ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Migranti in attesa di soccorsi nel Mar Mediterraneo, a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Un bambino di origine africana in lacrime, mentre viene soccorso da un volontario della ONG Proactiva Open Arms nelle acque del Mar Mediterraneo, a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Un bambino di origine africana in lacrime, mentre viene soccorso da un volontario della ONG Proactiva Open Arms nelle acque del Mar Mediterraneo, a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Migranti provenienti dalla Libia in attesa di essere soccorsi nelle acque del Mar Mediterraneo, a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Migranti provenienti dalla Libia vengono soccorsi dai volontari della ONG "Proactiva Open Arms" su un barcone nelle acque del Mar Mediterraneo, a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Alcuni migranti provenienti dalla Libia cercano di riportare sul barcone una bambina caduta nelle acque del Mar Mediterraneo, in attesa dei soccorsi della ONG "Proactiva Open Arms", a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Migranti provenienti dalla Libia su un barcone nelle acque del Mar Mediterraneo, in attesa dei soccorsi della ONG "Proactiva Open Arms", a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Due migranti chiedono aiuto ai volontari della ONG "Proactiva Open Arms" nelle acque del Mar Mediterraneo, a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Migranti provenienti dalla Libia nelle acque del Mar Mediterraneo, in attesa dei soccorsi della ONG "Proactiva Open Arms", a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Migranti provenienti dalla Libia nelle acque del Mar Mediterraneo, in attesa dei soccorsi della ONG "Proactiva Open Arms", a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Migranti provenienti dalla Libia nelle acque del Mar Mediterraneo, in attesa dei soccorsi della ONG "Proactiva Open Arms", a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Migranti provenienti dalla Libia nelle acque del Mar Mediterraneo, in attesa dei soccorsi della ONG "Proactiva Open Arms", a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Su un gommone, accanto ai cadaveri di alcuni compagni di viaggio che non ce l'hanno fatta, dei migranti provenienti dalla Libia attendono i soccorsi della ONG "Proactiva Open Arms", a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Su un gommone dei migranti provenienti dalla Libia attendono i soccorsi della ONG "Proactiva Open Arms", a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Un migrante viene soccorso in acqua dai volontari della ONG "Proactiva Open Arms", a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Un migrante viene soccorso da un compagno, in attesa dei soccorsi della ONG "Proactiva Open Arms", a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Un bambino in lacrime durante i soccorsi portati dai volontari della ONG "Proactiva Open Arms", a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Una donna ha perso i sensi durante i soccorsi portati dai volontari della ONG "Proactiva Open Arms", a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Il corpo di una delle vittime del naufragio nella stiva di un'imbarcazione della ONG "Proactiva Open Arms", a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 4 ottobre 2016. Su un gommone, accanto ai cadaveri, i migranti attendono i soccorsi della ONG "Proactiva Open Arms", a circa 20 miglia nautiche a nord dalla Libia ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 5 ottobre 2016. Un'imbarcazione su cui sono stati deposti i cadaveri di 29 migranti morti su un gommone vengono portati a riva dalla ONG "Proactiva Open Arms", a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 5 ottobre 2016. I cadaveri di alcuni dei 29 migranti morti su un gommone vengono portati a riva dalla ONG "Proactiva Open Arms", a circa 20 miglia nautiche a nord della costa della Libia. ▲ ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images 5 ottobre 2016. I corpi di alcuni migranti provenienti dalla Libia, morti su un gommone mentre cercavano di attraversare il Mar Mediterraneo. ▲ Le cronache hanno riferito nei giorni scorsi degli ennesimi tragici naufragi di migranti avvenuti nelle acque del Mar Mediterraneo, dove la Guardia costiera italiana è intervenuta per dare soccorso in mare a oltre 11.000 migranti in sole 72 ore. In particolare, tra il 4 e il 5 ottobre , una serie di imbarcazioni sovraccariche di persone - 27 gommoni, 5 piccole barche e un barcone - sono state soccorse, a circa 20 miglie nautiche dalla costa della Libia, dapprima dai volontari della ONG spagnola Proactiva Open Arms , che hanno poi lasciato il posto agli operatori della Marina italiana.
Circa 1800 migranti - provenienti da Somalia, Congo, Nigeria e altri Paesi subsahariani - sono stati tratti in salvo, ma almeno 29 non ce l'hanno fatta: 10 uomini e 19 donne, tutti tra i 20 e i 30 anni, per la maggior parte morti soffocati dalla calca. A bordo della nave spagnola Astral , intervenuta nelle operazioni di soccorso, c'era il fotografo dall'Agence France Presse, Aris Messinis , 39 anni, che ha immortalato in queste immagini i tragici momenti vissuti dai naufraghi. Il reporter ha così raccontato la sua esperienza alla CNN : "Erano stipati sui tre piani della nave, erano tutti in panico, urlavano e molti tenevano in alto i loro bambini. " E ancora: "Nella mia carriera ho visto molte volte la morte. Copro anche zone di guerra e conflitti e vedo molta morte e sofferenza, ma questo è qualcosa di diverso. Completamente diverso. "