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Era un ergastolano evaso due volte il ladro ucciso alle porte di Milano

ANSA/STEFANO PORTA
Carabinieri all'esterno dell'abitazione dove è avvenuta la sparatoria a Lucino di Rodano (Milano), 24 novembre 2015.
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Carabinieri all'esterno dell'abitazione dove è avvenuta la sparatoria a Lucino di Rodano (Milano), 24 novembre 2015.
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Carabinieri all'esterno dell'abitazione dove è avvenuta la sparatoria a Lucino di Rodano (Milano), 24 novembre 2015.
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Carabinieri all'esterno dell'abitazione dove è avvenuta la sparatoria a Lucino di Rodano (Milano), 24 novembre 2015.
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Carabinieri all'esterno dell'abitazione dove è avvenuta la sparatoria a Lucino di Rodano (Milano), 24 novembre 2015.
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Carabinieri all'esterno dell'abitazione dove è avvenuta la sparatoria a Lucino di Rodano (Milano), 24 novembre 2015.
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Carabinieri all'esterno dell'abitazione dove è avvenuta la sparatoria a Lucino di Rodano (Milano), 24 novembre 2015.
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Carabinieri all'esterno dell'abitazione dove è avvenuta la sparatoria a Lucino di Rodano (Milano), 24 novembre 2015.
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Carabinieri all'esterno dell'abitazione dove è avvenuta la sparatoria a Lucino di Rodano (Milano), 24 novembre 2015.
ANSA/Fabrizio Cassinelli
Giovanni Petrali, il tabaccaio che nel 2003 sparò contro due rapinatori uccidendone uno e ferendone un altro, davanti alla villa dove è avvenuta la sparatoria a Lucino di Rodano (Milano), 25 novembre 2015.
ANSA/FABRIZIO CASSINELLI
La villa dove è avvenuta la sparatoria a Lucino di Rodano (Milano), 25 novembre 2015.
ANSA/FABRIZIO CASSINELLI
Giornalisti davanti alla villetta dove è avvenuta la sparatoria a Lucino di Rodano (Milano), 25 novembre 2015.
ANSA / FABRIZIO CASSINELLI
Il sindaco di Rodano, Danilo Bruschi, parla alla stampa dopo la sparatoria che ieri sera, a Rodano (Milano) ha causato la morte di un rapinatore, 25 novembre 2015.

Un ergastolano evaso per ben due volte: era lui il rapinatore ucciso ieri sera in una villetta a Rodano, nel Milanese. Valentin Frrokaj, albanese di 36 anni, era stato condannato all'ergastolo per l'omicidio, avvenuto nel 2007, di un connazionale nella zona di Brescia, a Parco Gallo. Nel febbraio del 2013 era evaso dal carcere di Parma insieme a un connazionale, ed era stato arrestato in agosto a Cassano d'Adda, nel Milanese. Dopo nemmeno un anno, nel maggio del 2014, una nuova evasione, questa volta dal carcere Pagliarelli di Palermo. Frrokaj avrebbe spezzato le sbarre della cella e si sarebbe calato in strada con un lenzuolo.

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La caccia all'uomo

Gli avevano dato la caccia numerose volanti e persino un elicottero ma di lui si erano perse le tracce, almeno fino a ieri sera quando, insieme a due complici, ha atteso fuori da una villetta a Lucino, frazione di Rodano (Milano) l'arrivo del proprietario. I tre hanno aggredito l'uomo, costretto ad aprire la porta e spegnere le telecamere a circuito chiuso all'interno della villetta a due piani, in via Matteotti. Una volta dentro casa è scoppiato il conflitto a fuoco: dopo un primo colpo sparato in aria dal commerciante, Frrokaj ha reagito e risposto al fuoco e a quel punto è stato centrato da una pallottola ed è morto sul colpo. I suoi complici sono invece riusciti a fuggire. All'identità del rapinatore ucciso i carabinieri di Milano e Monza sono giunti grazie ai rilievi dattiloscopici dopo aver prelevato le impronte sul cadavere e averle comparate con la banca dati Afis. Frrokaj era molto noto negli ambienti investigativi anche perché era stato arrestato proprio nella zona dai carabinieri di Cassano d'Adda (Milano), dopo l'evasione dal carcere di Parma. Quando era stato rintracciato dai carabinieri, il 14 agosto 2013, aveva addosso una beretta carica.

"Non volevo ucciderlo"

"Ho fatto di tutto per difendere la mia famiglia, mia figlia e mia moglie": sono queste le prime parole di Rodolfo Corazzo, il commerciante che ieri ha sparato a un rapinatore, uccidendolo. "La mia intenzione non era uccidere ma di mandarli via" ha aggiunto l'uomo, incontrando la stampa nello studio del suo avvocato.


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