Le nove migliori cuffie di taglia large

Erano passate di moda, messe in ombra dagli auricolari minuscoli che spariscono nell’orecchio, da quell’ossessione per il minimalismo tecnologico che mira a ridurre, compattare, sottrarre ingombro a tutti i costi. Ma la funzione ha prevalso sulla forma, le cuffie di taglie extra large sono tornate. Si sono riprese il loro posto sopra le nostre orecchie. A dargli un nuovo slancio, hanno provveduto diversi fattori: la diffusione di servizi ad alta definizione come Tidal, che consentono di godersi la musica in streaming ovunque, al massimo della qualità; la necessità degli sportivi di doparsi di note con brani ad alta intensità e dai bassi corposi; il desiderio d’isolarsi dal mondo, e dai bambini in lacrime, su treni, aerei e vari mezzi di trasporto.

Ecco i migliori tra gli ultimi modelli, che combinano un design curato, a volte inaspettato, comode funzioni avanzate (come il controllo vocale) e una resa acustica di primissimo livello. Su misura per una generazione in continuo movimento.

JBL - Resa chiara e possente, la stessa che l’azienda porta da settant’anni dentro case, studi di registrazione e sale da concerti. Con in più un effetto speciale: le Everest 710 si connettono via Bluetooth con altre cuffie, così si può vedere un video o giocare con gli amici condividendo lo stesso audio.
Sony - Le WH-1000XM3 sono probabilmente le cuffie large più complete che abbiamo provato quest’anno. Comode da indossare, provviste di comandi touch intuitivi sulla superficie, hanno un processore dedicato per eliminare i rumori di fondo. In aereo la resa lascia quasi senza parole: immersi nella musica o nel silenzio, il riposo è assicurato.
Bang & Olufsen - Le Beoplay H9 risultano comode da indossare, grazie alla presenza di cuscinetti sugli auricolari e imbottiture sull’archetto. Di serie hanno Google Assistant, per comandare lo smartphone senza estrarlo dalla tasca, inoltre hanno una tecnologia di bordo che sa eliminare ogni fracasso indesiderato.
Bose - La promessa del modello 700, in nero e argento, suona pretenziosa: trasformare qualsiasi ambiente in preda al caos, in un santuario quieto. Ma c’è da fidarsi: storicamente il brand è sinonimo di cancellazione del rumore, qui usata anche per farsi capire da Alexa, Siri e gli altri assistenti vocali.
Luzli - Qui siamo nel terreno della perfezione e dell’ossessione svizzera per i dettagli: le Roller MK02, assemblate in alluminio e acciaio inossidabile, ricordano i cinturini degli orologi di lusso. Non solo per i materiali o la qualità costruttiva, ma anche perché possono arrotolarsi per conservarle in un ingombro minimo.
Bowers & Wilkins - Nel trionfo del rotondo degli altri modelli, le PX spiccano per la loro forma ovale e i dettagli un filo spigolosi che finiscono per conferirgli una grazia spontanea. Sono belle e intelligenti: basta indossarle e si attivano, le si toglie e passano in stand-by, si solleva un padiglione e si mettono in pausa.
Klipsch - L’apparenza inganna, almeno in parte: le Heritage HP-3 sembrano uscite da un altro tempo, eppure questa vocazione vintage non è un difetto d’anzianità o un puro vezzo, ma l’elemento che, distinguendole, le rafforza. La combinazione di componenti in pelle, legno e alluminio, esalta le performance acustiche.
Skullcandy - Assenza di fili, look giovane e aggressivo quanto basta, le Venue White sono instancabili o quasi: hanno una batteria che raggiunge le 24 ore di autonomia e si ricarica al volo. È sufficiente collegarle alla presa della corrente per 10 minuti, per avere cinque ore supplementari di utilizzo. La cancellazione del rumore è anche di serie.
Sennheiser - Senza giri di parole, le HE1 si vantano di essere le migliori cuffie al mondo. Realizzate a mano, sono un puzzle di 6 mila componenti di primissima qualità: dall’amplificatore in marmo di carrara, alle valvole in vetro di quarzo, fino agli elettrodi in ceramica placcati in oro e il diaframma in platino. Una somma di eccellenze persino eccessive per la capacità di percezione dell’orecchio umano.

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