sergio mattarella
ANSA/ UFFICIO STAMPA/ QUIRINALE/ PAOLO GIANDOTTI
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Come Mattarella blinda il governo Gentiloni fino alla legge di bilancio

Ma è vero ch il governo rischia al Senato? Come si era detto la scorsa settimana, con buona probabilità Gentiloni non andrà in minoranza, anche se le fila governative hanno perso pezzi dalla componente centrista di Ap, in transito verso Forza Italia.

Il presidente della Repubblica Mattarella è fortemente determinato a proteggere l'esecutivo: non ci devono essere incidenti parlamentari a compromettere il lavoro fatto e soprattutto quello da fare con la legge di bilancio.

Perché il rischio dell'esercizio provvisorio il paese non può proprio correrlo e Gentiloni, forte dai segnali interessanti che vengono dalle previsioni di ripresa della crescita economica, è impegnato pancia a terra ad arrivare all'appuntamento autunnale con la manovra economica.

Però gli ostacoli non mancano, e si mostreranno già nei prossimi giorni.

Al Senato, dove la maggioranza è a rischio - il numero necessario per quella assoluta è 161 e, secondo i calcoli del Corriere della Sera, il governo conta su 150 voti certi - Gentiloni deve affrontare l'approvazione del Ddl che cancella i vitalizi ai parlamentari dopo che sarà stato licenziato dalla Camera. Il provvedimento - firmato dal Pd Matteo Richetti - è però sostenuto dal M5S e questo dovrebbe sulla carta garantirgli il via libera anche a Palazzo Madama, anche se lì potrebbe insabbiarsi, viste i numerosi dissensi anche dentro il Pd. E tuttavia, per il govenro non è un provvedimento vitale, è piuttosto una legge del Pd e un'eventuale fallimento non avrebbe effetti esiziali per l'esecutivo.

C'è poi il decreto per gli aiuti al Mezzogiorno, sul quale il governo forse metterà la fiducia. Sono invece stati accantonati i due provvedimenti sui diritti civili sui quali Gentiloni rischiava grosso - cittadinanza e biotestamento.

Tuttavia, come scrive il Sole 24 Ore martedì, gli ostacoli decisivi saranno proprio gli appuntamenti autunnali economici.

Il primo è la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza, che sarà presentato entro il 27 settembre al Parlamento; il secondo il Documento di bilancio (15 ottobre), che riassume i contenuti della manovra messa a punto con il disegno di legge di bilancio. Infine, il 20 ottobre la Legge di bilancio vera e propria. Tutto si dovrebbe giocare dunque su questo, il provvedimento della manovra economica.

Lina Palmerini sul Sole, ha messo in fila quali sono i problemi:

  • Nella commissione bilancio, prima di tutto, dove si definiscono i numeri: la maggioranza conta su due voti di scarto e il presidente della commissione, Giorgio Tonini, ha già individuato i possibili dissidenti: sia a sinistra, Mdp, sia fra gli alfaniani. E comunque i vari gruppi di Ala, Gal e Misto avranno cose da dire. Anche se poi potrebbe arrivare l'aiuto di Forza Italia per "senso di responsabilità", come han fatto capire più volte i vertici del partito.

Fiducia tecnica a tempo

Allora, anche in linea con quanto ha ribadito Mattarella lunedì parlando agli ambasciatori, a proposito dell'importanza che i partiti non taglino la strada al governo da qui alla legge di bilancio, si pensa anche a strumenti di emergenza per evitare cadute pericolose a Gentiloni: in caso di gravi difficoltà in Parlamento con il governo che va sotto al Senato, verrebbe proposta, dice Palmerini, una «'fiducia tecnica' a tempo solo per far passare la manovra».

Insomma tutto il possibile per arrivare a fine ottobre con la legge di bilancio approvata e poi, a inizio novembre con il giudizio dell'Unione europea in materia.

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