Ledenon 2012: le immagini

Umberto Abrevini

Tappi alle orecchie e visiera abbassata per cercare la giusta concentrazione prima dell'ingresso in pit lane.

La dotazione tecnica del pilota:

- Tuta Dainese D-Air Racing

- Casco Bell MX-5 Daytona

- Stivali Alpinestars S-MX Plus

- Guanti Dainese Joust

- Paraschiena Dainese Wave



Luciano Lombardi

L'arrivo in circuito


Umberto Abrevini

Vista box


Umberto Abrevini

In uscita dal box


(Credits: Luciano Lombardi)

Fabio Bargagna, Ceo di Power Up e ideatore dell'European Riders Cup, "illustra" le regole che i piloti dovranno rispettare prima, durante e dopo le gare


Luciano Lombardi

Com'era già successo nella gara del GP di Ungheria, anche a Ledenon ci siamo qualificati per la gara SSP anziché nella finale "di consolazione" della Rookie. Posizone in griglia: 23esimi


Umberto Abrevini

Dopo l'ultima chiamata, siamo in pit lane pronti a raggiungere l'ingresso pista per il giro di allineamento


Umberto Abrevini

La parte bassa della griglia SSP un attimo prima della partenza


Umberto Abrevini

Zoomata su chi scrive pronto a partire per il giro di Warm Up della gara SSP


Umberto Abrevini

Subito dopo aver raggiunto il nostro posto in griglia al termine del giro di allineamento


Umberto Abrevini

Il momento della partenza della gara SSP


Umberto Abrevini

I nostri compagni di team Lupo Morganti (in primo piano) e Giampaolo Fumagalli in procinto di scattare allo spegnimento del semaforo nella gara SSP


Luciano Lombardi

L'immagine raffigura il display del nostro Starlane Stealth Gps-3 che, nel menu dedicato all'analisi dei tempi sul giro, mostra il miglior tempo registrato in gara, più basso di tredici di secondi dal best del primo turno delle prove libere


Vera Bargagna

Un momento della partenza della classe regina


Vera Bargagna

Un attimo prima della partenza del giro di Warm Up della gara Rookie


Vera Bargagna

Panoramica su uno dei tornantini


(Credits: Vera Bargagna)

Federico e Christian Napoli, i due fratelli rivelazione di questa stagione dell'ERC, rientrano ai box a raccogliere l'esultanza dei tifosi per la doppietta appena siglata nella gara della classe regina


Vera Bargagna

Kristian Milic del Twister Racing Team viene accolto all'arrivo della sua gara dall'ideatore dell'European Riders Cup Fabio Bargagna


Vera Bargagna

Il rientro al box di Alessandro Meregaglia del Team Inpist@ al termine della gara SBK


Luciano Lombardi

Foto di gruppo dei 10 top rider della gara Sbk. Nutrita la presenza degli italiani, guidata dai due fratelli Federico e Christian Napoli (1° e 2°) e seguita da Fabrizio Lancini (4°), Kristian Milic (5°), Michel Belli (6°), Alessandro Meregaglia (7°) e Davide Spinelli (8°)


Luciano Lombardi

Federico, il più piccolo dei fratelli Napoli, mentre riceve la coppa del vincitore della gara SBK, dominata in sella alla sua Suzuki GSX-R 750


Luciano Lombardi

Davide Spinelli (a sinistra nella foto) del Team MDR Motosport, e Alessandro Meregaglia del Team Inpist@


Luciano Lombardi

La premiazione della gara SSP. Primi due posti del podio occupati da italiani, Marino Peirone, e Federico Ravera del team Inpist@


Luciano Lombardi

La premiazione della gara Rookie


Umberto Abrevini

Vista laterale degli ottimi Alpinestars S-MX Plus. Omologati CE, hanno l'interno è in kevlar, mentre la vista laterale esterna mostra il sistema di chiusura a cricchetto combinata con la chiusura ad allacciatura veloce.

La zona della caviglia ha un rivestimento altamente traspirante.

Gli slider sostituibili sul tallone sono posizionati in modo tale da disperdere gli urti e  da agevolare lo scivolamento in caso di incidente.

La tomaia high-tech in microfibra è leggera e resistente. L’avampiede è abbinato mediante accoppiamento a schiuma antiurto a bassa densità mentre la zona caviglia è dotata di una fodera altamente traspirante.

I soffietti asimmetrici sul davanti e sul retro hanno il compito di aumentare l’elasticità dello stivale.

La robusta suola in gomma, studiata per migliorare la  sensibilità di guida, è dotata di battistrada antiscivolo per un’aderenza uniforme.

La fibbia dentata a regolazione micrometrica posta sul polpaccio permette di personalizzare con precisione la vestibilità dello stivale.

