Ellen Forney e Edizioni BD
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Fumetti – ‘Marbles’: ma l'artista deve proprio essere pazzo?

Quando le dicono che è bipolare, Ellen rifiuta di curarsi: appena entrata nel ‘Club Van Gogh’ degli artisti pazzi, non ha poi così fretta di uscirne. Dopotutto, è nel pieno di una fase maniacale che la fa sentire splendidamente, e teme che i farmaci la “spengano”. Ma quando arriva l'inevitabile fase depressiva, sta così male da ripensarci.

“Marbles. Mania, depressione, Michelangelo e me”è un fumetto autobiografico di Ellen Forney, pubblicato in Italia da Edizioni BD  nella collana “Psycho Pop”. È il resoconto degli anni passati a combattere con il disturbo bipolare, una forma di psicosi che alterna umori anche estremamente diversi, dall'euforia alla disperazione. Ma dal momento che “la pazza” è una fumettista dalla personalità esuberante e creativa, “Marbles” è anche l'occasione per riflettere sulla figura dell'artista tutto genio e sregolatezza.

Il primo ostacolo da superare è riconoscere di avere un problema. La lista dei sintomi calza a pennello, il rischio di farsi del male è concreto, ma la sensazione di onnipotenza e fiducia in se stessa nella fase maniacale non portano tanto a negare la diagnosi, ma piuttosto a sottostimarne la portata e la pericolosità.
Forney si identifica fortemente con la sua creatività, e il timore di smorzarla con degli psicofarmaci la porta a rifiutare gli stabilizzanti dell'umore. Si sente forte e combattiva, quindi perfino rilassarsi, fare yoga, dormire e mangiare regolarmente (come le suggerisce la sua psicoterapeuta) le sembra più o meno inutile.

Dopo qualche mese, però, Ellen si ritrova a trascinarsi dal letto al divano. Sofferente e comunque incapace di produrre a causa della depressione, l'idea di provare un sostegno farmacologico diventa accettabile.
Lungi dall'essere una soluzione facile e immediata, l'assunzione di psicofarmaci si rivela tanto un aiuto quanto un calvario. Effetti collaterali, rischi, poca efficacia portano la sua psicoterapeuta a farle provare terapie e associazioni diverse. L'umore continua ad altalenare in maniera più o meno vertiginosa e ci vogliono anni per trovare un equilibrio accettabile, ma alla fine Forney ci riesce.

La sorpresa più grande è nel rendersi conto che, laddove la sindrome bipolare fa sicuramente parte di lei, certi eccessi visti a posteriori non sono più così fantastici, e finivano di fatto con l'ostacolare la produttività.
Il libro stesso è la gioiosa testimonianza di come un umore più sereno abbia aiutato la concentrazione e la creatività dell'autrice, e il messaggio inerentemente positivo che non sia necessario autodistruggersi per avere qualcosa da dire.

Per quanto pieno di testo, il libro resta efficacemente fumettistico, con una dimensione visuale forte.
Lo stile del disegno va da una sintesi quasi pupazzettosa fino a ritratti più realistici e dettagliati, ma comunque accomunati dal tratto morbido e spesso. I disegni “terapeutici” risalenti ai periodi più problematici hanno un tratto ruvido e sono molto più grezzi, emotivamente crudi.

“Marbles”  è un volume cartonato di 256 pagine in bianco e nero. È pubblicato da Edizioni BD che lo propone a 18 euro.

Nota: tutte le immagini sono copyright di Ellen Forney e Edizioni BD.Si ringrazia Nicola D'Agostino per la collaborazione nella realizzazione dell'articolo.

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