccessivo consumo di energia. Dunque anche molto economico. I due ricercatori sono stati finanziati dal dipartimento della Difesa Usa e il loro “gioiellino” potrebbe essere utilizzato per le missioni di perlustrazione militare o per portare rifornimenti


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Siete curiosi di sapere come mangiano i detenuti giapponesi? Nessun problema la vostra curiosità potrà essere soddisfatta (assieme al vostro palato)senza essere arrestati ma solo prenotando un tavolo nella “Prison Cafeteria” a Abashiri sull’Isola di Hokkaido. Questo ristorante offre menù identici a quelli serviti ai detenuti richiusi nelle carceri giapponesi: riso bollito, pesce fritto, radici di daikon, zuppa di miso e insalata Harusame. Le porzioni sono molto abbondanti e i prezzi decisamente accessibili per non dire da “mensa”. Quello più costoso è di 800 yen ovvero circa 6 euro e quello più economico qualche centesimo in più di 5 euro. Così se non rimarrete soddisfatti delle pietanze almeno avrete la magra consolazione di aver speso poco...


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