Il plantare sagomato anatomico e sostituibile fornisce sostegno all'arco del piede e regala una maggiore sensibilità sui pedali a tutto l’avampiede


Luciano Lombardi

La moto che utilizziamo per partecipare all'European Riders Cup e ai trackdays sui principali circuiti d'Italia e d'Europa monta la seguente componentistica racing:

- Cerchi MFR Wheels AF5S in alluminio forgiato

- Pinze Brembo GP4-RX

- Pompa Brembo 19 Rcs

- Dischi  Brembo T-Drive

- Pastiglie Brembo Z04

- Pompa freno a pollice/pedale Discacciati

- Cartuccia forcella Mupo R-Evolution

- Monoammortizzatore Mupo AB1 Evo

- Ammortizzatore di sterzo Hyperpro RSC

- Scarico completo Mivv  Suono Power Evo

- Centralina RapidBike Evo + modulo aggiuntivo My Tuning  Bike

- Cambio elettronico RapidBike

- Frizione antisaltellamento STM

- Pedane regolabili MetalTech Racing

- Kit trasmissione passo 520 Afam/Chiaravalli

- Gas rapido Accossato

- Leva frizione racing Accossato

- Semimanubri Robby Moto

- Crono Starlane Stealth Gps-3

- Contamarce  Starlane Engear

- Carena Vtr PlasticBike

- Cupolino double bubble Fabbri

- Protezioni telaio, forcellone carter motore e frizione Studiofibre Carbonin

- Pneumatici Michelin Power Cup

- Termocoperte Capit


Luciano Lombardi

Capolavoro di alta ingegneria artigianale nel campo della lavorazione a controllo numerico, il sistema brevettato Discacciati per portare al manubrio la frenata della ruota posteriore, ha rappresentato la  principale novità aftermarket che abbiamo apportato alla nostra CBR600RR in preparazione del GP di Ledenon.

Nell'immagine la pompa al manubrio, realizzata in Ergal come pure la leva di attivazione a pollice, regolabile nella distanza  mediante un sistema a vite.

Viene fissata al manubrio o al tronchetto sinistro del semimanubrio accanto alla leva della frizione attraverso un apposito supporto, anch'esso in Ergal.

Una particolarità del  sistema è la sua capacità di limitarsi a rallentare la ruota, senza  provocarne il bloccaggio e rappresenta un eccellente ausilio in tutte le  circostanze della guida - soprattutto in pista - in cui non si riesce  ad attivare il pedale del freno per via della posizione del piede sulla pedana quando si è in piega.

I vantaggi? Controllare in maniera  più precisa la derapata, agevolare la chiusura della traiettoria in ingresso curva ed eventualmente correggerla durante le fasi di percorrenza.

Volendo, la pompa può anche essere ruotata in modo tale da riuscire a montare la leva per l'azionamento a indice, utilizzata soprattutto nel motard


Luciano Lombardi

Mediante un apposita doppia pompa - anche questa, come quella da fissare al manubrio brevetto esclusivo Discacciati - è possibile continuare a utilizzare il pedale del freno posteriore anche se si è montata quella a manubrio ad azionamento con il pollice o con l'indice


Laura Discacciati

Il leggendario Enrico Discacciati, fondatore e amministratore dell'omonima azienda, accanto alla sua special realizzata su base Honda Bol d'Or.

Storica presenza nel mondo del motociclismo, Discacciati nasce nel 1984 come diretta emanazione dell'esperienza di pilota e poi tecnico del suo attuale manager ed è oggi una delle aziende leader nel mondo nell'ambito dei sistemi frenanti.

La sua attività produttiva nasce con i i dischi freno, si evolve con l'ingresso sul mercato dei primi esemplari di tipo flottante e si allarga poi anche alla produzione e alla commercializzazione delle pinze e poi delle pompe, arrivando a completare quindi l'intero ciclo di produzione dell'impianto.

All'inizio degli anni '90, oltre a quelle relative ai prodotti per la strada e per la pista, si aggiungono le attività per l'off-road

Dal 2007, oltre a coprire l'intera gamma di impianti completi anteriori e posteriori, Discacciati aggiunge al suo apparato produttivo anche la componentistica che riguarda le pedane regolabili, le piastre forcella e i tappi serbatoio

Nel tempo, l'azienda ha fornito i suoi prodotti a innumerevoli team delle principali categore del motociclismo sportivo (GP, Sbk, Supersport, Superstock e Supermotard)


Luciano Lombardi

Il colpo d'occhio della zona serbatoio-cruscotto della nostra CBR600RR nel quale spicca l'ammortizzatore di sterzo meccanico che ha preso il posto di quello elettronico Hesd montato di serie sul questo mezzo.

Nella scelta del prodotto after market ci siamo orientati verso Hyperpro, che nel proprio catalogo offre sia un modello di tipo lineare, il CSC (Constant Security Control), che un dispositivo unico nel suo genere, l'RSC (Reactive Security Control).

Il primo dei due è un sistema con funzionalità tradizionale a smorzamento costante, regolabile su 24 livelli di durezza.

La peculiarità dell'RSC, invece, che è poi quello che abbiamo deciso di montare, è che rimane libero durante tutte le fasi del normale movimento dello sterzo nella guida, per poi indurirsi in caso di vibrazione anomala o sbacchettata, in misura proporzionale alla sollecitazione ricevuta.

