Credits: Charles Delcourt / Light Motiv
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Librai nudi contro la censura

Quattordici fra librai ed editori della regione del Nord-Pas-de-Calais, in Francia, si sono fatti ritrarre senza veli in una foto ironica, finendo sulle pagine di tutti i giornali. L’iniziativa è stata organizzata in risposta alla polemica di Jean-François Copé, rappresentante del partito conservatore francese Unione per un Movimento Popolare (UMP), rivolta contro Tous à poil! ("Tutti nudi!"), il libro per bambini nel quale gli adulti sono disegnati svestiti in situazioni quotidiane.

Con questa campagna anti-censura, i librai coinvolti hanno voluto ribadire l’importanza della libertà di stampa. “Se ci pensate, che si sia bambini, dottori o panettieri, abbiamo tutti un sedere, un ombelico, i genitali e anche alcuni nei”, hanno commentato gli autori Claire Franek e Marc Daniau, “con questo libro abbiamo deciso di guardare la nudità con occhi disinibiti”.

Non è stato dello stesso parere Copé, che ha dichiarato di avere avuto “un vero colpo al cuore” quando ha sfogliato le immagini del libro. Mostrare insegnanti, nonni e poliziotti nudi, secondo il politico francese, contribuirebbe a sminuirne l’autorità.

La bufera scatenata da Copé non ha fatto altro che suscitare l’effetto contrario, lanciando il libro incriminato ai primi posti tra i più venduti in Francia. “Ci siamo fatti fotografare nudi per sostenere le opere che aprono l’orizzonte e stimolano il dibattito”, ha affermato il gruppo di librai, “i libri non dovrebbero essere il bersaglio dell’intolleranza: permettono a tutti i cittadini di avere uno sguardo informato sulla società di oggi e sul mondo di domani”.

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