Quando le nuove tecnologie creano comunità reali

Tra tutte le app e piattaforme digitali esistenti, quelle come “Vicinimiei” o “Nextdoor”, condividono una caratteristica importante. Sono in controtendenza con le altre perché favoriscono la crescita di comunità di persone che possono vedersi e incontrarsi dal vivo. Perfino vicini di casa che non si frequenterebbero, grazie a queste app possono scoprire di avere molto in comune.

“Nextdoor nasce con l’obiettivo di rendere il proprio quartiere un posto migliore in cui vivere, promuovendo la vita locale e la collaborazione all’interno del vicinato, attraverso la tecnologia. Si parte da una "piazza digitale" per arrivare a risvolti reali, nella vita di tutti i giorni. – afferma Amedeo Galano, Head of Community di Nextdoor per l’Italia – Le potenzialità dell’app sono molteplici: si possono organizzare eventi di quartiere come aperitivi, mercatini dell’usato, concerti benefici, gruppi di corsa e tanto altro, ma anche scambiarsi consigli e raccomandazioni sulle attività commerciali locali».

«Non mancano anche altri spunti interessanti, Nextdoor infatti gioca un ruolo importante nella sicurezza di quartiere. Per questo siamo in contatto con le forze dell’ordine e abbiamo una partnership con l'Associazione Nazionale Controllo Di Vicinato per creare una rete di vicini di casa in grado di segnalare  eventuali problemi, come ad esempio furti, truffe del gas, o anche più semplicemente la perdita di un portafoglio».

Poter comunicare questo tipo di informazioni su Nextdoor fa sì che i vicini di casa siano sempre al corrente di quanto avviene nel proprio quartiere, avendo al contempo anche la possibilità di interagire con istituzioni e associazioni non governative. Vicinimiei.it addirittura crede nella possibilità di rispondere a questioni sociali come solitudine e consumismo grazie alla sua piattaforma gratuita e molto intuitive. 

La  crescita di Nextdoor in Italia è stata eccellente dopo il lancio avvenuto a settembre 2018: una crescita significativa grazie alla quale siamo ormai presenti in oltre 132 città italiane con più di 2.100 quartieri. A Milano i quartieri lanciati sono il 95%. A Firenze, Torino e Bologna i quartieri attivi sono rispettivamente il 90%, il 94% e l’89%, mentre a Roma il 72%.

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