Si tratta di un sistema unico nel suo genere, visto che, durante la guida normale si comporta come un ammortizzatore di sterzo lineare, mentre in tutti i casi in cui occorre il suo intervento, offrirà una sorta di "extra smorzamento", indurendo il suo pistone in maniera più o meno decisa a seconda del movimento a cui il manubrio viene sottoposto.

Entrambe le tipologie di ammortizzatori hanno le seguenti caratteristiche:
- Completamente regolabili su 22 posizioni
- Completamente revisionabili
- Doppia fascetta: assicura che la forza di serraggio del tubo non ostruisca il pistone
- Stelo a basso attrito con trattamento superficiale speciale
- Fascetta raschiaolio a doppia guarnizione che assicura che la polvere non possa entrare e l'olio non possa uscire.
- Serbatoio di espansione del calore ad azoto pressurizzato

L'ammortizzatore può essere montato su una gamma di oltre 200 modelli di moto, grazie ad altrettanti kit specifici di montaggio


Luciano Lombardi

Particolare della spalla dello pneumatico posteriore Michelin Power Cup in mescola B, la più versatile tra quelle disponibili in commercioo (le altre sono la A morbida e la C la più dura).

Michelin consiglia di utilizzare la mescola più morbida (la A) quando l'asfalto è liscio, con poco grip e con temperature fino ai 25°. Per le temperature superiori ai 25° la scelta va sulla B, mentre quando fa molto caldo o quando si prevedono percorrenze "importanti", meglio utilizzare la C.

Come si può vedere dall'immagine, la gomma è stata oggetto di un consumo eccellente, molto regolare, senza neppure il minimo accenno di strappo.

L'abbiamo utilizzata per tutto il weekend di gara in un range di pressioni di gonfiaggio variabile tra 1,6 e 1,8 atm., a seconda della temperatura più o meno elevata dell'asfalto, misurata dopo 40 minuti di termocoperte a 80°. A seconda della temperatura e/o del tipo si afalto, si può variare di +/- 0,2 atm.

Per agevolare i piloti nella scelta delle mescole e delle pressioni, Michelin ha anche sviluppato un apposito sito web dove un configuratore permette di inserire i dati della propria moto e della pista in cui si prevede di girare, ottenendo in risposta le migliori combinazioni di gomme, anche in funzione del tipo di utilizzo (agonistico o meno) che si intende fare. Tra le altre cose, il sito è provvisto della funzione di geolocalizzazione che fornisce in automatico le condizioni meteo dei circuiti più vicini, scremamdo ulteriormente il ventaglio di mescole consigliate.

Tecnicamente, il battistrada della gomma è stato realizzato con la tecnologia 2CT bimescola. Sullo pneumatico posteriore, la parte dura interessa il 30 per cento della parte centrale della gomma.

Il posteriore è disponibile in tre misure (180/55, 190/55 e 200/55) disegnate con forme omotetiche per non penalizzare la maneggevolezza.

La carcassa del posteriore è stata resa più morbida rispetto ai modelli precedenti, con l'obiettivo di aumentare l'area di contatto a terra (accresciuta fino all'8%) e rendere le ciclistiche meno nervose.

Rispetto al modello di gomma omologa della precedente generazione, la Power Cup mantiene pressoché invariata la scolpitura del battistrada, al minimo legale (5% di intaglio) per avere l’omologazione. Al posteriore è 100% slick da 45° di piega in poi


Luciano Lombardi

In tutti i tracciati in cui abbiamo corso finora e in quelli in cui correremo, ci affidiamo e ci affideremo all'anteriore Power Cup in mescola VB, la stessa utilizzata nell'omonimo trofeo, nonché la più versatile tra quelle disponibili.

L'altra, la VA, più morbida, è consigliata in cui l'asfalto è liscio e con poco grip e quando le temperature sono inferiori ai 25°.

Per farle lavorare al meglio con la ciclistica della moto che equipaggia, Michelin consiglia di utilizzare - all'anteriore - molle rigide limitando il precarico e aprendo l'idraulica.

Caratterizzato da una struttura della carcassa irrigidita rispetto al "modello" da cui deriva, questo pneumatico è in grado di garantire una notevole sveltezza all'avantreno nella fase di inserimento, accompagnata da una stabilità di riferimento in percorrenza.


Luciano Lombardi

Nella prima delle due tappe francesi dell'ERC, c'era anche una Wild Card di lusso, Fabrizio Lancini.

Iscritto quest'anno alla Motorex Cup in sella a una Ducati 1199 Panigale, il pilota lecchese comincia la sua carriera nel 1986, partecipando al Campionato italiano Sport Production.

Segue un lungo stop e nel 1999 fa nuovamente la sua comparsa nel prestigioso campionato con una Cagiva Mito classificandosi 11esimo nelle selezioni del Norditalia.

Ancora una pausa ben protratta nel tempo, durante la quale si dedica al downhill e all'Enduro a livello agonistico, e rieccolo in pista nel Ninja Trophy, dove conquista il primo posto nella classifica degli over 40


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