Meizu M5, la recensione dello smartphone Android dal prezzo interessante

Fino a qualche mese fa le possibilità di non aver mai sentito parlare di Meizu erano molte, più di quanto lo siano oggi. Per quale motivo? Nel 2016 la compagnia cinese, grazie alla popolarità ottenuta da marchi già rodati, come Huawei, Honor e Xiaomi, ha messo in campo una serie di attività dedicate all’Europa (e soprattutto all’Italia) per far conoscere i principali smartphone prodotti, risultato di una forte attenzione al design ma anche al portafoglio dei consumatori.

Panorama ha seguito da tempo l’evolversi della seriePro (qui il 5 e il Pro 6) e della variante Note, in realtà non così diversi tra di loro e, con il tempo, sempre più simili nell’aspetto e nelle specifiche tecniche. È giunto allora il momento di mettere sotto la lente l’ultimo Meizu M5, da poco entrato nel listino delle catene italiane a un prezzo interessante, nella media dei 190 euro.

I suoi punti di forza? Una fotocamera da 13 megapixel, con la quale scattare foto con risoluzione fino a 4160x3120 pixel, uno spessore ridotto, una buona batteria e vari colori a disposizione. Curiosi di conoscere il resto? È nella galleria fotografica qui sotto.

Meizu M5: come è fatto

Il processore è un MediaTek MT6750 MP2 a otto-core e 64-bit. Ha 3 GB di RAM, 32 GB di memoria interna e supporto alle schede microSD fino a 128 GB. Nei test di benchmark si pone di poco davanti al Moto G4 in qualche occasione, risultando su prestazioni simili all’M3 Note. Nella pratica, velocità e performance sono paragonabili a quelle dell’iPhone. Il modello del 2013, serie 4, per la precisione. La batteria non fa miracoli ma i 3.070 mAh consentono di arrivare sino a sera vista la CPU non particolarmente avida di energia.

Meizu M5: come è fatto

Poco da dire rispetto ai materiali di costruzione se non che, visto il prezzo, qui sovrabbonda la plastica invece del metallo della serie Pro e Note. Poco male, perché M5 è spiccatamente indirizzato ai giovani che vogliono un prodotto colorato e fresco. Una cover protettiva è però d’obbligo visto che la sensazione della resistenza non è delle migliori. L’unico tasto fisico è quello in basso, che integra anche mTouch, il lettore di impronte, veloce e reattivo come non ci si aspetterebbe.

Meizu M5: come è fatto

A bordo c’è la solita personalizzazione Flyme, qui in versione 5.5, basata su Android 6.0 Marshmallow. La differenza, per i puristi, è che scompare il drawler delle app, con le icone presenti tutte sulle schermate principali, anche organizzate in cartelle. Sappiamo che la scelta può piacere o meno e qui entra in gioco la versatilità di Android, con le soluzioni di terze parti per organizzare come meglio si crede l’interfaccia (pensiamo, ad esempio, a Nova Launcher).

Meizu M5: come è fatto

Senza infamia e senza lode, nel senso che non bisogna pretendere i livelli di Huawei P10 ma nemmeno scendere a quelli di un dispositivo economico di due anni fa. Il sensore è da 13 megapixel, con lente a 5 elementi, apertura f/2.2 e flash doppio. Il risultato? Foto belle e poco rumorose con il sole e una buona quantità di luce artificiale, meno attraenti in condizioni scarse, dove l’algoritmo di compressione proprio non può fare miracoli. Insomma, non userete l’M5 per riprendere i fuochi d’artificio in una serata in riva al lago.

Meizu M5: come è fatto

190 euro per la versione da 32 GB (l’unica in vendita in Italia) è un buon compromesso, forse non il migliore sul mercato (Moto G4?) ma il brand cinese ha i suoi estimatori, soprattutto ora che copre anche la famosa banda 20 (800 MHz) particolarmente cara agli utenti Wind, finora esclusa da molti telefonini cinesi. Le varianti di colore sono blue, gold e black. M5 è uno smartphone da comprare? Si se volete provare qualcosa di diverso dal solito iOS e Android, con un buon grado di unicità che non sconfina in pesanti personalizzazioni. L'importante è approcciare il telefono per quello che è: un fascia media onesto, senza punte di eccellenza ma nemmeno difetti tali da sconsigliarne l'acquisto. Alla fine ha tutto ciò che serve per una multimedialità avanzata, tranne un paio di auricolari, che non troverete nella confezione.

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