LinkedIn perché conviene aggiornare il curriculum… oggi

Il profilo di LinkedIn ricorda un po’ la soffitta di casa: lo si cura all’inizio, ma poi si tende un po’ a trascurarlo, almeno fintantoché non c’è bisogno di trovare qualcosa (ad esempio un lavoro). Questo tipo di approccio non è proprio quel che si definisce l’optimum: gli account dei social network andrebbero aggiornati in maniera abbastanza sistematica, soprattutto se - come nel caso di LinkedIn - possono avere ripercussioni importanti sulla nostra vita.

Ma quando andrebbe rinnovato il curriculum, e soprattutto come? La risposta ci arriva dallo stesso LinkedIn all’interno di un report stilato analizzando il comportamento di tutti gli utenti mondiali nel corso dell’anno. Il primo dato che salta all’occhio riguarda l’attività del social network: il 21 gennaio è, in base alle statistiche distillate dalla piattaforma, il giorno con il più alto numero di visite dell'anno, il che significa che è anche il momento migliore per aggiornare il profilo.

LinkedIn: 5 consigli per migliorare il profilo

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FARSI NOTARE - Il summary è la prima cosa che le persone vedono dopo la foto del profilo. Certamente si deve far sapere che si hanno buone capacità di ‘leadership’ con una ‘grande esperienza’, ma troppe buzzword rendono difficile che il profilo venga notato. Bisogna dare degli esempi della propria esperienza, concentrarsi su come si è dimostrato di avere capacità di leadership con specifici esempi ed evidenziare i grandi risultati che si sono ottenuti nella propria carriera con numeri e statistiche.

LinkedIn: 5 consigli per migliorare il profilo

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UNA FOTO VALE PIÙ DI MILLE PAROLE - Anziché sostenere di essere ‘creativi’, perché non mostrare alle persone delle presentazioni, dei progetti di lavoro o delle attività di cui si è fieri? Si deve ricordare che si hanno solo dai 5 ai 10 secondi per impressionare le persone che visualizzano il profilo.

LinkedIn: 5 consigli per migliorare il profilo

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CONDIVIDERE IMMAGINI E NOTIZIE - Si hanno una ‘grande esperienza e ottime capacità di comunicazione’? E’ importante dirlo al mondo pubblicando un post su LinkedIn. Dando la propria opinione sui temi più importanti del proprio settore e condividendo la propria esperienza, ci si potrà posizionare come un influencer nel proprio campo professionale.

LinkedIn: 5 consigli per migliorare il profilo

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FATEVI CONOSCERE DA PERSONE COME VOI - Se si vuole mostrare quanto si è ‘motivati’ a essere sempre aggiornati su ciò che succede nel proprio settore professionale, si può entrare a far parte di un gruppo. Condividere le proprie opinioni su notizie o articoli aiuta a mostrare che si è interessato al proprio settore e ancora di più a ciò che succeede nel proprio network professionale. I membri che sono attivi all’interno dei gruppi su LinkedIn ottengono un numero di visualizzazioni 15 volte superiore agli altri.

LinkedIn: 5 consigli per migliorare il profilo

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RACCOMANDARE UN AMICO - Se pensate che qualcuno sia ‘eccezionale’, perché non dirlo? Usare un po’ di tempo per scrivere significative lettere di raccomandazione con esempi specifici non solo dimostra che si conosce davvero la persona di cui si sta parlando, ma significa anche che probabilmente queste persone ricambieranno il favore. Un paio di raccomandazioni spontanee sono meglio di mille buzzword

Interessanti, come sempre, i risultati sulle cosiddette “buzzword”, le parole più usate (e abusate) dai lavoratori per descrivere le proprie capacità professionali. L’analisi di quest’anno pone il termine “leadership” al primo posto assoluto (l’anno scorso non era nemmeno nelle prime dieci posizioni) seguito da “determinato”, “creativo”, “appassionato”, "strategico" e “di successo”. L’espressione “driven” scende dal quarto al settimo posto, così come “grande esperienza” che dal quinto passa al decimo gradino della classifica.

A livello italiano la buzzword più usata è ancora una volta “esperto”, seguita a ruota da “strategico”, che dalla nona passa alla seconda posizione, scalzando “responsabile”, che comunque rimane sul terzo gradino del podio. Tra i 10 aggettivi preferiti dai lavoratori italiani per descrivere le proprie capacità, spicca l'ultimo posto del termine “flessibile”, quasi a confermare una certa staticità del nostro mercato del lavoro.

Marcello Albergoni, Head of Italy di LinkedIn ha commentato: “Nella vita reale non ci descriveremmo mai come persone “strategiche” “driven” o di “vasta esperienza”, allora perchè lo facciamo sul nostro profilo LinkedIn? Vogliamo incoraggiare i nostri membri a mostrare i loro risultati attraverso le foto, le presentazioni e gli esempi delle proprie attività professionali per dimostrare quanto effettivamente i professionisti siano “appassionati”, abbiano “successo” o siano “creativi” anche senza l’uso delle solite e noiose buzzword".

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